SIRIA – La polizia turca cerca di sloggiare al Qaeda dall’autostrada M4

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La mattina del 13 aprile 2020 – per la prima volta –  alcune unità della polizia militare turca sono riuscite a sbloccare una sezione dell’autostrada strategica M-4 Latakia-Aleppo bloccata dagli islamisti appartenenti alleanza  terroristica Hayyat Tahrir al-Sham (HTS) e loro ‘sostenitori’. Nell’operazione – iniziata verso le 7 la mattina – la polizia ha usato prima la persuasione, poi verso mezzogiorno, ha disperso con la forza i “manifestanti”, arrestandone i più attivi.

L’idea era quella di spingerli verso una parte bloccata dell’autostrada nell’area del villaggio di Neyrab (a ovest di Serakib).

I turchi per far sloggiare i militanti HTS hanno anche usato lacrimogeni.  In risposta, i militanti di HTS hanno fatto partire alcuni colpi di arma automatica verso le forze turche. La maggior parte delle testimonianze riferiscono che i colpi di arma da fuoco sono partite dalle file di “manifestanti”.

Della vicenda esiste un video che sta girando in rete:

Il comando HTS non ha recriminato l’azione dell’esercito turco ed ha “rimproverato” i combattenti che hanno aperto il fuoco. Tutti i detenuti dai turchi si sono rivelati militanti della stessa alleanza terroristica. Lo stesso giorno alcuni di loro sono liberati e trasferiti sotto la responsabilità dei loro comandanti .

Ricordo che i ‘militanti’ non solo hanno solo messo in atto ‘proteste’ e bloccato l’arteria stradale ma allo scopo di impedirne l’utilizzo, hanno anche  divelto parti della carreggiata e distrutto un cavalcavia .

Comunque, dopo ripetute tensioni i militanti dell’alleanza islamista “Hayyat Tahrir al-Sham” (HTS) e i loro sostenitori si sono semplicemente ritirati, sostandosi circa un chilometro a ovest. Quindi hanno nuovamente bloccato l’autostrada, mettendo in scena un nuovo picchetto di “protesta”.

Visto che il metodo funziona, anche i rappresentanti del gruppo terroristico Jabhat Fath al-Sham – che fa parte dell’alleanza HTS – ha esortato i propri militanti ad andare in abiti civili e bloccare altre sezioni dell’autostrada M-4 senza armi.

Quindi, la successiva la pattuglia russo-turca sull’autostrada M-4 prevista per il 15 aprile è stata annullata per motivi di sicurezza: il comando turco ha raccomandato di non viaggiare attraverso la periferia di Neyrab.

Ad oggi, l’autostrada M4 è bloccata dai “manifestanti” in altri due posti nella regione di Arisha, inoltre gli islamisti si accingono a bloccare altri tratti più vicino a Jisr al-Shugur.
Hayyat Tahrir al-Sham non ha impedito il movimento dei militari turchi lungo l’M-4, ma ha inviato militanti a bloccare la strada per il movimento di pattuglie congiunte russo-turche. La situazione ora non è chiara, ma teoricamente pattugliare Ddovrebbe essere ora possibile fino ad Arisha.

Al momento, non si conoscono soluzioni alternative al problema. Sugli account sociali pro-governo siriano  le forze armate russe stanno discutendo con i colleghi turchi sulla possibilità di una espulsione relativamente pacifica dei militanti HTS dall’area a sud dell’M-4. Ma è improbabile che la maggior parte dei jihadisti raggiunga un accordo con i turchi.

Pare che l’esercito turco  non sta pensando di cacciare i radicali ma ad una loro ridistribuzione, ove le aree in mano ad HTS passerebbero ai filo-turchi. Gli scontri a sud di  Darat Izza e Sarmada con la partecipazione dei Commandos delle forze speciali turche contro HTS, potrebbero essere come sforzi in questa direzione.

E’ passato più di un mese dalla firma dell’accordo di cessate il fuoco a Idlib, ma la Turchia non è ancora stata in grado di soddisfare il suo requisito principale: sbloccare l’autostrada M-4 per il traffico civile e il pattugliamento congiunto.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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