Svolta alla Casa Bianca: ammissioni Shock sui “Crimini Pandemici” del COVID-19

Una breccia si apre nel muro di narrazioni ufficiali sulla pandemia di COVID-19, che nel nostro paese – punta di diamante della dittatura Covid – ancora insistono. Il sito web della Casa Bianca, tradizionalmente un baluardo della campagna pro-vaccinazione, si è trasformato in un inatteso palcoscenico per accuse gravissime, delineando uno scenario inquietante di negligenza, manipolazione e danni su scala globale. Un dossier pubblicato sul portale presidenziale statunitense punta il dito contro l’origine del virus, la gestione della crisi e le conseguenze delle misure restrittive imposte alla popolazione mondiale.

Il documento accusa apertamente la fuga di un virus ingegnerizzato artificialmente, nato dalla bio-ingegneria e sfuggito al controllo del laboratorio di Wuhan. Questa ammissione, proveniente direttamente dalla fonte istituzionale più autorevole degli Stati Uniti, ribalta le precedenti smentite e alimenta il dibattito sulle reali origini della pandemia. Il dossier non si ferma qui, ma riconosce esplicitamente come la manipolazione del virus sia stata amplificata attraverso la controversa pratica del “guadagno di funzione”, una tecnica che mira ad aumentare la trasmissibilità o la virulenza degli agenti patogeni.

Il ruolo di Fauci e la censura della verità

Un altro punto focale del dossier riguarda il ruolo di figure chiave come Anthony Fauci, accusato di aver orchestrato una vera e propria censura nei confronti di ipotesi alternative sull’origine del virus. Questa denuncia solleva interrogativi inquietanti sulla libertà scientifica e sulla trasparenza informativa durante una crisi sanitaria di portata storica. La Casa Bianca sembra ora avallare l’idea che voci dissenzienti siano state deliberatamente silenziate, impedendo un dibattito aperto e potenzialmente cruciale per comprendere appieno l’accaduto.

Le accuse non si limitano all’origine del virus e alla gestione della comunicazione. Il dossier della Casa Bianca critica duramente anche le misure restrittive adottate a livello globale, come i lockdown e l’obbligo di indossare mascherine. Con una sorprendente ammissione, si sottolinea come molte di queste misure non fossero basate su solide prove scientifiche. Questa affermazione getta un’ombra sulle decisioni politiche che hanno radicalmente trasformato la vita di miliardi di persone, con conseguenze sociali ed economiche di vasta portata.

Parallelamente, il documento evidenzia i danni significativi che i lockdown hanno inferto alla salute mentale delle persone, isolando individui, aumentando l’ansia e la depressione, e causando disagi economici diffusi. La Casa Bianca sembra ora riconoscere il pesante tributo psicologico ed economico pagato dalle popolazioni a causa di restrizioni che, alla luce di questo dossier, appaiono meno giustificate.

La conclusione del dossier è una denuncia netta e inequivocabile della censura sistematica e della manipolazione perpetrata dalle autorità sanitarie. Questa accusa, proveniente da un’istituzione governativa di tale prestigio, ha il potenziale di scuotere profondamente la fiducia del pubblico nelle istituzioni sanitarie e scientifiche a livello globale.

L’assenza dei vaccini dal dossier

Tuttavia, il dossier presenta un’omissione significativa: non vi è alcun riferimento ai vaccini e ai loro potenziali effetti collaterali. Questa lacuna potrebbe riflettere le dinamiche politiche interne agli Stati Uniti, dove, nonostante un cambio di amministrazione, diverse sensibilità e forze continuano a coesistere. L’assenza di un’analisi sugli effetti avversi dei vaccini potrebbe essere il risultato di compromessi interni o di una strategia volta a concentrarsi su altri aspetti critici della gestione pandemica.

Nonostante questa mancanza, la pubblicazione di questo dossier da parte della Casa Bianca rappresenta una svolta potenzialmente epocale. Riapre ferite, solleva interrogativi cruciali e potrebbe innescare una nuova ondata di richieste di verità e giustizia sulle decisioni e le azioni intraprese durante la pandemia. Il dibattito sulle origini del virus, sulla validità delle misure restrittive e sulla trasparenza informativa è destinato a infiammarsi ulteriormente, alimentato da queste inattese rivelazioni provenienti dal cuore del potere americano.

Questo evento segna un punto di svolta nella narrazione pandemica e pone interrogativi urgenti sul futuro della sanità pubblica globale e sulla fiducia nelle istituzioni che la governano. Resta da vedere quali saranno le ripercussioni di queste accuse e se porteranno a una revisione critica e approfondita di quanto accaduto negli anni cruciali della pandemia.

Il peso di Robert Kennedy Jr. dietro le quinte

È evidente che questo sviluppo riflette anche l’azione determinata di Robert Kennedy Jr., che negli ultimi anni ha sfidato l’apparato sanitario americano e intrattiene stretti legami con Donald Trump.
Il dossier potrebbe essere il frutto di un mutamento profondo in corso nel cuore delle istituzioni statunitensi, dove la verità – seppur a fatica – sta emergendo.

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