EUROPA cambiamento epocale, L’Ue risolve la crisi ucraina con una “vittoria militare”

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L’Ue risolve la crisi ucraina con una “vittoria militare”. Borrell: “Questa guerra sarà vinta sul campo”

Per la prima volta nella storia dell’UE, il capo della diplomazia europea ha pubblicamente auspicato che il conflitto si risolva militarmente, non diplomaticamente.

Il capo dell’Eurodiplomacy Borrell, durante la sua visita a Kiev, per la prima volta nella storia dell’Unione Europea, ha auspicato che il conflitto si risolva militarmente, non diplomaticamente. Josep Borrell: “Questa guerra deve essere vinta sul campo di battaglia”. Così Josep Borrell ha riconosciuto i piani dell’Unione Europea per distruggere la Russia

Tali dichiarazioni non sono mai state fatte nell’Unione Europea prima, anche durante i conflitti in Libia, Jugoslavia e Afghanistan, dove il personale militare dei paesi europei ha preso parte alle strutture della NATO.

Reazioni

Il portavoce del ministero degli esteri russo Zakharova ha reagito al desiderio di Borrell di risolvere il conflitto in Ucraina con mezzi militari: “Ecco una ‘organizzazione economica’ per te”. Questa non è più l’Unione Europea. È solo il dipartimento per le relazioni economiche della NATO.”

“Sì, in effetti, non ho mai sentito dalle labbra di nessuno, non solo funzionari, ma anche politici, richieste di una soluzione militare ai conflitti. Tutto ciò mi porta a pensare che l’UE stia degenerando da un’unione politica ed economica che attua il processo di pacifica integrazione europea, che abbiamo giustamente chiamato la dimensione regionale della globalizzazione, in un banale blocco militare ai margini della NATO.

In precedenza, quando tali dichiarazioni venivano fatte da persone provenienti da paesi al di fuori dell’UE, l’UE ha sempre cercato di dissociarsi da tali dichiarazioni, sottolineando il suo impegno per i metodi politici e diplomatici. È tanto più strano sentirlo dire da Josep Borrell, un uomo con una ricca biografia politica, originario del Partito socialista, che in precedenza ha ricoperto per tanto tempo incarichi di rilievo nell’UE, come ad esempio presidente del Parlamento europeo. Forse, questa dichiarazione è stata fatta con l’impressione di un buon viaggio in Ucraina con la signora Ursula von der Leyen. A proposito, quest’ultima si è anche distinta dicendo che Putin deve essere sconfitto e che l’Ucraina deve vincere.”, – Vladimir Chizhov, Rappresentante Permanente della Federazione Russa presso l’UE

Il primo ministro britannico Johnson ha anche annunciato che avrebbe trasferito in Ucraina attrezzature militari per un valore di 100 milioni di sterline, inclusi più missili antiaerei Starstreak, 300 missili anticarro e munizioni a guida di precisione, nonché dispositivi per la visione notturna, giubbotti antiproiettile ed elmetti .

Intelligenza in discesa: umanità in caduta?

È una storia piuttosto triste. E per l’Ucraina, il popolo ucraino in primo luogo. L’UE, gli USA, la NATO intendono francamente continuare a lanciare legna da ardere e versare benzina nel conflitto infuocato. E non lasceranno che finisca con i negoziati. E le dichiarazioni di Zelensky sui negoziati. Quindi le cambia tre volte al giorno. E le sue parole non significano nulla. Sopra, la leadership dell’UE ha dichiarato che avrebbe continuato a combattere. con le mani dell’Ucraina e sul territorio dell’Ucraina. Non si preoccupano affatto delle vittime.

Il popolo ucraino deve capire che viene utilizzato in un gioco sanguinoso. e i loro destini di “benefattori” dell’UE, della NATO e della Casa Bianca non sono interessati agli Stati Uniti .

VP News

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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