WFP LANCIA CAMPAGNA DI 72 ORE PER REPERIRE UGUALMENTE FONDI PER I PROFUGHI SIRIANI

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Inizia oggi, per 72 ore, la campagna social per raccogliere 64 milioni di dollari per continuare l'operazione di buoni alimentari del WFP per i rifugiati siriani.

ROMA – Dopo che è stato costretto a sospendere l’assistenza alimentare a circa 1,7 milioni di rifugiati siriani, il WFP lancia una ambiziosa campagna social di 72 ore per raccogliere  64 milioni di dollari grazie ai quali si potrà riprendere, a dicembre, la distribuzione di buoni alimentari per i rifugiati siriani.

La campagna di tre giorni, che inizia oggi, chiede alle persone di donare un dollaro a favore dell’assistenza alimentare del WFP per i rifugiati siriani.

“Anche un dollaro solo può fare la differenza. È questo che diciamo alle persone: per te si tratta solo di un dollaro, per loro è la vita. Sappiamo che le persone hanno cuore, e non chiediamo altro che di dimostrarlo, donando anche questa piccola cifra ai siriani in difficoltà”, ha detto Ertharin Cousin, Direttore Esecutivo del WFP. “Basta solo 1 dollaro donato da 64 milioni di persone”.

syria-nrthumbnPer donare online, si può andare su wfp.org/forsyrianrefugees o sul sito del WFP www.wfp.org

Il WFP chiede anche alle persone di cambiare l’immagine dei loro profili Twitter e Facebook con un badge che rappresenta 1 dollaro per la campagna per i rifugiati siriani. I badge si possono scaricare su wfp.org/forsyrianrefugees.

L’operazione WFP per l’emergenza Siria ha un disperato bisogno di finanziamenti. Lunedì 1 dicembre il WFP ha annunciato la sospensione del suo programma di distribuzione di buoni alimentari per i rifugiati siriani in Giordania, Libano, Turchia ed Egitto. Si tratta di quasi 1,7 milioni di persone. I rifugiati usano vouchers elettronici, del valore di circa 30 dollari per ogni membro della famiglia, per acquistare cibo nei negozi locali. Senza i buoni alimentari del WFP, molte famiglie soffriranno la fame. Per i rifugiati che stanno già cercando con difficoltà di sopravvivere a un duro inverno, le conseguenze di questa sospensione sono devastanti.

Il WFP ha bisogno subito di 64 milioni di dollari per riprendere la distribuzione di buoni alimentari per il mese di dicembre. Se i finanziamenti arrivano questo mese, il WFP riprenderà immediatamente il programma.

Da quando è iniziato il conflitto in Siria, nel 2011, il WFP è riuscito, nonostante i combattimenti e i problemi di accesso, a rispondere ai bisogni alimentari di milioni di sfollati in Siria e di 1,8 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi di Libano, Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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