Home Attualità Finlandia, elezioni del 2 aprile: il delirio collettivo antirusso proseguirà?

Finlandia, elezioni del 2 aprile: il delirio collettivo antirusso proseguirà?

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sanna marin

Sanna Marin, la presidente finlandese che ha portato alla rovina il suo paese per l’adesione alla NATO -che non porterà più sicurezza in Europa-, ma acclamata in patria e soprattutto all’estero, domani affronterà il verdetto elettorale per il rinnovo del parlamento e, difficilmente, la coalizione che la sostiene risulterà vincente.

Secondo gli ultimi dati, il suo partito Socialdemocratico Finlandese (SDP) è al terzo posto dietro al Partito finlandese anti-immigrati e nazionalista e al Partito della coalizione nazionale di centro-destra, che detiene un leggero vantaggio.

“La premier è elogiata all’estero, ma nel suo Paese è associata alla sua eccessiva polarizzazione, che mette a repentaglio le possibilità di rielezione. Il primo ministro sta lottando per sbarazzarsi di due rivali di destra nelle elezioni parlamentari di domenica. “Sanna Marin ha due look diversi”, ha detto Hanna Wass, vicepreside dell’Università di Helsinki. È una superstar a livello internazionale. In Finlandia, è piuttosto associata alla polarizzazione”. Infatti, Sanna Marin – figlia di due madri in una famiglia arcobaleno di cui ha sposato interamente l’ideologia – non è chiaro quanto stia agendo per l’interesse nazionale e quanto per potentati sovranazionali quali il WEF e la NATO, che poco hanno a che fare con i problemi cogenti del paese.

Sondaggi incerti

Sulle previsioni delle consultazioni elettorali di domani, Italia Sera riporta: ” Gli ultimi sondaggi indicano il partito socialdemocratico di Marin terzo con il 18,7% in un testa a testa con i conservatori di Coalizione Nazionale (19,8%) guidati da Petteri Orpo e i Finlandesi (19,5%). Sono dati troppo ravvicinati per indicare un chiaro vincitore, ma l’estrema destra dei Finlandesi è in un trend di ascesa, trainata dalla 45enne Rikka Purra, abile comunicatrice che spopola su TikTok. 

L’esito elettorale è dunque incerto, tanto più che ogni futuro governo sarà frutto di una coalizione. Già adesso Marin guida un esecutivo di cinque partiti, che nel 2019 fece la storia perché i leader erano tutte giovani donne. Se Coalizione Nazionale e Finlandesi arriveranno in testa, potranno cercare di formare insieme un governo di destra con altri piccoli partiti. Se invece i Socialdemocratici saranno primi, Marin non riuscirebbe a formare una coalizione di sinistra. In questo caso potrebbe venir formato un governo ampio, che comprenda anche Coalizione Nazionale. ” fine citazione

Considerazioni

Sebbene i finlandesi siano per la maggior parte concordi con la scelta della Marin di aderire alla NATO  e sulle decisioni di schierarsi apertamente contro la Russia, le opzioni scelte non porteranno la pace ma più tensioni nell’area ed in tutta Europa. Purtroppo, l’equivalenza “più armi all’Ucraina= pace e futuro prospero”, presto o tardi rivelerà la sua intrinseca menzogna. In politica internazionale, le esigenze di sicurezza devono essere necessariamente condivise tra gli stati e non si può procedere dietro il pretestuoso paravento della democrazia, ovvero sul mantra slegato da ogni fattiva realtà che ciascun stato decide autonomamente nei confronti degli stati vicini, indipendentemente degli equilibri internazionali e dell’altrui sicurezza.

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