Brexit: la Gran Bretagna aveva condizioni migliori delle nostre, è uscita per le politiche europee

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Il popolo ha reclamato la sua sovranità. L’unione europea doveva portare benessere e pace, la valorizzazione delle idendità nazionali, invece ha portato il contrario. Tuttavia la situazione della Gran Bretagna era migliore degli altri paesi membri: almeno aveva conservato la sua moneta.

di Patrizio Ricci

Il non avere sovranità monetaria  ma una Banca Centrale che emette la moneta a debito come se fosse di sua proprietà e gravandola di interessi, supera tutte le teorie complottistiche che può generare la più fervida fantasia.

Questo fatto ci fa vedere chiaramente che alle esigenze dei popoli, i legislatori europei hanno anteposto l’economia dei banchieri: è un dato che  il Parlamento europeo non può decidere quello che la Banca Centrale Europea  deve fare e non deve fare. Ciò accade perchè la BCE, in base ai trattati sottoscritti, è autonoma : infatti, secondo il Trattato, non sono i governi e i parlamenti ma è la Commissione, attraverso la Banca Centrale Europea, a stabilire gli indirizzi di massima per la politica economica dei singoli Stati nazionali (Tit. II, art. 103.2); la BCE è l’unica istituzione che può autorizzare l’emissione di banconote e stabilire la loro quantità (Tit. II, art. 105 A). Il Consiglio può addirittura infliggere sanzioni attraverso l’imposizione di ammende, l’imposizione di un deposito infruttifero invitando la Banca Europea degli Investimenti a riconsiderare la sua politica di prestiti verso quel paese (Tit. II, art. 104 C).
La perdita da parte degli Stati europei della sovranità economica e monetaria significa in realtà la cessione di un elemento essenziale della sovranità politica.

Per questo, all’interno di tutte le istituzioni europee, di fatto, è la BCE quella più forte. Inoltre, paradossalmente, non esiste uno stato unitario ma esiste la moneta, detenuta da una banca i cui azionisti sono privati, le cui quote sono detenute da soggetti sconosciuti (come le scatole cinesi). Incredibilmente può accadere che chi compie attacchi speculativi dall’esterno sia lo stesso soggetto che ha quote nella BCE.

Quello che abbiamo visto nel nostro paese è che ci sono forze formidabili che agiscono indipendentemente dai bisogni della vita reale, ed abbiamo visto quello che l’eccessiva interdipendenza dei mercati finanziari e della globalizzazione può provocare. Abbiamo constatato anche quando l’Unione Europea sia pericolosamente aggredibile da queste forze esterne.

E’ un potere che sfugge al controllo dei propri cittadini. Può provocare sommovimenti popolari, guerre, crisi di governo e incidere sui bisogni fondamentali dei cittadini. Contemporaneamente può rendersi non riformabile spostando l’attenzione della gente su altro, sfruttando l’emotività. Gli  strumenti perchè una classe politica assicuri la propria posizione è costruire una impalcatura giudirica in tal senso. Quando ciò non basta intervengono le emergenze, le crisi, come l’esodo dei migranti frutto degli interventismi esterni per “difendere i civili”, i quali avverrebbero, a parole, sempre per un buon fine. Ed è sotto gli occhi di tutti come il progressivo aumento delle guerre in cui la UE è stata coinvolta, è avvenuto con il lento perfezionarsi della unità politica europea.

Ma più al fondo, la verità è che circa 1 miliardo di persone nel mondo va a dormire affamato ogni notte. E milioni di bambini non saranno mai adulti perché moriranno prima di malnutrizione. E’ l’esito di questa rincorsa al mercato globale che l’Unione Europea insegue, più di ogni altra cosa. E’ ovvio, è conveniente solo per alcuni: neanche l’1% di persone più ricche controlla più del 35% della ricchezza mondiale. Quei pochi hanno messo sù ingenti ricchezze annicchilendo il lavoro reale e accentrando ricchezza con modi che definirli crimini, è un eufenismo. Chi sono? Sono famiglie come i Rothschild, che hanno accumulato ricchezze inimmaginabili. Queste persone (come appunto i Rothschild) fanno attività assolutamente legali, perché condizionano i governi più potenti del paese: mettono al posto giusto i loro uomini, all’occorrenza mettono a disposizione capitali, esercitano tutta la loro influenza sulla promulgazione delle leggi. Non è casuale che Monti, Papandreu, Draghi, Ciampi, Letta siano stati alla Goldman e Sachs, il punto è che venga messo al vertice della politica, chi è legato a chi già condiziona i mercati. In una parola, sono ‘gli uomini’ a cui noi europei abbiamo dato mandato politico, sono ‘gli uomini chiave’ di chi  ha drogato l’economia.Allora è chiaro che ciò che è in discussione la democrazia: sono uomini come loro che vedendo la politica litigiosa e inconcludente hanno deciso di amministrare direttamente, completare una Unione Europea che stenta a completarsi. Si sono dati un contenuto ideale (a nostre spese stiamo conoscendo quali sono queste ideologie), hanno deciso di tentare di accelerarne il processo di unificazione, come? Con un governo comune dell’economia che governi direttamente gli stati. Chiedono rigore, chiedono  ‘serietà’, stabiliscono regole dentro cui la democrazia dovrà muoversi.  Forse faranno il loro sistema perfetto ma in quest’Europa non saremo noi a decidere il nostro bene ma altri, perché tutto si sta decidendo in emergenza, in definitiva con subdole imposizioni. Non è casuale: i grandi cambiamenti si fanno con la paura, con la sottrazione di fette di sovranità, sfruttando gli stati emergenziali per annullare il dibattito democratico.

Un altro capitolo a parte meriterebbero le guerre scoppiate in questi ultimi anni. Come sono avvenute le cosidette primavere arabe? Come sono avvenute le rivoluzioni arancioni ed in particolar modo, quella di piazza Maidan in Ucraina? Bruxelles ha bruciato molte risorse perchè certe cose accadessero e continua ad appoggiare improbabili paladini della democrazia in medioriente. Sembra quasi che l’Europa negli ultimi anni abbia cercato intorno a sè instabilità politica per avere un’economia di guerra che ricominci a far girare la propria potenza industriale.
Ma a che prezzo? Certo non è questa l’Europa pensata dai padri fondatori. Solo uomini anestetizzati possono dire che non esiste alcun problema. Vedremo ora come queste evidenze, si vorranno affrontare, se si vorrà rifondare l’Europa su altre basi o lasciare tutto così com’è tornando a votare, come già si vocifera.
Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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