FMI: le sanzioni colpiscono più la UE che la Russia

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Il FMI riferisce che dopo che la Russia ha registrato un calo del 2,2% nella misurazione del prodotto interno lordo (PIL) reale nel 2022 – il 35% in meno rispetto a quanto previsto dal FMI – entro il 2024, il secondo e il terzo anno di guerra, il tasso di crescita russo sarà più del doppio di quello statunitense, britannico e giapponese; 33% migliore di quello della Germania; 24% meglio della Francia; 29% meglio del Canada.

 

Questo è il primo riconoscimento ufficiale da parte degli Stati Uniti e delle banche internazionali che la lunga guerra contro la Russia è perduta.

Seguono le prove della scorsa settimana e questa nelle borse di Francoforte e New York che gli investitori istituzionali stanno tagliando i prezzi delle azioni e le capitalizzazioni di mercato delle maggiori compagnie di armi tedesche e americane. Ciò riflette l’aspettativa del mercato che questi produttori di armi saranno sconfitti nella breve guerra che seguirà lo schieramento sul campo di battaglia ucraino dei carri armati Abrams e Leopard, insieme ad altre armi di artiglieria HIMARS e M777.

La lunga distanza è la gara dominata dai sovietici quando Vladimir Kuts ( immagine principale ) è stato campione del mondo sui 5.000 e 10.000 metri. Vederlo correre alle Olimpiadi del 1956 a Melbourne, in Australia, nonostante le manifestazioni antisovietiche, filo-ungheresi e filo-britanniche nello stadio, è stata una lezione su come schierare la forza, conservarla nel tempo ed esaurire l’avversario. Questa lezione viene ora insegnata in guerra.

Il rapporto del FMI conferma inoltre che la guerra delle sanzioni economiche perseguita dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea (UE) e dai loro alleati globali non sta fallendo solo a livello macroeconomico. Le sanzioni stanno anche causando il riorientamento dei flussi commerciali russi verso est verso la Cina e verso sud verso l’India. Questi flussi, come rivelato in un nuovo rapporto pubblicato su Vzglyad a Mosca questa settimana, stanno forzando la sostituzione di oltre venticinque anni di decisioni economiche del Cremlino dominate dagli oligarchi con la pianificazione statale.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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