Segnalazione da Damasco oggi: les islamistes invitent les chrétiens du quartier Bab Touma à se convertir à l’islam.
Una “macchina dawah” jihadista sarebbe passata nel quartiere cristiano di Bab Touma, invitando i cristiani a convertirsi all’Islam. L’episodio sarebbe avvenuto davanti al patriarcato greco-cattolico, con toni descritti come intimidatori. Storicamente, Bab Touma è un quartiere simbolo della presenza cristiana a Damasco, noto per la sua eredità religiosa legata a figure come San Paolo e San Tommaso. Durante e dopo la guerra civile siriana, la zona ha subito pressioni, inclusi attacchi con razzi e mortai da parte di gruppi ribelli, come documentato in report del 2016 e 2018.
19 marzo 2025, Siria
I TERRORISTI JIHADISTI INTIMIDISCONO I CRISTIANI A DAMASCO
Una “macchina dawah” jihadista invita i cristiani a convertirsi all’ #Islam a Bab Toma (quartiere degli Apostoli), davanti al patriarcato greco-cattolico, in un chiaro tentativo di intimidazione.… pic.twitter.com/qGD32qhDR3
— LadyAfro17 (@LadyAfro17) March 19, 2025
Negli ultimi mesi, la situazione dei cristiani in Siria è diventata sempre più precaria, con numerosi episodi di violenza e intimidazione segnalati in diverse regioni del paese.
Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad nel dicembre 2024 e l’ascesa al potere del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), le minoranze religiose, in particolare i cristiani, hanno affrontato crescenti minacce alla loro sicurezza e libertà religiosa.
Incidenti recenti contro le comunità cristiane
- Maaloula: Sono stati segnalati sequestri di beni appartenenti a residenti cristiani, aumentando il clima di paura e incertezza tra la popolazione locale.
- Saydnaya: Il monastero dei Cherubini è stato saccheggiato, con il furto di mobili e oggetti sacri, rappresentando un grave attacco al patrimonio religioso cristiano.
- Al-Suqaylabiyah: La chiesa di “Hagia Sophia” è stata distrutta e l’albero di Natale incendiato, in un atto che ha suscitato indignazione a livello internazionale.
- Muhardah: Un cimitero cristiano è stato vandalizzato, con la distruzione di croci e tombe, evidenziando una mancanza di rispetto per i luoghi sacri.
- Hama: Si è verificata una sparatoria nell’arcidiocesi locale, mettendo in pericolo la vita dei leader religiosi e dei fedeli.
- Rablah: Il santuario di San Charbel è stato distrutto, privando la comunità di un importante luogo di culto e pellegrinaggio.
- Bab Touma e Bab Sharqi (Damasco): Sono state riportate provocazioni quotidiane nei confronti dei residenti cristiani, contribuendo a un clima di tensione e insicurezza.
- Regioni costiere: Recenti repressioni hanno colpito le comunità cristiane lungo la costa siriana, aggravando ulteriormente la loro situazione già fragile.
Nel mese marzo 2025 ci sono state diverse segnalazioni di vessazioni e violenze contro i cristiani in Siria, in particolare legate all’escalation di conflitti nell’ovest del Paese. Fonti come Vatican News e Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) riportano che, a partire dal 7 marzo, violenti scontri tra forze governative di Ahmed al-Sharaa (leader di Hayat Tahrir al-Sham, HTS) e gruppi alawiti fedeli all’ex regime di Assad hanno causato centinaia di vittime civili, tra cui cristiani. Ad esempio, ACS ha descritto il 7 marzo come un “giorno nero” per città come Latakia, Tartus e Jabla, con oltre 600 morti, tra cui membri della comunità cristiana, come un padre e un figlio evangelici di Latakia e il padre di un sacerdote a Banias.
Madre Agnes implora: ” ciò che accade in Siria è intollerabile, abbiamo bisogno di protezione” https://t.co/QMEs9Rujok
— Ora Pro Siria (@Ora_pro_Siria) March 10, 2025
Il Vicariato Apostolico e i patriarchi cristiani di Damasco hanno condannato queste violenze, evidenziando attacchi indiscriminati che hanno colpito anche ospedali e edifici civili. I cristiani, già ridotti a una minoranza esigua dopo anni di guerra, si trovano in una posizione vulnerabile, con timori crescenti per la loro sicurezza sotto il controllo di HTS, un gruppo di matrice jihadista che, nonostante promesse di tutela delle minoranze, sembra tollerare azioni di frange estremiste. Su X, utenti hanno denunciato massacri di cristiani, alawiti e drusi, con cifre variabili (da centinaia a migliaia di morti). Anche se tali stime non sono sempre verificabili, è certo che ci sono state centinaia di uccisioni e violenze. Diversi giornalisti hanno intervistato parenti e testimoni dei massacri. Inoltre ci sono documentazioni video e fotografiche eseguite dagli stessi criminali esecutori.
Nonostante il governo di al-Sharaa abbia istituito un comitato per indagare sulle violenze (che però è come mandare ad indagare la volpe nel pollaio), la situazione rimane caotica, e le comunità cristiane vivono nell’incertezza. La copertura mediatica internazionale è stata limitata, ma le notizie di queste atrocità sono emerse attraverso organizzazioni religiose e testimonianze locali, confermando un clima di persecuzione e instabilità per i cristiani siriani in questo mese di marzo.
Siria, dalla UE 2,5 miliardi di aiuti al governo jihadista
(che sta massacrando cristiani e alawiti)https://t.co/tfQuZqTuVd— Imola Oggi (@ImolaOggi) March 17, 2025
Reazioni delle autorità religiose
Le Chiese siriane hanno espresso una ferma condanna per questi atti di violenza settaria. In una dichiarazione congiunta, i Patriarchi delle Chiese autoctone hanno chiesto la fine dei massacri e hanno esortato a uscire dalla logica della vendetta, sottolineando la necessità di promuovere l’unità nazionale e la riconciliazione.
L’appello del Patriarca Giovanni al presidente Joulani https://t.co/2HIfboVr0r
— Ora Pro Siria (@Ora_pro_Siria) March 10, 2025
Appelli internazionali
Apparentemente, la cosidetta ‘comunità internazionale’ ha manifestato preoccupazione per la situazione delle minoranze religiose in Siria, ma salvo invitare subito dopo il leader siriano ad un evento a Bruxelles. La Von der Leyen ha annunciato di voler mandare al governo siriano 2,5 miliardi di euro. Organizzazioni per i diritti umani e leader mondiali hanno esortato le nuove autorità siriane a garantire la protezione e i diritti delle comunità cristiane, sottolineando l’importanza di preservare la diversità religiosa e culturale del paese.
Gli episodi di violenza e discriminazione continuano a verificarsi.
Nonostante le promesse delle nuove autorità siriane di rispettare e proteggere tutte le minoranze, gli episodi di violenza e discriminazione continuano a verificarsi. Tuttavia, ciò che emerge con evidenza è il desiderio della comunità internazionale di legittimare il nuovo governo siriano, guidato da forze ribelli sponsorizzate dall’estero. Mentre le persecuzioni contro i cristiani si moltiplicano e i luoghi di culto vengono profanati, l’Occidente sembra più preoccupato di ripristinare il riconoscimento diplomatico della Siria post-Assad, piuttosto che garantire la sicurezza delle sue minoranze. Ancora una volta, gli interessi geopolitici sembrano avere la priorità rispetto alla tutela dei diritti fondamentali.
Marwan Shahada, mayor of the Syrian Christian village of Mazraa in the Homs countryside, was found killed with a machete.
Local sources report that HTS-led forces murdered him. pic.twitter.com/w9pwOv5hA5
— The Cradle (@TheCradleMedia) March 8, 2025
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