Un cenno (critico) sull’informazione ‘cristiana’ sulle persecuzioni in Cina

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Su facebook ci sono molti profili che condividono news che testimonierebbero le persecuzioni del governo cinese sulle chiese domestiche cristiane. A riguardo nessuna delle testate più diffuse, specificano negli articoli di chi cosa si tratta quando si parla di chiese domestiche , come per esempio qui:

Qui invece un articolo “I cristiani intonano inni mentre la croce viene rimossa”  riproposto il 18 maggio 2020 è datato 11 marzo 2019 ma ci sono copie identiche in rete che fanno risalire l’episodio al mese di settembre 2018. Questo accade mentre – ad esempio – in India ogni anno avvengono 1000 matrimoni forzati di ragazze cristiane ed in varie parti del mondo come in Pakistan o in Nigeria, non solo il culto ma la vita stessa dei cristiani non è difesa.

Potrei parlare molto di Bitter Winter ma qui per necessità di brevità vi dico che è una pubblicazione  – che diffusa in varie lingue – , insieme ad Epoch Times e Laogai,  diffonde nel mondo notizie che riferiscono persecuzioni del governo cinese contro le religioni. Mentre di Epoch Times abbiamo accennato di recente, vediamo di seguito invece di focalizzare l’attenzione su “Bitter Winter”.

Vi confesso che sono rimasto sorpreso quando ho appreso che “il direttore di Bitter Winter è il sociologo torinese Massimo Introvigne. Il giornalista milanese Marco Respinti funge da direttore responsabile, e ci sono due vice-direttori, Willy Fautré, fondatore della ONG belga Human Rights Without Frontiers, e Rosita Šorytė, ex diplomatica lituana ed ex coordinatrice del Gruppo di Lavoro dell’Unione europea sugli aiuti umanitari”.

Comunque, dopo aver fatto parecchie ricerche, letto una quantità di articoli di Bitter Winter ( e rifiutato una altrettanta quantità di richieste di amicizia su FB di suoi ‘attivisti’) , l’impressione è che il sito abbia connessioni o almeno simpatie con la setta del “Dio onnipotente” in Cina. se non altro per il numero di articoli in cui riporta notizie di persecuzioni verso questo gruppo religioso.

Di conseguenza, tendo ad avvicinarmi alle notizie di Bitter Winter con una buona dose di cautela , anche per il fatto che nella primavera 2018, sia Katolisches sia l’edizione online de L’Espresso  con “Ultime da Santa Marta: c’è un complotto USA contro l’intesa tra Roma e Pechino” hanno riferito le critiche a Bitter Winter (vedi wikipedia) tra cui il sospetto che il giornale fosse nato per minare le trattative allora in corso fra Cina e Santa Sede (vedi articolo di Valente su Vatican Insider).

Non possiamo fare processi alle intenzioni, ma di certo l’effetto della pubblicazione è il deterioramento e la sfiducia reciproca, specialmente – come vedremo – se le notizie date sono imprecise.

In proposito, è abitudine di Bitter Winter riproporre vari post nel tempo, non specificando se le vessazioni siano ancora attuali. Ma vediamo un episodio specifico riportato da Joann Pittman è vice presidente senior di “China Source” ed editore di “ZG Briefs”.  L’esempio è propedeutico a capire un po’ lo schema di tanti articoli di Bitter Winter.

Precisamente, l’attenzione di Joann Pittman cade su un articolo intitolato “Arresta i credenti o fatti licenziare”  datato  31/10/2018. In esso,  Bitter Winter racconta di in una conversazione con un poliziotto nella città di Dalian, nella provincia nord-orientale del Liaoninge . In detta località Bitter Winter riferisce siano perseguitati in particolare il Falun Gong e La Chiesa di Dio Onnipotente. Il poliziotto in questione aveva riferito che le stazioni di polizia ricevevano un punteggio dal governo tanto più alto, quanto più perseguitavano cristiani.

Questa notizia, è stata subito ripresa sui social e da una infinità di media cristiani, con varie declinazione sul titolo “La Cina impone quote per l’arresto dei cristiani”  (cito a titolo di esempio,  World Watch Monitor  6 dicembre 2018  e d ancora ChristianpostThe Gospel Herald del 03/01/2019, Christian Daily Reporter , Open Doors) .

In particolare, la giornalista si sofferma sulla foto mostrata nell’articolo di Bitter Winter (un dispaccio interno di polizia), che non corrisponde ai comunicati usati dalla polizia cinese.

La Pittman obietta: “Ogni documento ufficiale del governo in Cina ha lo stesso aspetto, con il nome del documento in caratteri rossi nella parte superiore e un taglio rosso (sigillo) nella parte inferiore con il nome dell’ufficio o agenzia governativa emittente“.

 E Pittman (che è cristiana), così conclude:

Mentre le libertà continuano a restringersi in Cina e le repressioni si diffondono, le voci sono destinate a moltiplicarsi. Come coloro che si preoccupano della chiesa in Cina e dei nostri fratelli e sorelle che sono lì, dobbiamo assicurarci di riferire ciò che sta accadendo, non ciò che temiamo possa accadere . Sfortunatamente, nel nostro ambiente “click-baity”, guidato dai social media, spesso non rallentiamo per verificare i fatti.

Bene, io ho ampliato questi rilievi. Ciò che non si dice  la Pittman è che la fonte citata da Bitter Winter – ovvero il poliziotto –  è che il sistema delle quote non è applicato solo alle infrazioni che sarebbero state rilevate da parte dei credenti ma su ogni genere di infrazioni in Cina. Come riferisce il Wall Street Journal è il sistema stesso delle quote a invogliare o meglio a corrompere la polizia per ricevere più benefit da parte dei vertici. Perciò già dal 2015 il governo cinese – riferisce lo stesso WSJ – “Il Partito Comunista (…)  ha invitato le istituzioni legali del paese a “abolire fermamente” l’inclusione di obiettivi per arresti, incriminazioni, verdetti di colpevolezza e conclusioni dei casi nelle valutazioni del personale”. Da notare che la cosa è partita da una indagine di un magistrato delle stesse istituzioni statali.

Cosa è successo poi nel 2018? Il Partito non ha il completo controllo di tutte le provincie? O cosa? Non lo sappiamo abbiamo solo la notizia di un poliziotto che ha detto una certa cosa e Bitter Winter che ha ripreso. Poi abbiamo WSY che non nega questa pratica ma gli da un’accezione diversa e dice che è un problema anche per il partito . Non sappiamo se il partito e le istituzioni siano intervenuti efficacemente o meno.

Se voi non ravvisate alcun problema rilanciate pure le notizie di Bitter Winter ma non mi pare un modo corretto di fare informazione, essa a mio avviso si basa soprattutto sulla cattiva reputazione che la Cina Comunista per i suoi demeriti storici – in fatto di rispetto delle libertà personali – ha introdotto nell’immaginario della società occidentale. Ciò ovviamente si presta ad essere amplificato anche a causa della propaganda occidentale e a causa delle scarse informazioni sulla Cina e le limitazioni all’informazione.

Tuttavia, anche tenendo ben presente questi dati, non mi pare affatto corretto  attribuire tutte le colpe ad un paese che inevitabilmente emanciperà ogni aspetto della propria società, come ogni altro grande paese ha fatto nella storia umana. Stiamo parlando di un popolo che ha una tradizione ed una cultura millenaria: se tornerà a valorizzarla, saprà mediare ed equilibrare ogni pratica che essenzialmente deriva oggi da una paura.

In altri termini, potrete legittimamente non essere d’accordo con me su quest’ultima valutazione e sulla mia fiducia nel bene, ma converrete che Bitter Winter non svolge esattamente quella che possiamo definire una informazione obiettiva.

Altro aspetto che vorrei sottolineare è poi che Bitter Winter parla di “chiese domestiche” ma in realtà si riferisce a sette. In questo senso, in precedenza ho citato il Falun Gong e La Chiesa di Dio Onnipotente, quest’ultima considerata alla stregua delle chiese cristiane ma che in realtà non lo è.

Cosa vuol dire questo? Forse che è legittimo perseguitare? No , non attribuitemi quello che non penso. Voglio solo dire che parlando di comunicazione corretta, il non specificare precisamente di cosa si tratta, induce in errore di comprensione dei fatti. Capite benissimo che quando leggiamo di “croci divelte” , è come se fossimo toccati nel cuore , perché il simbolo della croce per noi cattolici è sacro, è il nostro bene supremo. Spesso però quelle chiese sono chiese della setta di Dio Onnipotente, questo bisogna semplicemente saperlo.

Ovviamente Bitter Winter è consapevole di questo e lo usa opportunamente.

Questo teniamolo ben presente.

Vediamo allora di dire qualcosa sulla setta cinese “Chiesa del Dio Onnipotente”, nota anche come Eastern Lightning (Fulmine orientale).

Questa setta proviene dal movimento delle “chiese domestiche” in Cina, che ha avuto origine poco dopo la prima guerra mondiale e ha generato molte sette dal suo ambiente, la più famosa delle quali è la “Chiesa locale” di Watchman Nee e Witness Lee . In Cina, si chiama The Shouters. Le “Chiese domestiche” sono molto comuni nella RPC, di norma operano in Cina illegalmente, ma la maggior parte di esse non è vietata, quindi possono in qualche modo esistere.

La Chiesa di Dio Onnipotente (Quan Nenshen Jiao), chiamata anche Eastern Lightning (Dongfang Shan Dian), è stata fondata nei primi anni ’90 a Henan, nella Cina centrale, dal residente locale Zhao Weishan ( nato nel 1951), che proclamò sua moglie come la seconda incarnazione di Cristo. Nel 1991 cominciò a pronunciare parole che, secondo i suoi seguaci, erano uguali in forza e autorità alle parole  di Gesù Cristo. I membri di questo gruppo decisero che tutte queste parole della giovane donna cinese furono ispirate dallo Spirito Santo e iniziarono a diffonderle attivamente.

Dal 1993, i seguaci della profetessa hanno creduto che fosse la Seconda Venuta di Cristo, incarnata da Dio e dall’unico Dio Onnipotente. Il suo nuovo nome iniziò a suonare come Lightning Deng, e il movimento appena creato prese il nome di “Chiesa dell’Onnipotente Dio”.

Fin dall’inizio, la setta ha iniziato a impegnarsi in una vigorosa attività politica ed è stato bandita, fino a cadere nella categoria ‘Shijiao’ (setta pericolosa) nel 1995.

I membri della setta sono stati ripetutamente accusati di infrangere la legge, per vari reati compresi rapina e omicidio. Nel 2002, i seguaci di Weishan hanno  rapito 34 membri , leader delle comunità cristiane sommerse. Sono stati torturati. Sono stati drogati e i rapitori hanno cercato di influenzare la loro coscienza. Questo è stato riferito al giornalista Matt Shea da uno dei rapiti (maggiori infromazioni su Vice https://www.vice.com/en_us/article/7be5ya/the-chinese-cult-who-kidnap-christians-and-paint-snakes).

Le attività illegali della setta sono state più volte segnalate negli ultimi dieci anni. La reporter dell’Air Force Carrie Gracie ha sottolineato che questo culto distrugge le famiglie e talvolta costringe i settari a uccidere i parenti. Gli intervistatori di Gracie, i cui contatti erano stati forniti dalle autorità cinesi, includevano una figlia che aveva ucciso suo padre per aver voluto liberarla dall’influenza della setta, nonché un uomo che in incognito si unì alla setta per aiutare sua moglie e suo suocero a uscire dai suoi ranghi (https : //www.bbc.com/news/world-asia-china-28641008).

Secondo i settari, la loro comunità avrebbe presumibilmente milioni di seguaci e 400.000 di loro sono già stati arrestati in Cina. Chiamano il Partito Comunista il “Drago Rosso“, lo considerano un demone dell’inferno e combattono contro di esso. Il 21 dicembre 2012, i settari hanno organizzato una serie di proteste aperte contro il governo cinese. La risposta è stata la repressione sostanziata con numerosi numerosi arresti.

Dopo che i leader della setta si stabilirono negli Stati Uniti, si impegnarono in attività di reclutamento attivo tra la diaspora cinese e residenti locali. Al giorno d’oggi, notevoli comunità di “Eastern Lightning” oltre agli Stati Uniti esistono in Corea del Sud, Italia, Canada, Francia, Spagna e altri paesi, oltre a Taiwan e Hong Kong. Finora, in tutti questi paesi, i cinesi di etnia costituiscono la maggioranza dei membri della setta, ma il numero di residenti locali reclutati sta gradualmente crescendo. La setta non risparmia denaro per il reclutamento e utilizza canzoni, balli, spettacoli in costume , assume noti difensori delle sette che scrivono recensioni favorevoli su di essa, dimostrano perché la nuova organizzazione può essere considerata cristiana, facendo pressione a vari livelli.

Tutto ciò costa un sacco di soldi, ma in proposito delle fonti di sostentamento, si può solo speculare.

La setta gode del sostegno politico attivo degli Stati Uniti e sta conducendo una campagna politica anti-cinese attiva. Sebbene i settari si riferiscano costantemente alla Bibbia, la fonte principale della loro dottrina e la principale “Sacra Scrittura” è il libro “La Parola è nella carne” e altre dichiarazioni di “Dio Onnipotente”, raccolte in libri e citazioni. Tutte queste migliaia di pagine di test sono pubblicate sul sito e tradotte in tutte le principali lingue del mondo: https://www.kingdomsalvation.org/

Spero che tutto ciò che vi ho qui rappresentato vi potrà aiutare a districarvi nella selva di informazioni, una ”infodemia”, spesso non rispettosa della vostra intelligenza e libertà.

[su_panel shadow=”0px 7px 5px #eeeeee” radius=”11″]Ho fatto questo articolo perché aumentano gli articoli di Bitter Winter su Fb e la diffusione sta diventando molto capillare così come le critiche al Papa sulla Cina. Testate come Asia News fanno ormai il copia incolla ed io ricevo moltissime richieste di amicizie da ignoti attivisti che nel loro profilo hanno solo articoli di Bitter Winter.

Potreste obiettare come ha fatto un’amica “…a me non interessa granché, devo dirlo con sincerità. Apprezzo la tua onestà intellettuale e la capacità di andare a fondo ma, se non a livello puramente intellettuale, l’argomento non mi cattura, per due ragioni: 1) perché il mio giudizio sulla dittatura comunista rimane intatto e negativo (v. Taiwan a dimostrazione di questo, quello che dicono i vescovi di Hong Kong sulle persecuzioni ai cristiani) 2) anche se concordo sul valore della cultura millenaria in Cina, mi appassionerò di questo quando vedrò i cinesi rivendicarla, non subirla.”

A questo rispondo che l’informazione deve essere corretta non si può può sparare su qualcuno perché è di una certa razza, religione o credo politico. Altrimenti la realtà è solo un pretesto. E’ evidente che il pre-giudizio è il motore di buona parte delle persecuzioni, quindi si alimenta proprio ciò che si vuol combattere e far cessare.

Se da questa parte si spara al pericolo ‘comunista’ dall’altra si spara a questa per il pericolo ‘imperialista’. Senza lealtà non se ne esce fuori.

Non si tratta evidentemente di mettere tutto sullo stesso piano , si tratta di mettere le reazioni in atto sullo stesso piano quando inesatte , non fedeli alla verità.

[/su_panel]

patrizioricci by @vietatoparlare

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nota a margine, replica alla nota di Massimo Introvigne

NESSUN INTENTO DIFFAMATORIO MA SOLO DISSENSO
Replica alla nota di Massimo Introvigne.

In riferimento al mio articolo su Bitter Winter, il direttore Massimo Introvigne ha risposto con una sua nota di precisazione.
 
Leggo la replica con amarezza, per primo perché il direttore di Bitter Winter non legge il senso di quello che ho detto, focalizzando invece tutta l’attenzione su specifici elementi in modo analitico disgiuntivo, per poter dire che io ho lanciato “una piccola campagna diffamatoria” su Bitter Winter”.
 
Purtroppo Introvigne soprassiede proprio sul senso del messaggio che volevo trasmettere ovvero: quelle “opinioni” che ritiene di non affrontare costituiscono il cuore del mio articolo.
 
Dire che la mia è “una piccola campagna diffamatoria” contro BITTER WINTER per ”ragioni oscure”. è sleale, perché nell’articolo dico più volte chiaramente le motivazioni della mia critica. Questo si chiama DISSENSO e in Italia è ancora assicurata la libertà di manifestazione di pensiero o libertà di coscienza .
 
Comunque a seguito di quanto da lui stesso segnalato, ai citati articoli dell’Espresso e del Katolisches – ho sostituito la parola ‘criticato’ con ‘riferito le critiche’ (di Valente su Vatican Insider). La lettura che le due citate pubblicazioni ‘hanno riferito le critiche’ è esattamente quella riportata da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Bitter_Winter .
 
Faccio notare che la mia nota sulle croci rimosse non indicava affatto le chiese di ”Dio Onnipotente” ma l’uso di riprendere spesso articoli vecchi come fossero nuovi. Riguardo che le critiche di Joann Pittman riguardino “un singolo articolo” (citato evidentemente come esempio), la responsabilità di ospitare la replica è qualcosa che attiene alla Pittman e non al sottoscritto.
 
Prendo atto che non si esce al di fuori della contrapposizione sterile, del discredito personale, e della dialettica decostruttiva, (vedi l’implicito invito ai miei amici di allontanarmi ed il suggerire il sospetto di oscure trame o ignote collusioni con il partito comunista cinese).
 
Tuttavia, spero che il senso di quello che ho detto come giudizio di fondo sopravviva dopo il suo bombardamento, dall’alto di un organo di stampa che – a differenza del mio piccolo blog personale – , ha ricevuto riconoscimenti da ogni dove.
 
E’ comunque mia opinione che quando si mettono su strutture così mastodontiche, si rischia di ipotecare anche la propria libertà, perché la propria sopravvivenza dipende dal fatto che continui la problematicità in atto.
 
Tali organizzazioni non possono trascurare la battaglia geopolitica in corso, fatta senza esclusione di colpi. E’ ingenuo pensare che una certa mono-tematicità – consapevolmente o meno – non si presti inevitabilmente a tali strumentalizzazioni.
Patrizio Ricci
[su_divider divider_color=”#2d0dc8″]

Qui il link alla replica di Massimo Introvigne a cui le mie controdeduzioni si riferiscono: https://www.facebook.com/massimo.introvigne.900/posts/140277407656677

Nota di Massimo Introvigne:

Dal momento che alcuni dei miei amici su Facebook hanno come amico un certo Patrizio Ricci che, per ragioni a me oscure, ha deciso di lanciare una sua piccola campagna diffamatoria contro Bitter Winter su Facebook e sul suo blog, trascrivo il messaggio che gli ho mandato:
“Gentile Signor Ricci, Sono il fondatore e direttore di Bitter Winter. Non entro nel merito delle Sue opinioni, ma Le segnalo alcune inesattezze nel suo articolo, probabilmente derivate da una frettolosa consultazione di fonti Internet.
1. Lei scrive che L’Espresso e Katolisches “hanno lanciato molte critiche a Bitter Winter”. In effetti gli articoli che Lei cita non sono critici ma elogiativi, e mi sorge il sospetto che non li abbia letti.
2. Lei riporta le critiche di Joann Pittman a un singolo articolo ma non la mia risposta che trova qui: https://bitterwinter.org/why-is-chinasource-attacking-bitt…/. In seguito a questa risposta, in calce al suo articolo la Pittman si è correttamente scusata per alcune affermazioni inesatte.
3. Lei afferma che le croci sono spesso divelte in Cina da “chiese della Chiesa di Dio Onnipotente”. Questo è impossibile, perché la Chiesa di Dio Onnipotente non ha edifici di culto in Cina.
4. Certamente io sono uno specialista di nuovi movimenti religiosi e, nella sua presentazione, Bitter Winter ha annunciato che avrebbe dato spazio non solo alle religioni tradizionali ma anche ai nuovi movimenti religiosi presenti in Cina. Personalmente, come credo Lei sappia, sono un cattolico, come lo è Marco Respinti. Diamo spazio alla Chiesa di Dio Onnipotente perché per numero di arresti e di persone defunte in carcere è il singolo movimento religioso più perseguitato in Cina. Statisticamente, abbiamo però pubblicato un numero maggiore di articoli sulla persecuzione degli Uiguri e Kazaki etnici nello Xinjiang… il che non fa di noi dei musulmani.
5. Sulla Chiesa di Dio Onnipotente, anziché informarsi su Internet, Le suggerisco di leggere il mio libro “Inside The Church of Almighty God” pubblicato da Oxford University Press (immagino Lei sappia a quante revisioni cieche un libro è sottoposto prima di essere pubblicato da Oxford University Press) o, se vuole, la versione abbreviata italiana “Alla scoperta della Chiesa di Dio Onnipotente” pubblicata da Elledici, che come sa è una casa editrice cattolica fondata da San Giovanni Bosco. Ci troverà una puntuale confutazione delle autentiche sciocchezze su questo nuovo movimento religioso che si trovano su Internet. Sulla persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente in Cina potrà essere di Suo interesse anche un rapporto del Ministero degli Interni italiano, che può leggere qui: https://coi.easo.europa.eu/…/2019_03_28_Cina__Chiesa_di_Dio…
6. Sull’attendibilità di Bitter Winter, non entro nel merito delle Sue opinioni. Mi limito a osservare che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti pubblica ogni anno un rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, e nella sezione dedicata alla Cina del rapporto pubblicato nel 2019 (https://www.state.gov/…/CHINA-INCLUSIVE-2018-INTERNATIONAL-…) Bitter Winter è la singola fonte più citata (citata 15 volte, il New York Times è un distante secondo con 7 citazioni).
7. Soprattutto, Le sfugge qual è la ragione per cui documenti governativi e grandi media considerano Bitter Winter una fonte attendibile: il fatto che oltre metà degli articoli provengono da giornalisti cinesi, i quali rischiamo la loro libertà personale per trasmetterci testi, fotografie e video. Come riporta un diverso documento dello stesso Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, il rapporto annuale sui diritti umani pubblicato nel 2020, https://www.state.gov/…/CHINA-INCLUSIVE-2019-HUMAN-RIGHTS-R…, 45 collaboratori di Bitter Winter sono stati arrestati per lo specifico “reato” di avere trasmesso articoli a Bitter Winter, alcuni sono stati torturati e 20 sono tuttora in prigione.
Non avrei risposto alle Sue critiche se non fosse per tutelare anzitutto il lavoro di centinaia di collaboratori di Bitter Winter, che sfidano il regime cinese lavorando a titolo gratuito per far conoscere la verità su quanto avviene in Cina. Non ci hanno fermato le norme ad hoc contro Bitter Winter del Partito Comunista Cinese né l’arresto di tanti nostri collaboratori. Si figuri se ci fermerà la diffamazione, che è peraltro lo strumento consueto con cui la Cina e i suoi “compagni di viaggio” rispondono ai loro critici.
Cordiali saluti
Massimo Introvigne”

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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