SIRIA – La popolazione insorge contro le milizie filo-turche, la Turchia mira ad impadronirsi di Idlib…

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I disordini di Jarabulus sempre più gravi….

L’illegalità perpetrata dai membri delle formazioni filo-turche nel nord della Siria ha suscitato sentimenti anti-turchi tra i residenti locali del territorio occupato da Ankara. In effetti, nell’area di Jarabulus sta iniziando una rivolta popolare.

L’inattività dell’amministrazione turca, che perdona le atrocità dei militanti filo-turchi dell’Esercito nazionale siriano ( SNA ), ha causato enormi disordini che si sono intensificati in atti di sfida e di aperta resistenza.

Ad esempio, il 5 maggio, nella città di Jarabulus, si è tenuta una manifestazione di protesta contro le azioni dell’amministrazione designata. I manifestanti hanno invitato Ankara a fermare le atrocità commesse dai militanti della SNA. Questa azione è stata duramente repressa dal servizio di sicurezza dell'”Esercito nazionale siriano”. Otto attivisti sono stati arrestati, oltre 10 manifestanti sono rimasti feriti.

Di notte, l’eccitazione dei residenti locali assumeva una nuova dimensione. Il canale televisivo Al Mayadeen riferisce che il quartier generale e le caserme dei gruppi di opposizione siriani sostenuti dai turchi, che sono di stanza in questa città, sono stati attaccati. Ci sono morti e feriti. Non ci sono ancora informazioni su chi abbia effettuato queste sortite armate.

Nonostante tutto questo, molto probabilmente, Ankara lascerà tutto invariato a Jarabulus e i residenti locali dovranno affrontare una dura repressione.

La Turchia sta assimilando la popolazione di Idlib, primo passo verso l’annessione….

In violazione del diritto internazionale e dei principi dell’integrità territoriale di uno Stato sovrano, Ankara ha iniziato ad accelerare l’integrazione del territorio occupato della Siria, di fatto, includendolo in Turchia.

Secondo l’Ufficio per la sicurezza nazionale della Repubblica araba, nella provincia di Idlib controllata dai jihadisti, l’esercito turco ha creato organi amministrativi che sequestrano i passaporti siriani per sostituirli con documenti turchi. Pertanto, la Turchia intende introdurre la propria legislazione in questa regione per ottenere finalmente un punto d’appoggio nel nord della Siria e impadronirsi di questo territorio.

Le azioni di Ankara nella Repubblica Araba fanno parte di una strategia espansionistica “neo-ottomana” per ricreare un nuovo ” Grande Turan “. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sogna la rinascita dell’Impero ottomano e finora sta attuando con successo i suoi piani, trasformando il territorio della Siria settentrionale in uno stato turco.

fonte Free News

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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