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Il G7 in Giappone, all’insegna della preoccupazione della diminuzione dell’ influenza nel mondo

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Sentinelle della democrazia

Da Saker (di Alexey Pushkov) sulla riunione del G7 in Giappone. Da notare la progressiva arroganza che nel tempo ha assunto questa istituzione, oggi preoccupata solo della sovranità degli stati,  recepita come un mondo che “sfugge di mano”:

I ministri degli Esteri del G7 si riuniranno in Giappone la prossima settimana.
Uno dei principali argomenti di discussione è la politica del G7 in Medio Oriente, dove si è registrato un declino particolarmente marcato dell’influenza occidentale.

L’accordo tra Arabia Saudita e Iran, con la mediazione della Cina, per stabilire relazioni diplomatiche è stato una sorpresa per gli Stati Uniti e per l’intero G7.
L’uscita della Siria dall’isolamento nel mondo arabo e i passi di Riyadh verso Damasco sono un altro sviluppo spiacevole per il G7.
Un altro è la decisione dell’Arabia Saudita e dei Paesi OPEC+, a partire da maggio, di ridurre la produzione di petrolio insieme alla Russia per ottenere un aumento dei prezzi del petrolio, contrariamente alla posizione degli Stati Uniti.

Una delle ragioni della riconfigurazione del potere e dei campi politici nella regione, come nota Reuters, potrebbe essere la stanchezza dell’Occidente nei confronti del Medio Oriente, che si è fatta sentire nella regione.

Nel giro di 20 anni, a partire dall’Afghanistan nel 2001, gli Stati Uniti, con il sostegno degli alleati, hanno scatenato guerre musulmane, come le definì S. Huntington 30 anni fa. Le vittime sono state Afghanistan, Iraq, Libia e Siria. Anche i loro vicini, Turchia, Giordania e Pakistan, hanno sofferto, soprattutto per i flussi di rifugiati e l’instabilità generale.

Dopo aver investito circa 8.000 miliardi di dollari in queste guerre, gli Stati Uniti non hanno lasciato loro quasi nulla, mantenendo solo 2.500 militari in Iraq e diverse basi nel nord-est della Siria, da dove continuano a esportare illegalmente il petrolio siriano.

Gli Stati Uniti volevano strangolare e isolare l’Iran attraverso le sanzioni ma il paese si è solo rafforzato e si sta avvicinando al mondo arabo. L’Occidente voleva rimodellare la regione per sé ma le sue guerre e le sue pressioni hanno solo aiutato involontariamente la Cina e la Russia, che ora vi svolgono un ruolo chiave.

I ministri degli Esteri del G7 avranno molto da discutere in Giappone.

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