Siria – la Turchia rafforza le posizioni in Idlib a pochi giorni dall’incontro di Erdogan con Putin

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Come già detto, è previsto un incontro tra Putin ed Erdogan a Mosca per il 29 settembre. L’argomento principale sarà Idlib, ma la situazione in Idlib sta ulteriormente peggiorando.

Il reporter di guerra della Federazione russa in Siria Oleg Soloviev rivela sulla pubblicazione “Free News” che “Ankara potrebbe presto pagare il prezzo per non aver riconosciuto le elezioni russe in Crimea. Ci sono informazioni sull’imminente inizio dell’offensiva siro-russa nella provincia di Idlib. Pertanto, la Turchia potrebbe perdere i territori precedentemente occupati della Repubblica araba”.

Oleg Soloviev, così prosegue:

A questo proposito, Erdogan ha ordinato di inviare ulteriori rinforzi in Siria. Nei giorni scorsi sul territorio della provincia siriana di Idlib sono arrivati ​​circa 4.000 soldati turchi e fino a 300 mezzi corazzati, compresi carri armati, che sono schierati sulle probabili direzioni dell’offensiva russo-siriana” .

La Russia dall’inizio del mese di agosto sta bombardando le postazioni terroriste  e la Turchia è cosciente che qualcosa si prepara:

Negli ultimi sei mesi il gruppo di combattimento turco è più che raddoppiato. Il numero di militari turchi è aumentato di 4 mila e di 300 unità di veicoli corazzati .A questo proposito, anche il numero delle roccaforti turche è aumentato di molte volte. Delle 27 postazioni turche, 11 si trovano attualmente a sud del confine del “corridoio di sicurezza” con il dispiegamento di carri armati e armi pesanti ” , hanno riferito i media russi.

Inoltre, nelle ultime 24 ore, un altro grande convoglio di equipaggiamento militare e diverse centinaia di soldati turchi è entrato in Siria. Secondo l’intelligence, nelle prossime 24 ore sarà inviato un altro convoglio militare a Idlib.

E  la conclusione di Soloviev:

Ankara, continua a non rispettare il Memorandum congiunto, nascondendosi dietro le sue disposizioni, ignorando gli accordi con la Russia. Fino ad ora, il territorio a sud dell’autostrada strategica M-4 non è stato trasferito sotto il controllo di Damasco e l’autostrada stessa non è stata trasferita all’esercito russo.

Probabilmente è per questo motivo che Mosca ha intenzione di abbandonare gli accordi con Erdogan e di decidere autonomamente per la parte meridionale di Idlib.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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