Un articolo di al Al Jazeera accusa USA e ex governo afgano di collusioni con l’ISIS

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Al Jazeera ha pubblicato un’esclusiva sull’ISIS in Afghanistan. Il rapporto conferma i sospetti di collusione tra le forze statunitensi ed alleati con il gruppo terroristico ISIS.

Ecco i punti più interessanti dell’articolo:

Il servizio di intelligence dello Stato afghano (NDS) ha aiutato l’ISIS a prendere piede nella provincia di Nangarhar.  Alcuni testimoni dicono che alcuni dei leader del ramo afghano dell’ISIS – tra cui lo sceicco Abdel Rahim Muslim Dost (ex prigioniero di Guantanamo) – sarebbero stati visti guidare veicoli dell’intelligence afghana e vivessero in abitazioni di proprietà dei servizi di intelligence afgani.

Mohammad Hanif Atmar, ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente afghano Ashraf Ghani, è stato accusato di sostenere l’ISIS e di usarlo contro i talebani.

Era convinto che poi sarebbe stato facile sbarazzarsi dello Stato Islamico, dal momento che questa organizzazione non ha radici nella società afghana.

Funzionari talebani e residenti delle aree in cui si sono verificati scontri tra talebani e ISIS hanno affermato che l’esercito afghano e gli aerei americani hanno attaccato le posizioni dei talebani quando i militanti dell’ISIS erano ormai vicini alla sconfitta.

Inoltre, in alcune zone, elicotteri governativi hanno soccorso i combattenti dell’ISIS assediati dai talebani, per esempio questo è accaduto nella provincia di Jowzjan, dove elicotteri dell’esercito afghano con il supporto delle forze statunitensi hanno evacuato l’ISIS con le loro famiglie e li hanno collocati in rifugi sicuri a Sheberghan (provincia di Jowzjan). .appartenenti all’intelligence afghana. Questo, seppur indirettamente,  è stato ammesso i servizi speciali afghani.

I talebani vedono l’ISIS come un gruppo straniero che deve essere combattuto e completamente espulso dall’Afghanistan. Lo Stato Islamico potrà prendere piede nel Paese solo se alcune potenze mondiali lo sosterranno con persone, armi e denaro, al fine di utilizzare ulteriormente questa organizzazione per indebolire il potere dei talebani e trasformare l’Afghanistan in un nuovo focolaio di terrorismo .

Secondo stime approssimative, il numero di combattenti dell’Isis in Afghanistan consta  di 5.000 unità.

Al momento, l’ISIS non dispone di armi pesanti, cannoni e carri armati, e non ha nemmeno centri, quartier generali e fronti aperti sul suolo afghano.

@vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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