Rispondo al giudizio sulla questione di guardare alle azioni che sta facendo Trump secondo la logica del ‘meno peggio’ (https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=937214648600218&id=100069350754956&_rdr) , il che mi pare di cruciale importanza, anche perchè è spesso riporta alla ribalta come giudizio anche in altre circostanze.
Questo è l’articolo in questione:
Il “meno peggio”“Ho notato che tutti coloro che sono favorevoli all’aborto sono nati”.Ronald Reagan“Ci sono solo due generi: maschio e femmina”.Donald TrumpSe queste due lapalissiane affermazioni fossero state dette da chiunque di noi, non avrebbero alcuna importanza da riscuotere, poiché sarebbe come dire che l’acqua è bagnata o il fuoco brucia.Ma il fatto che siano state dette da due presidenti degli Stati Uniti d’America – ovvero non solo del Paese più potente del mondo (specie ai tempi di Reagan), ma di quel Paese dove più di ogni altro si sostiene nelle università, nelle televisioni, nei giornali, nel cinema, nei libri, nelle scuole, ovunque, esattamente il contrario – dà una risonanza epocale alle due banalissime affermazioni.Trump, però, come primo atto del suo nuovo mandato, ha anche tolto gli USA dall’OMS.Questo è il nodo centrale degli Stati Uniti, che quasi nessuno vuol capire: che non possono essere assolutizzati, né nel bene né nel male.Nel Paese della perdizione liberal, rivoluzionaria estremista, genderista e ultraabortista, il Capo di Stato dice e fa il contrario.Nel Paese di Fauci il nuovo Presidente esce dall’OMS.Assolutizzare gli Stati Uniti, composti da più di 300 milioni di persone, è un’idiozia.Sia nel vedervi solo l’immenso male che chiaramente c’è, sia ovviamente nel vedervi solo il bene e la speranza.Trump ha iniziato bene.Ha anche parlato di pace e rifiuto delle guerre.Farà ancora bene e sempre?Personalmente, non lo credo. Ma certamente si può fare – sempre con quello spirito di verità che ci contraddistingue, che però non può essere separato dalla costatazione della realtà per quella che è – la più ovvia delle considerazioni: oggi, negli USA, al governo, c’è il meno peggio.Lo faranno durare? Forse, dalla risposta a questa domanda, dipende tutto il futuro degli Stati Uniti e del mondo.Non commettiamo il solito errore bifronte: da un lato, di non vedere il bene per cecità preconcetta, dall’altro di illudersi su un uomo che al contempo appartiene al mondo della Rivoluzione e dei poteri straforti. Cosa di cui ben presto ci accorgeremo.Ma sono quei poteri “straforti”… “meno peggio”.Per questo Trump, sotto sotto, è inviso non solo ai rivoluzionari, ai liberal, ai “cattivi”, ma anche ai finti “buoni” di un certo mondo conservatore finto-tradizionale, che non sopportano né Putin né Trump perché spezzano il meccanismo neo-cons, ma hanno il ruolo di trascinare tutti gli stolti di un certo specifico mondo tradizionale verso l’idiozia di massaNoi, con realismo, assistiamo per ora con gioia a queste meravigliose notizie, ma ben sapendo che fra non molto vedremo l’altro lato di Donald Trump.Che rimane comunque, il “meno peggio” oggi possibile.Come Ronald Reagan quarant’anni fa.La storia, alla fine, la si deve giudicare sui fatti, non sulle passioni personali o sulle intenzioni di giudizio.Oggi incassiamo il bene. Prepariamoci a incassare il male.Ma, oggi, si festeggia. E per più di un motivo. (MV)
Non che il giudizio “del meno peggio” sia un giudizio sbagliato, ma vorrei fare alcune considerazioni aggiuntive perchè l’articolo mi sembra spostare il focus dall’azione concreta al giudizio astratto, creando una riserva mentale che spesso porta a paralizzare l’azione o a stigmatizzare il bene compiuto a causa di pecche o difetti futuri.
Chiedersi se qualcuno agirà sempre bene o per sempre è una domanda a cui, per la natura umana e le circostanze imprevedibili della vita, io rispondo inevitabilmente con un “no”: no, non lo farà . Questa abitudine, quasi rituale, di interrogarsi su tale continuità, mi sembra non solo inutile, ma anche oziosa e superflua. È un esercizio mentale privo di senso, specialmente perché tale considerare non viene applicato indiscriminatamente, ma riservato solo a figure carismatiche e peculiari. Prendiamo ad esempio Putin: come accade con Trump, molti sentono l’obbligo di fare distinguo, di rimarcare limiti e contraddizioni. Tuttavia, un approccio realistico alla realtà ci mostra quanto questa continua stigmatizzazione sia superflua.
Il valore da cogliere sta nel bene compiuto, in quel passo che si fa e che apporta un vantaggio collettivo. Il male o l’errore in altri ambiti non possono cancellare quel bene specifico. Un altro, poi, proseguirà il cammino, aggiungendo il proprio contributo. Ciò che conta è che i passi non vengano interrotti: questa è la vera priorità. Non mi piace il concetto del “meno peggio”, perché tradisce una riserva mentale inutile. Ogni azione è buona o cattiva in sé stessa e deve essere giudicata per i suoi effetti e per le sue intenzioni. Ogni atto lascia tracce che influenzano un numero incalcolabile di persone.
Non si può ridurre al “meno peggio” chi salva una sola vita o chi introduce, anche con tutte le sue contraddizioni, un pensiero nuovo in una mentalità grigia e stagnante. Anche quando questo pensiero porta con sé l’impronta singolare e a volte discutibile dello “spirito yankee” che caratterizza l’americano nel suo modo di concepirsi nel mondo, non si può ignorare il contributo positivo che esso può offrire.
La teologia morale insegna che ogni atto umano è buono o cattivo in sé stesso, a seconda della sua intenzione, del suo oggetto e delle circostanze . Un atto buono non viene invalidato da atti successivi o da altre scelte sbagliate dello stesso individuo. Il bene, una volta realizzato, produce frutti che appartengono al disegno provvidenziale di Dio.
il bene deve essere riconosciuto e valorizzato per ciò che è, senza che venga oscurato dal “male in altri ambiti”. Questa posizione è profondamente cattolica, poiché ci invita a guardare le azioni con gratitudine e realismo, senza cadere in un moralismo eccessivo che rifiuta il bene perché non è accompagnato dalla perfezione assoluta.
Il bene è reale, concreto e duraturo, anche quando si manifesta attraverso strumenti imperfetti.
Vietato Parlare – Spunti per una visione oltre le apparenze.
***
NOTA: neretto, Vietato Parlare