Trump e la Stretta sull’Immigrazione: Il Teatro della Sovranità Nazionale
L’esercito americano si prepara a schierare truppe lungo il confine meridionale, con veicoli Stryker pronti a intervenire. In soli due giorni, l’allora presidente Donald Trump ha dichiarato un’emergenza nazionale al confine tra Stati Uniti e Messico, trasformando la sua retorica elettorale in azioni militari concrete. Tra le misure previste: filo spinato, migliaia di soldati e una strategia complessiva volta a chiudere il confine e interrompere i flussi migratori. Mentre i media tradizionali hanno descritto questa iniziativa come un’esagerazione, è necessario analizzarne le radici e il contesto.
Non solo Immigrazione, ma Sovranità Nazionale
La mossa di Trump non riguarda soltanto l’immigrazione, ma soprattutto il concetto di sovranità nazionale, una questione che Washington aveva trascurato per decenni. Il confine meridionale era già una zona di conflitto simbolico e reale prima della presidenza Trump, a causa delle politiche economiche come il NAFTA (North American Free Trade Agreement) e della violenza dei cartelli che attraversavano la frontiera.
Per anni, l’élite bipartisan di Washington ha sfruttato i confini aperti come strumenti di destabilizzazione sociale ed economica. Da un lato, un serbatoio di manodopera a basso costo per le imprese; dall’altro, un elettorato frammentato per calcoli politici e una crisi umanitaria cronica utile a sostenere determinate narrazioni ideologiche. L’approccio “America First” di Trump ha messo a nudo queste dinamiche, portando l’esercito a svolgere un ruolo che gli Stati Uniti avevano evitato in passato.
Le conseguenze economiche del NAFTA
Il NAFTA, entrato in vigore nel 1994, ha avuto impatti significativi sia positivi che negativi sulle economie di Stati Uniti, Canada e Messico.
Impatti sul Messico:
- Crescita delle maquiladoras: Le fabbriche vicino al confine con gli Stati Uniti, orientate all’esportazione, hanno creato posti di lavoro, ma spesso con salari bassi e condizioni precarie.
- Declino agricolo: L’inondazione di prodotti agricoli sovvenzionati dagli Stati Uniti, come mais e soia, ha reso difficile per i piccoli agricoltori messicani competere, spingendo milioni di persone a migrare verso le città o gli Stati Uniti.
- Crescita delle disuguaglianze: Le regioni rurali hanno subito un aumento della povertà, mentre le aree industrializzate ne hanno beneficiato.
Impatti sugli Stati Uniti:
- Delocalizzazione: Molte aziende hanno trasferito la produzione in Messico per sfruttare i costi del lavoro più bassi, causando la perdita di posti di lavoro manifatturieri negli Stati Uniti.
- Pressione sui salari: La competizione con il Messico ha contribuito a mantenere bassi i salari per i lavoratori statunitensi in alcuni settori.
- Aumento delle importazioni: Sebbene i consumatori abbiano beneficiato di prezzi più bassi, alcuni produttori locali hanno faticato a competere.
Effetti Trasfrontalieri e Migrazione: Il declino agricolo e la crescente povertà in Messico hanno contribuito a un aumento dell’immigrazione verso gli Stati Uniti. Molti migranti erano ex agricoltori che non riuscivano più a sostenersi nel proprio Paese. Al contempo, il NAFTA ha reso il Messico più dipendente dagli Stati Uniti, ostacolando lo sviluppo di un’industria interna diversificata.
Tendenze recenti della Migrazione
2015-2019: Durante questo periodo, gli Stati Uniti hanno registrato un aumento degli attraversamenti irregolari al confine meridionale, spinti da instabilità economica e sociale in America Latina.
2020-2021: La pandemia di COVID-19 ha inizialmente ridotto i flussi migratori, ma le difficoltà economiche globali hanno successivamente portato a un incremento dei tentativi di ingresso.
2022-2024: Secondo dati recenti, le detenzioni di migranti al confine sono diminuite del 25% nel 2024 rispetto all’anno precedente, passando da un picco di 250.000 casi nel 2023 a circa 58.858 nel settembre 2024.
Una questione di ordine e stabilità
La militarizzazione del confine voluta da Trump rappresenta più di una reazione al problema dell’immigrazione. È un tentativo di ristabilire un ordine in un sistema volutamente caotico, nel quale i confini aperti sono stati utilizzati come strumenti per manipolare la società e l’economia. Sebbene controversa, questa stretta riflette una visione della sovranità che punta a rimettere il controllo nelle mani dello Stato.
Tuttavia questa non può essere la soluzione definitiva: è necessario che si affrontino le radici profonde delle disuguaglianze e delle tensioni e che gli USA adottino una postura più equa rispetto agli stati sudamericani.