Ucraina: un video rivela che la rivolta di piazza è teleguidata dall’estero

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fonte: piccole note

Un video su You toube, una conversazione telefonica tra Victoria Nuland, principale consigliera in materia di politica estera di Dick Cheney e attuale vice di John Kerry, e l’ambasciatore Usa in Ucraina Goffrey Pyatt. È finito sui giornali per una parolaccia, il solito vaff… (in Italia va di moda), che la Nuland rivolge all’Europa per la sua insipienza. In realtà in quella conversazione carpita, sorta di Wikileaks, c’è molto, molto di più: i due sostanzialmente decidono a tavolino quel che deve fare l’opposizione ucraina che ha messo alle corde il governo. Così quella che era apparsa come un moto di piazza si rivela per quel che è: una rivolta teleguidata. Insomma, molto più di un semplice improperio rivolto all’Europa… Pubblichiamo di seguito parte della conversazione tra i due funzionari Usa.

Pyatt: «Siamo in ballo. Il capitolo Klitschko è chiaramente quello più complicato [Vitali Klitschko, ex pugile, uno dei leader carismatici dell’opposizione]. Specialmente l’annuncio che potrebbe diventare vice-premier e hai letto i miei appunti sui rischi di fare quel matrimonio in questo momento; per questo stiamo provando a farci un’idea molto in fretta su quale sia la sua posizione su questa cosa. Credo che il tuo argomento con lui – la prossima telefonata che devi organizzare – è esattamente lo stesso che hai presentato a “Yats” [Arseniy Yatseniuk, leader del partito della Patria, altro partito d’opposizione]. Hai fatto bene a metterlo sulle spine a proposito della sua posizione in questo scenario. E sono contento della risposta che ti ha dato».

Nuland: «Bene. Non credo che “Klitsch” dovrebbe andare al governo. Non è necessario, non è una buona idea».

Pyatt: «Sì (…) fallo restare fuori (dal governo), deve fare i compiti a casa (…)».

Nuland: «Credo che sia Yats quello con l’esperienza economica, di governo. È lui… Ha bisogno che Klitsch e Tyahnybok [Oleh Tyahnybok, leader del partito della Libertà, anche lui all’opposizione] stiano fuori dal governo. Dovrà parlare con loro quattro volte a settimana, certo. Ma credo che se Klitsch entrasse al governo (…) non funzionerebbe. (…). Un’altra cosa, non so se te ne ho già parlato (…): quando ho parlato con Jeff Feltman [il sottosegretario generale dell’Onu], aveva un altro nome (per il governo) da proporre al tipo dell’Onu, Robert Serry [ex ambasciatore olandese, inviato speciale dell’Onu in Ucraina]. Te l’avevo già detto?»

Pyatt: «Sì, ho letto il tuo appunto».

Nuland: «Ok, (Feltman) ha messo d’accordo Serry e Ban Ki-moon: Serry potrebbe venire (in Ucraina) lunedì o martedì. Sarebbe ottimo, secondo me, per chiudere quest’accordo e ottenere l’aiuto dell’Onu per chiuderlo, e fanculo l’Unione europea».

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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