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Home Editoriale ULTIMI POST

Situazione in Siria al 6 febbraio 2020 – Stefano Orsi

7 Febbraio 2020
in ULTIMI POST
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Situazione in Siria al 6 febbraio 2020 – Stefano Orsi
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Aggiornamento dai fronti siriani del 6-2-2020

Dopo il controllo sulla città di ieri sera, le truppe siriane hanno completato l’ingresso in centro città dalle periferie raggiunte stanotte
A parte quindi i posti di controllo turchi, il resto dei quartieri è ora interamente presidiato dalle truppe di Damasco.

Serakib

La città è sotto controllo siriano, resistono solo le zone entro i 4 fortini di osservazione allestiti dai Turchi e che dato il numero di mezzi soldati turchi in zona, l’esercito siriano ha per ora evitato di circondare del tutto, ma il fronte ormai ormai oltre la città e la presenza consolidata nelle periferie in mezzo ai fortini garantisce a SAA il controllo sull’abitato.
Nella notte è stato completato l’accerchiamento della città con la conquista di alcuni villaggi Ma’ar Aliyah, Bajaraz, Afis, Wadi Megar.
Proprio da quest’ultimo villaggio dal lato ovest, periferia esterna, le forze siriane si sono mosse in direzione del centro città, quello che era atteso già ieri sera, ma, per la presenza turca, numerosa, i comandi siriani hanno optato per posticipare ad oggi.
I gruppi jihadisti stanno imbastendo una qualche resistenza ad ovest, sono sotto attacco le posizioni siriane su Nayrab, sono anche segnalati colpi di artiglieria turca verso le posizioni siriane più avanzate.
Come già hanno fallito nei giorni scorsi, possiamo immaginare che anche oggi non riescano a portare in campo una massa d’urto utile a aprirsi un varco tra le linee siriane e recuperare alcune delle posizioni perse.
È tardo pomeriggio ora, e da Nayrab l’offensiva jihadista di cui sopra comunicano che le posizioni siriane hanno resistito bene e inflitto pesanti perdite ai Qaedisti, per cui i fronti si stabilizzano sulle attuali posizioni e attendiamo domani per gli ulteriori sviluppi.

Aleppo

Se oggi non stanno avanzando le truppe da Saraqib, ci pensano quelle presenti su altri fronti a farlo, come ad Aleppo dove le truppe della 4° Divisione corazzata hanno ripreso un paio di villaggi persi durante una offensiva delle truppe congiunte Al Qaeda e Filoturchi NSA. Khalasah e Al Qalajiyah sono ora nuovamente sotto controllo siriano, l’offensiva siriana è giunta ora a Zaytan, villaggio strategico, preso questo anche altri come Zarbah, Birnah, Barqum e le piantagioni ICARDA, saranno alla portata della manovra offensiva, e garantiranno il controllo su una parte di M5.
Naturalmente le operazioni si sposteranno via via più asud interessando anche Tel Eis prima e altri villaggi sotto le piantagioni Icarda dopo, nel mentre saliranno ancora verso nord le truppe del 5° Corpo d’Armata che stanno risalendo da Abu Ad Duhur.
A giudicare dai bombardamenti russo siriani in corso contro le formazioni armate a ovest di Aleppo, tra Kafr Hamrah e Anadan, con affiancamento di forte fuoco di artiglieria siriana, credo che le sorprese da parte siriana non siano ancora del tutto finite.

Damasco

Con incredibile puntualità al culmine di una offensiva siriana, arriva un massiccio attacco israeliano, immancabile ormai e appuntamento fisso di ogni avanzata.
Credo possa essere dovuto anche a questo il mancato ingresso siriano all’interno del centro cittadino di Saraqib, si sono infatti fermati alla periferia, ma anche il contemporaneo ingresso turco, alcune colonne armate e dotate di mezzi corazzati, ha giocato un ruolo nell’indurre prudenza, avvicinarsi e circondare i posti di controllo turchi, improvvisati e non ben localizzati, con molti soldati turchi in movimento tra di essi, avrebbe comportato un elevato rischio di incidente e dato spunto al Sultano dimezzato di portare attacchi con aviazione su suolo siriano, troppo alto un rischio di escalation.
Nel convoglio turco entrato in Siria ci sono anche 20 carri armati M60 per cui si tratta di un gruppo da seguire con attenzione e monitorare dove si porti, non sono un problema i 20 carri, basterebbero un paio di KA52 a farli fuori, ma il pericolo di escalation che essi rappresentano.
Solo dal 5 al 6 febbraio nell’area dell’insediamento Kafr Haya, Sarmada, Maaret Misrin, Bnish e Taftanaz sono arrivati circa 200 veicoli militari turchi, tra cui una cinquantina di veicoli corazzati, dozzine di artiglieria da campo e cannoni da mortaio, nonché centinaia militari, principalmente da forze speciali. Continua il trasferimento di rinforzi dalla Turchia

https://www.youtube.com/watch?v=31MUs-__3oI

https://www.youtube.com/watch?v=rsx4epg3-Tw

https://www.youtube.com/watch?v=YoNbgszOIy8

Stefano Orsi

infografica Stefano Orsi
infografica: Stefano Orsi
infografica: Stefano Orsi
infografica: Stefano Orsi
infografica: Stefano Orsi
Tags: Al Qaeda-TurchiaIdlibSarakibSiriaTurchia
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Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), socio dell’ass. Blogger Samizdatonline, Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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