Gli scontri che hanno recentemente colpito le province costiere siriane di Latakia e Tartus hanno avuto un impatto profondo sulla comunità drusa nel sud del paese. Le perdite civili registrate in questi eventi hanno suscitato indignazione tra i drusi, portando il loro leader informale a chiedere un intervento immediato per porre fine alle violenze e garantire giustizia ai responsabili.
Reazioni e divisioni nella Comunità Drusa
Il capo spirituale dei drusi, lo sceicco al-Aql Hikmat al-Hijri, ha definito i recenti massacri “una tragedia che sta distruggendo la Siria”, chiedendo un’azione tempestiva da parte delle istituzioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite. Secondo lo sceicco, è fondamentale assicurare alla giustizia tutti i colpevoli, indipendentemente dalla loro affiliazione.
Tuttavia, le reazioni all’interno della comunità drusa non sono unanimi. Mentre alcuni gruppi continuano a collaborare con il governo centrale di Damasco per garantire la sicurezza nella regione, altri, come il Consiglio Militare Druso, spingono per una maggiore autonomia della provincia di As-Suwayda. Quest’ultima iniziativa, sebbene supportata da alcuni settori della popolazione, non ha ancora raggiunto un consenso diffuso.

Tensioni crescenti
In questo clima di incertezza, la narrativa intorno alla questione drusa si sta polarizzando ulteriormente. Alcuni media siriani e canali Telegram influenti hanno accusato la comunità di separatismo e di presunti legami con Israele, alimentando tensioni interconfessionali. Allo stesso tempo, mentre nella provincia di Daraa i gruppi radicali sunniti dipingono i drusi come “traditori” e alleati di Israele, ad As-Suwayda le proteste contro il governo si intensificano, mettendo in luce il malcontento crescente.
Implicazioni per il futuro della Siria
Le recenti violenze sulla costa hanno approfondito le fratture all’interno della comunità drusa e tra le varie fazioni presenti in Siria. Questo potrebbe accelerare il processo di formazione di sistemi di sicurezza autonomi, con il sostegno di attori esterni interessati a influenzare l’equilibrio di potere nella regione. Inoltre, la percezione di una protezione insufficiente da parte del governo centrale potrebbe spingere altri gruppi minoritari a cercare soluzioni alternative per la propria sicurezza.
Di fronte a queste dinamiche, il futuro della Siria appare sempre più incerto, con un rischio crescente di frammentazione e instabilità che potrebbe avere conseguenze di lungo termine per l’intera regione.
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