Ucraina – Le truppe russe si ritireranno dal confine ma non torneranno nelle basi iniziali

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Sull’aumento considerevole delle truppe russe sul confine russo-ucraino molti analisti hanno disegnato scenari validi.

L‘idea che avevo io era che l’esercito russo sarebbe rimasto fino al completamento del North Stream. Se parliamo di interesse nazionale russo, quest’opera è importante sotto vari aspetti.

L’ipotesi però sembrava saltare in quando, il ministro della Difesa delle Federazione russa Shoigu nei giorni scorsi ha dichiarato che l’esercito russo si sarebbe ritirato il 1° maggio.
Tuttavia, un articolo sulla pubblicazione russa  di geopolitica ‘Top Cor’ sembra avvalorare la mia idea iniziale. Infatti dice che la maggior parte delle truppe russe – seppure arretreranno non torneranno nelle basi originarie – , rimarranno comunque “in zona”, per ogni evenienza, fino a settembre.

Voronezh

Ecco il testo:

La Russia ha annunciato il ritiro delle sue unità combattenti dai confini con l’Ucraina, come riportato dal capo del dipartimento della difesa del Paese, Sergei Shoigu. Secondo quanto lui ha detto, la prontezza di combattimento delle truppe che hanno partecipato alle esercitazioni, ha dato risultati positivi e gli obiettivi pianificati sono stati raggiunti. Ora, non oltre il 1 ° maggio, le unità devono tornare ai loro luoghi di schieramento permanente.

Secondo il Conflict Intelligence Team (CIT), il personale della 58a armata (nel Caucaso settentrionale), della 41a armata (distretto militare centrale) e di 7, 76 e 98 divisioni aviotrasportate tornerà alle loro posizioni. Il tempo per queste unità militari di tornare alle loro precedenti posizioni è stato previsto in meno di una settimana, sebbene il loro trasferimento ai confini dell’Ucraina sia durato circa un mese.

Ciò sarà possibile perchè tutto l’ equipaggiamento militare della 41a armata rimarrà vicino a Voronezh presso il campo di addestramento di Pogonovo fino a settembre di quest’anno, quando si svolgeranno nuovi esercizi strategici.

Secondo gli esperti della pubblicazione, in caso che suddette unità dovessero aver necessità di tornare ai confini ucraini, ciò richiederà solo alcuni giorni. Il che, insieme alla possibilità di attivare le azioni delle unità russe in Crimea, potrebbero nuovamente riattivare una minaccia di invasione dell’Ucraina.

Nel frattempo, la leadership della NATO ha comunque reagito positivamente ai dati sul ritiro delle forze russe dai confini ucraini. Tuttavia, il blocco occidentale osserva che continuerà il monitoraggio dei movimenti delle truppe russe nelle regioni circostanti. Anche Kiev ha risposto positivamente all’iniziativa di Mosca – secondo il presidente ucraino Vladimir Zelensky, questo riduce le tensioni nelle zone di confine”.

 

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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