SIRIA – A seguito riunione a Washington con i ribelli, diramato documento informale da imporre ai siriani

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L’agenzia SANA riferisce che il 26 di marzo la Siria ha respinto categoricamente il documento informale sul “rilancio del processo politico a Ginevra” diffuso dagli Stati Uniti e dai suoi delegati “perché contraddice le risoluzioni internazionali e mira a minare i colloqui di Ginevra e il Congresso di Sochi”.

Al-Jaafari sostiene che non è un caso che proprio le trattative di Vienna che avrebbero avuto lo scopo di creare un clima distensivo tra le due parti,  sono state scelte per diramare a livello internazionale un “documento informale” minatorio con il compito di produrre “un risveglio” del processo politico a Ginevra sulla Siria “da parte di rappresentanti di cinque paesi che si sono incontrati Washington e poi Parigi, ovvero Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Arabia Saudita e Giordania, tutti coinvolti nello spargimento di sangue siriano dall’inizio della crisi”.

Il documento informale “è un documento di estrema gravità” che intende fornire una nuova ‘road map’ per risolvere la crisi siriana. “Il documento divide la Siria sotto l’etichetta del decentramento e della formazione di governi locali con importanti prerogative” e “(…) include indicazioni che mettono la Siria sotto la supervisione diretta delle Nazioni Unite”. Esso è proposto da gruppo di Washington all’inviato delle Nazioni Unite come base di riferimento per i futuri negoziati siriani. Inoltre, ed è stato distribuito a diversi attori influenti nella crisi siriana”.

Jafaari commenta che in definitiva si tratta di un documento inaccettabile perché “incompatibile con le risoluzioni internazionali, in particolare la risoluzione 2254, che garantisce che la formazione di una nuova costituzione sia di esclusiva competenza degli stessi siriani”.

In particolare,

Il documento non menziona la formazione di un comitato per la transizione di potere o la partenza del presidente siriano Bashar al-Assad. Peggio ancora, prospetta una divisione della Siria sotto il nome di decentralizzazione con la formazione di governi zonali che godono di importanti prerogative.

Inoltre mette il paese sotto la supervisione diretta delle Nazioni Unite e include articoli che provocano direttamente la rimozione della presidenza siriana dai suoi poteri trasformandola in una presidenza onoraria. (al Manar)

(della serie ‘ se non possiamo rimuovere Assad, esautoriamolo dal potere’…)

documento informale del ‘gruppo di Washington’ pag 1

Per questo sulla vicenda Jafaari ha dichiarato che  “di per sé  come “una commedia nera”: un nuovo capitolo che gli Stati Uniti vogliono aprire dopo aver creato e sponsorizzato l’ organizzazione terroristica Daesh ( ISIS )” che sta ancora combattendo per esso sul territorio siriano”. Nello stesso tempo, Jafaari ha sottolineato che gli USA continuano da un lato a violare la sovranità siriana con la propria presenza militare sul  territorio siriano in flagrante sfida di tutte le alleanze internazionali e leggi” , dall’altro continuano ad addestrare terroristi per danneggiare il popolo siriano. A fronte di tutto questo,  proprio gli Stati Uniti pretendono di farsi artefici del futuro del popolo siriano.

Jafaari si chiede “come possano paesi come la Gran Bretagna e la Francia”, che seguono la politica americana “come il cieco che guida i non vedenti”, pretendere di avere “la giusta  prospettiva di una soluzione o di un orizzonte politico in Siria”? E nello stesso modo “come può parlare di sovranità, politica e partecipazione a una soluzione politica in Siria, uno stato come la Giordania, che ospita la stanza delle operazioni militari segrete e ha aperto il suo territorio ai terroristi da tutte le direzioni e ha trasformato il suo territorio in un rifugio sicuro per sette campi di addestramento terroristico per addestrarli e mandarli in Siria e in altri paesi?”

documento informale del ‘gruppo di Washington’ pag 2

Proseguendo, il rappresentante siriano all’Onu, ironizzando, cita anche le responsabilità saudite chiedendo come può l’Arabia Saudita, “il gioiello della corona, l’epitome della democrazia, il faro della libertà in Oriente, il modello dello stato di diritto, l’esempio delle costituzioni e della giustizia sociale, l’oasi del buon vivere e del genere l’uguaglianza, l’icona delle elezioni e l’alternanza del potere detentivo, come può un paese così medievale contribuire a elaborare una visione avanzata per una costituzione siriana? Questo rally è una commedia nera “.

Al-Jaafari ha giudicato che in definitiva il documento informale distribuito è totalmente respinto e “non vale l’inchiostro con cui è stato scritto, perché il popolo siriano non ha accettato e non accetterà soluzioni che vengono paracadutate o portate sui carri armati”.

documento informale del ‘gruppo di Washington’ pag 3

Il diplomatico siriano considera infine che l’iniziativa del documento può trovare la sua ragione d’essere coerente solo con la politica distruttiva dei suoi autori nella regione.

La delegazione siriana  giovedì ha incontrato  l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura “presso il quartier generale delle Nazioni Unite a Vienna”.

“L’incontro fa parte di un nuovo ciclo del dialogo intra-siriano nel contesto del processo politico di Ginevra”.

Sempre giovedì, “la delegazione ha tenuto un incontro con de Mistura, oltre a due incontri separati con il direttore del dipartimento del Medio Oriente e del Nord Africa presso il ministero degli esteri russo Sergey Vershinin e il direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Vienna, Yury Fedotov”.

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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