Siria: guerra NATO/Ucraina/Russia, effetti speculari anche in Siria

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In questi giorni molto intensi per il caso Wagner Prigozhin, la controffensiva in Ucraina, la messa in sicurezza della centrale nucleare di Energodar e gli sbarchi al ponte di Kerson, i russi stanno conducendo (insieme all’esercito siriano) anche azioni militari in Siria.

Le forze aerospaziali russe stanno conducendo attacchi aerei nelle vicinanze della città di Sarja, nella parte meridionale della provincia di Idlib.

Il 25 giugno sono stati pubblicati online video che mostrano gli attacchi aerei russi e dell’ artiglieria siriana contro le posizioni di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) e dei suoi alleati nella regione siriana nordoccidentale della Grande Idlib.

Gli attacchi hanno colpito le basi logistiche e le officine dei droni dei gruppi terroristici. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, gli attacchi aerei hanno ucciso un certo numero di militanti di HTS e del Partito islamico del Turkistan.  I gruppi terroristici hanno sfidato il cessate il fuoco, in quello che sembra essere un tentativo di sabotare i colloqui di normalizzazione turco-siriani sponsorizzati da Russia e Iran.

Nuovo supporto ai terroristi siriani da parte USA

Gli Stati Uniti prevedono di consegnare armamenti a gruppi islamisti in Siria, compresi camioncini a trazione integrale con mitragliatrici pesanti e sistemi missilistici antiaerei portatili Igla, sistemi missilistici anticarro – TOW e NLAW. Il compito dei terroristi armati sarà quello di fomentare le ostilità nel sud-ovest della Siria e nella regione a est del fiume Eufrate. Mosca considera la stretta cooperazione tra Stati Uniti e terroristi islamici come una manifestazione del terrorismo di stato.

Particolare nocumento per la stabilizzazione svolgono le basi militari USA che occupano il nord e il confine con la Giordania. Quest’ultima, la  base militare americana di Tanf si trova nel sud della provincia siriana di Homs, vicino al confine con l’Iraq e la Giordania.

La base militare di Tanf è oggetto delle preoccupazioni russe dal momento che si ritiene stia contribuendo a destabilizzare ulteriormente la situazione in Siria. Mosca ritiene che il supporto degli Stati Uniti ai gruppi terroristici in Siria sia una violazione del diritto internazionale e delle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Inoltre, la creazione di “zone di sicurezza” non autorizzate dagli organi competenti è un ulteriore ostacolo per risolvere la crisi siriana. La Russia continua a sostenere una soluzione politica alla crisi siriana, che preveda il dialogo tra le parti coinvolte e il rispetto dei diritti dell’intera popolazione siriana. Si auspica che Stati Uniti e altri paesi regionali si uniscano a queste iniziative diplomatiche invece di continuare a sostenere gruppi

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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