Le truppe americane rimangono a Manbij, in Siria, nonostante le forze siriane si trovino fuori città. Nessun piano immediato per tirarle fuori, dicono i funzionari americani. Ma è un bluff. Oggi, la milizia curda sostenuta dagli Stati Uniti dice di voler restituire Manbij alle forze siriane, non alle forze turche che sarebbero viste come invasori. E’ il dato politico rilevante, mentre le forze USA non sono nemmeno più considerate (infatti non vengono neanchepiù menzionate).
Ciò che importa è che il Consiglio militare di Manbij ha deciso i seguenti 5 punti:
1. apparteniamo alla Repubblica araba siriana il cui presidente è Bashar Al Assad.
2. rifiutiamo ogni invasione turca nella zona di Manbij e nelle campagne e qualsiasi attacco al suolo siriano
3. qualsiasi invasione turca sarà soddisfatta da una forte risposta popolare
4. chiediamo che l’Esercito Siriano entri immediatamente a Manbij
5. la sovranità del paese deve essere garantita
Questo accade mentre anacronisticamente con un tweet le forze statunitensi negano ci siano prove che le l’esercito siriano sia già in città e intimano tutte le forze di ‘rispettare l’integrità’ della città:
Nonostante le informazioni errate sui cambiamenti alle forze militari nella città di Manbij, in Siria, #CJTFOIR non ha visto alcuna indicazione che queste affermazioni siano vere. Chiediamo a tutti di rispettare l’integrità di Manbij e la sicurezza dei suoi cittadini. #DefeatISIS
– Inherent Resolve (@CJTFOIR) , 28 dicembre 2018
Ma i fatti sono altri. le forze USA non possono essere una reale ostacolo per qualcuno e probabilmente – trovandosi tra l’esercito siriano e le milizie filo-turche – smobiliteranno alle prime avvisaglie di pericolo.
Che interessa ha quindi il comando della coalizione occidentale a dire che l’esercito siriano non è ancora entrato in città? E’ frose lontano sulla Luna!? Probabilmente è una dichiarazione prossima al cambiamento: sarà inevitabile che il corso degli eventi prendano una certa direzione.
Cosa accadrà allora? Probabilmente nulla se le forze curde presteranno fede alla parola data ed accetteranno che situazione diventi permanente. Rimane allo stato attuale solo l’interrogativo sulle altre aree ad est dell’Eufrate in mano ancora alle forze curde. La cessione di Manbij consiste nell’aver preso la soluzione che al momento è valutata come la meno peggio. Vedremo se successivamente sarà consolidata. Vedremo anche cosa accadrà nelle restanti aree ad est dell’Eufrate seguendo le vicende nelle prossime ore.
Da parte sua Erdogan ha chiarito che alla Turchia non interessa Manbij, una volta che è tornata sotto il controllo del governo siriano e dopo che le forze curde hanno disarmato. Da Ankara quindi non ci dovrebbero essere sorprese , una volta che le parti manterranno fede alle richieste turche.
We invite the Syrian government forces to assert control over the areas our forces have withdrawn from, in particularly Manbij, and to protect these areas against a Turkish invasion.https://t.co/OAkymO8s9Q
— Rojava Defense Units | YPG (@DefenseUnits) 28 dicembre 2018