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Von der Leyen accusata anche in Belgio

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"Parliament elects Ursula von der Leyen as first female Commission President" by European Parliament is licensed under CC BY 2.0

Secondo le informazioni riportate dalla stampa belga, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è stata accusata dal lobbista professionista accreditato presso le istituzioni europee, Frédéric Baldan, di aver sostituito il governo federale del Belgio durante la pandemia di Covid-19. Baldan ha affermato che von der Leyen avrebbe negoziato privatamente un accordo sui vaccini della durata di diversi anni tramite SMS con il CEO di Pfizer.

Inoltre, von der Leyen avrebbe cancellato quei messaggi di testo. Baldan ha quindi presentato una denuncia contro von der Leyen per danni non patrimoniali pari a 50.000 euro, sostenendo che il comportamento della presidente ha danneggiato le finanze pubbliche del Belgio e ha minato la fiducia pubblica nella capacità dello Stato di perseguire il bene comune.

Il mega-contratto siglato tra la Commissione europea e Pfizer, del valore di 35 miliardi di euro, per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi di vaccino contro il Covid-19 ha suscitato forti reazioni da parte di dieci paesi dell’Europa orientale. Questi paesi hanno chiesto la rinegoziazione di tutti i contratti vaccinali, compreso quello con Pfizer.

Secondo questi paesi, le quantità concordate di vaccino superano di gran lunga le esigenze dei firmatari e questo ha un effetto gravoso sulle finanze pubbliche dei dieci Stati membri.

La Commissione europea ha siglato in totale 11 contratti con 8 produttori di vaccini, ottenendo fino a 4,6 miliardi di dosi di vaccini a un costo totale stimato di quasi 71 miliardi di euro tra agosto 2020 e novembre 2021, secondo la Corte dei Conti europea.

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