Ucraina, Repubbliche autoproclamate: le zone residenziali vengono continuamente colpite in violazione degli accordi di Minsk

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Ruslan Yakubov, rappresentante di DPR presso il Centro  di controllo e coordinamento (JCCC), ha riferito all’agenzia stampa di Donetsk che nel corso della settimana scorsa sono state segnalate un totale di 172 violazioni del cessate il fuoco da parte delle forze ucraine nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) .

Inoltre agli ha aggiunto: “Nel periodo dal 15 al 21 ottobre, sono state segnalate ben 172 violazioni di cessate il fuoco da parte delle forze ucraine”.
Secondo Yakubov, un totale di 1669 proiettili sono stati sparati dalle truppe ucraine in questo periodo. Ventisette case residenziali e infrastrutture sono state danneggiate.

A fronte della campagna militare mandata avanti dal presidente ucraino Poroshenko, la situazione economica ucraina si fa sempre più grave.

Il 25 ottobre, il capo della delegazione degli osservatori OSCE su Foreign Policy  ha documentato le continue violazione da parte di Kiev del cessate il fuoco ed ha dichiarato  la probabile presenta di truppe straniere da entrambi le parti:

Da quando è iniziato il conflitto tra Ucraina e ribelli sostenuti dalla Russia più di quattro anni fa, Alexander Hug ha avuto un posto di primo piano nella guerra dimenticata dell’Europa. In un conflitto intriso di notizie false e propaganda, Hug ha contribuito a guidare l’unica missione di monitoraggio internazionale indipendente della guerra come principale vice capo della Missione di monitoraggio speciale in Ucraina per l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). La missione di monitoraggio civile ha circa 700 osservatori sul terreno in Ucraina. Ogni settimana, gli osservatori documentano migliaia di violazioni degli accordi di cessate il fuoco di Minsk che sono stati mediati nel tentativo di porre fine alla guerra.

Alexander Hug: Solo quest’anno abbiamo le prove triangolate di probabilmente 190 vittime civili e oltre 200.000 violazioni del cessate il fuoco.

FP: Qual è la posizione ufficiale dell’OSCE sul coinvolgimento della Russia nell’Ucraina orientale?

AH: Se la domanda è di dire quello che abbiamo visto sul terreno … abbiamo visto convogli partire e entrare in Ucraina su strade sterrate nel bel mezzo della notte, in zone dove non c’è attraversamento ufficiale. In una zona di confine, abbiamo reso pubblico anche questo, inclusi alcuni filmati che abbiamo pubblicato. Abbiamo visto specifici tipi di armi che abbiamo descritto in dettaglio, comprese attrezzature di guerra elettronica. Abbiamo parlato con prigionieri presi dalle forze ucraine che dichiarano di essere membri delle forze armate russe che combattono a rotazione in Ucraina. Abbiamo visto uomini con le insegne della Federazione Russa, ma puoi comprare questa giacca ovunque. Abbiamo anche visto le insegne di Germania, Spagna e altri – ma anche dei russi.

Ieri le forze ucraine hanno schierato un convoglio di camion Ural e veicoli corazzati da combattimento sulla linea di contatto vicino a Stanitsa Luganskaya, secondo quando ha riferito il portavoce delle auto-proclamate milizie di Lugansk, Andrei Marochko . Si segnalano anche l’utilizzo di droni armati  da parte di Kiev per colpire il fronte opposto.

Tutto avviene nel più distaccato immobilismo di Bruxelles e nel cuore dell’Europa. Ovviamente ciò che ci aspetta è che tutta la popolazione, esasperata, lasci le proprie abitazioni.

Usa e UE non accettano la libera determinazione dei popoli e soprattutto non accettano che dopo l’aggressione e le carneficine dello stato ucraino, il processo di distacco sia irreversibile. Bisognerebbe farsene una ragione:  Donetsk e Lugansk sono solo le città in cui il maidan ha fallito. E poi è stato fatto peggio…

Vietato Parlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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