Siria, offensiva governativa ad Aleppo sostenuta da Hetzbollah

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Proseguono i combattimenti in Siria dopo la rottura del cessate il fuoco.

di Patrizio Ricci

La 154 ° brigata dell’esercito arabo siriano della 4^ Divisione meccanizzata ha iniziato 6 ore fa un attacco nel quartiere Jabal Al-‘Eiss, a sud di Aleppo. La zona immette direttamente sulla rotabile autostrada Mi 5 che collega Aleppo a Damasco.  L’offensiva mira a interrompere i rifornimenti indirizzati all’alleanza strategica ‘al Fatah’ costituita dai ribelli estremisti di Jabhat al-Nusra
(gruppo siriano affiliato ad al-Qaeda), dai miliziani di Harakat Ahrar al-Sham, di quelli di Ajnad al-Sham, e dalla 16^ Divisione dell’Esercito Libero Siriano.
Le forze governative che stanno compiendo l’assalto sono sostenute da Hezbollah, dai paramilitari iracheni della milizia Harakat Al-Nujaba e dal Corpo della Guardia Rivoluzionaria iraniana (IRGC). Si tratta un altro attacco inteso a colpire al Nusra e quelle forze che, da giorni, sta attaccando la popolazione civile ad Aleppo (in particolare  il quartiere curdo).

E’ di questa mattina la notizia un elicottero russo da combattimento Mi 28 è precipitato nella provincia di Homs. Entrambi i due piloti del mi28velivolo sono morti nell’incidente. Il ministero della difesa russo ha dichiarato chela sciagura è avvenuta ‘per cause tecniche’. Tuttavia le dinamiche del fatto sono in corso di accertamento anche in considerazione che l’elicottero è caduto in territorio nemico dove sono presenti unità dei qaedisti di al Nusra.

Sempre questa mattina un altro jet siriano è stato abbattuto da ISIS in corrispondenza dell’aeroporto militare di Dumayr di Damasco. Sia pilota che pilota si sono salvati espellendosi dall’abitacolo con il paracadute, successivamente sono stati recuperati da forze amiche.

Sono diversi giorni che lo Stato Islamico (Isis) attacca le postazioni dell’esercito siriane in prossimità dell’aeroporto di Dumayr. Nella zona sono stati rapiti da Daesch anche 300 civili, operai impiegati in una fabbrica di cemento (al Badia). Secondo le fonti del quotidiano libanese Daily Star, 175 sono stati uccisi. Sempre a Damasco, sono in corso ripetuti attacchi di ISIS per conquistare il quartiere palestinese Yarmouk (che come noto, è abitato prevalentemente da palestinesi).

Da giorni le forze ‘moderate’ e non ‘moderate’, stanno attaccando le unità dell’esercito siriano ed i suoi alleati nonostante il cessate il fuoco mediato da Russia e Stati Uniti.
L’acutizzarsi degli scontri, la presenza sul campo di battaglia delle armi antiaeree, costituiscono prova evidente che almeno alcuni degli attori internazionali che supportano la guerriglia ricercano una vittoria di conquista: essa conosce solo l’eliminazione fisica dell’avversario e l’assoggettamento degli ‘infedeli’.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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