La Russia ha lanciato una esercitazione in previsione di un attacco nucleare della NATO

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La Russia il 3 ottobre ha effettuato la sua prima esercitazione civile che ipotizza un attacco nucleare su vasta scala da parte della NATO: la notizia è riportata dal quotidiano russo Moscow Times,  da quello ungherese Magyar Hirlap e dal britannico Telegraph.

L’esercitazione, pianificata per un giorno intero, si basa sul presupposto che la NATO possa lanciare un attacco nucleare sulla Russia, causando la distruzione del 70% delle abitazioni russe e delle strutture di supporto vitale. In risposta a questo scenario, verrebbe imposta la legge marziale nel paese e ordinata una mobilitazione su vasta scala.

Ma non è tutto. Il test prevede anche di affrontare la minaccia secondaria rappresentata dai danni alle centrali nucleari e ad altre strutture chiave. Pertanto, le autorità statali e regionali dovranno organizzare squadre di soccorso di emergenza per fornire cibo, forniture mediche e protezione dalle radiazioni.

Secondo il documento preparatorio (vedi sopra), questa esercitazione mira a preparare il paese a un’escalation della guerra, compreso un possibile conflitto globale che coinvolga le potenze nucleari. Il trasferimento permanente della popolazione dalle zone a rischio sarà simile a quanto già è accaduto a Chernobyl, con il trasferimento di tutta la popolazione in altre zone interne al paese, su scala senza precedenti.

La pubblicazione ungherese riporta che durante l’esercitazione il presidente russo Vladimir Putin si trasferirà in uno dei suoi bunker nucleari, disponendo anche di una flotta di aerei Il-80 Maxdome “Doomsday” che possono fungere da centro di controllo aereo in caso di guerra nucleare.

Da notare che questa esercitazione si terrà quattro giorni prima del 71° compleanno di Putin, il che aggiunge un elemento di tempismo significativo.

L’articolo menziona anche che la Russia sta preparando un test di esplosione nucleare nella regione artica, con il ministro della Difesa russo Sergei Soygu che ha visitato Novaya Zemlya ( un arcipelago russo costituito da due isole maggiori, Severnyj e Južnyj, separate dallo stretto di Matočkin, oltre a numerose isolette minori. Wikipedia) in agosto, indicando che i test potrebbero presto riprendere dopo una pausa di diversi decenni.

In generale, si sta assistendo a un rapido avvicinarsi a un potenziale scenario di catastrofe nucleare, mentre gli Stati Uniti sembrano trarre vantaggio dalla guerra senza che sia possibile prevedere quando metteranno fine a questa spietata violenza.

D’altra parte, la Russia sta dimostrando una seria attenzione a ogni possibile minaccia e sta attuando una serie di importanti manovre nel campo nucleare, tra cui un’imponente esercitazione nell’Artico.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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