SIRIA – Per il 15 ° giorno consecutivo, i turchi privano più di un milione di abitanti dell’acqua nel governatorato di Al-Hassakeh

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Truppe turche e gruppi illegali sotto il loro controllo da mesi stanno perseguendo una politica criminale nei confronti della popolazione della provincia siriana di Haseke, nel nord-est del Paese.

Nel silenzio della Comunità Internazionale la città di Hassaké e più di 50 villaggi cristiani assiri nella regione nord-orientale del Paese, sono privati da più di 2 settimane di acqua potabile dalla Turchia mentre le temperature hanno raggiunto i 48 ° C!

Per il 15 ° giorno consecutivo, i turchi privano più di un milione di abitanti dell’acqua nel governatorato di Al-Hassakeh.

Ricordo che nell’ottobre 2019 la Turchia ha bombardato la stessa fonte di approvvigionamento idrico, cosa che ha portò alla sospensione dell’erogazione. A fine febbraio 2020, anche il Segretario generale delle Nazioni Unite è stato informato del disastro umanitario dovuto alla mancanza d’acqua nella città di Hasake. Tuttavia, le Nazioni Unite non hanno reagito a questo caso eclatante.

La notizia il 22 di agosto è stata confermata dal Centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti (CPVC).

Dichiarazione del Centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti (CPVC): “Il CPVC e le autorità della Repubblica araba siriana ricevono continui appelli da parte della popolazione delle regioni nord-orientali della Siria con denunce sull’arbitrarietà delle formazioni armate filo-turche di stanza nella zona dell’operazione delle forze armate turche “Peace Spring”.

La parte siriana ha più volte registrato casi di azioni violente di militanti contro civili nei territori occupati. Ci sono state anche interruzioni intenzionali dei sistemi e delle strutture di supporto vitale deputate all’approvvigionamento idrico nelle province di Haseke, Aleppo e Raqqa. La fornitura di acqua ed elettricità dai territori occupati dalle forze armate turche e dalle formazioni sotto il loro controllo alle regioni limitrofe della Repubblica araba siriana è regolarmente bloccata. Quindi, dal momento in cui i gruppi armati illegali filo-turchi hanno preso il controllo della stazione di pompaggio di Aluk-Sharki nell’ottobre 2019, la fornitura di acqua potabile alla provincia di Haseke è stata interrotta almeno nove volte.

Inoltre, militanti di gruppi filo-turchi saccheggiano sia la proprietà personale dei cittadini, compresi i raccolti, sia le attrezzature per le strutture di approvvigionamento idrico ed elettrico. L’ultimo caso è stato registrato il 15 agosto nella città di Ras al-Ain, dove membri del gruppo Firkat Hamza hanno rubato oltre 500 metri di cavo elettrico per la successiva vendita, oltre a un gran numero di tubi utilizzati per la posa e la riparazione degli impianti di irrigazione.

Ci sono stati numerosi scontri tra vari gruppi militanti per il predominio sul territorio, che hanno provocato la morte di civili”.

Nel quadro dell’operazione “Primavera della pace”, come in precedenza durante le operazioni “Scudo dell’Eufrate” e “Ramo d’ulivo”, la Turchia ha occupato una parte significativa della Siria con il pretesto di combattere i gruppi armati curdi. Avendo stabilito il controllo su questo territorio con l’aiuto delle bande del filo-turcche “Syrian National Army” (SNA), la Turchia ha iniziato a perseguire una politica di annessione dei territori siriani, cercando di estromettere la popolazione locale curda e araba per sostituirla con turkmeni e famiglie di militanti filo-turchi.

Ricordo che quando tutto questo avviene in Siria tutta l’attenzione europea è concentrata sulla Bielorussia che in fondo è un luogo dove si vive bene, non in guerra e dove non si consumano ingiustizie ed illegalità di questo genere. Mi pare evidente che il coronavirus è l’esito di una pazzia collettiva che avvolge sopratutto coloro che dovrebbero essere più lungimiranti, giacchè sono al timone a guidare i paesi nella scelta delle decisioni più giuste per tutti. Il vero pericolo è la disumanizzazione dell’uomo su cui stiamo procedendo sempre a passi più spediti.

Secondo l’agenzia russa Riafan.ru, il governo siriano sta comunque cercando di superare l’emergenza e svincolarsi al più presto al ricatto turco approntando altre fonti di approvvigionamento (al momento comunque insufficienti per tutta l’utenza):

[su_quote]L’ingegnere Mahmoud Ikula, direttore generale della Hasak Water Corporation, ha assicurato ai giornalisti dell’agenzia di stampa siriana SANA che il nuovo sistema fornirà acqua a tutti i bisognosi nell’area intorno ad Hasaki. Il nuovo sistema è alimentato da nove pozzi, ognuno dei quali produce fino a 20 metri cubi di acqua all’ora. L’approvvigionamento idrico, in funzione della disponibilità di energia elettrica e carburante per i generatori diesel che alimentano le pompe, viene effettuato fino a sei ore al giorno. Già ora la stazione di distribuzione dell’acqua di Nafashat può fornire acqua potabile a 11mila persone.[/su_quote]

 

patrizioricci by @vietatoparlare

 

AGGIORNAMENTO:

24-08-2020 Hasake – SANA

Omran Rida, coordinatore residente per le Nazioni Unite e gli affari umanitari in Siria, ha confermato che il problema del blocco della fornitura di acqua potabile alla città di Hasake e ai suoi dintorni è discusso al massimo livello negli uffici dell’organizzazione internazionale a New York e Ginevra. Inoltre, è in costante contatto con il Segretario generale António Guterres e l’inviato delle Nazioni Unite per la Siria Geir Pedersen al fine di continuare a esercitare pressioni internazionali per riprendere l’approvvigionamento idrico alla città di Hasake.

Rida, in una conversazione telefonica con il governatore provinciale di Hasake Ghassan Halim Khalil, ha sottolineato che gli sforzi dell’ONU sono concentrati su due aree: primo – riprendere l’approvvigionamento idrico il prima possibile, e secondo – trovare soluzioni finali che porrà fine alla sofferenza dei civili a causa della privazione dell’acqua potabile che è stato ripetuta 15 volte dall’ottobre dello scorso anno. Ha aggiunto che continuerà i suoi sforzi finché non troverà una soluzione.

 

vedi anche: Syria accuses US of green lighting Turkey’s move to cutoff water to 1 million people

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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