SIRIA – Israele attacca le difese missilistiche siriane vicino Damasco

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SIRIA – Israele ha attaccato di nuovo

Questa volta l’obiettivo era direttamente la difesa aerea siriana. Le postazioni prese di mira erano vicino Damasco, quindi non postazioni iraniane, come mentendo Israele continua a dire. A seguito dell’attacco missilistico lanciato da postazioni terrestri israeliane contro le difese aeree siriane, due militari siriani sono rimasti feriti.

L’attacco è avvenuto il 30 ottobre verso mezzogiorno. L’ agenzia di stampa statale siriana SANA riferisce che sostanzialmente l’attacco missilistico israeliano che aveva come obiettivo installazioni antiaeree nella periferia di Damasco, è stato respinto.

Questo ovviamente non vuol dire che nessun missile ha colpito obiettivi, ma che la maggior parte di missili è stato intercettato.

Infatti, la fonte Centrasia riferisce che fonti militari hanno affermato che le forze israeliane hanno lanciato diversi missili contro obiettivi nella regione di Damasco dalla parte settentrionale del “Territorio palestinese occupato” (probabilmente la riva occidentale del fiume Giordano). Il sistema di difesa aerea siriano ne ha abbattuti diversi, ma l’attacco ha ferito due soldati e causato “danni materiali”.

Il contrammiraglio Vadim Kulit, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto, ha dichiarato che l’attacco è durato 3 minuti, dalle sabato, esattamente dalle 12:25 alle 12:28.

Il rappresentante del ministero della Difesa russa ha specificato che per colpire, sono stati lanciati otto missili guidati Delilah GL . Gli obiettivi sono stati quelli della difesa aerea, situati a 20 chilometri a ovest e 12 chilometri a nord-ovest della capitale siriana.

Quindi si presuppone che Israele abbia in mente altri attacchi e giudica fastidiosa la difesa aerea siriana che fa spendere più soldi e non aiuta Israele rimanendo ferma. Volere eliminare le difese aeree, come gesto , direi è cosa abbastanza eloquente.

Per quando concerne il missile usato, il Delilah è un missile da crociera o munizione vagante con un un raggio di 250 km ed è progettato per mirare a bersagli mobili e riposizionabili con un errore probabile circolare (CEP) di 1 metro (3 piedi e 3 pollici). A differenza di un tipico missile da crociera, che viene agganciato a un bersaglio preprogrammato prima del lancio, la caratteristica unica del missile Delilah, come affermato dal produttore, è la capacità di indugiare e sorvegliare un’area davanti a un addetto ai sistemi d’arma a distanza , di solito dal lancio di aerei da combattimento.

In altri termini, il missile  è in grado di cambiare più volte direzione, questo permette di prendere di mira minacce ben nascoste oltre a bersagli in movimento. La sua manovrabilità rende il Delilah ideale per distruggere le minacce missilistiche terra-aria . Il pilota automatico di bordo e i sistemi di navigazione inerziale/posizionamento globale (INS/GPS) consentono al missile di svolgere la propria missione in modo autonomo. Un collegamento dati consente l’intervento e la convalida del target.

La pubblicazione israeliana Haaretz, ha confermato che gli attacchi sono stati effettuati da rampe terra-superficie, non da caccia. Altre fonti dicono che l’obiettivo era un carico di armi diretto in Libano e destinato al gruppo sciita Hezbollah, tuttavia io riterrei attendibile la versione russa e non questa, dato che i russi hanno i mezzi tecnici e di intelligence per stabilire traiettoria degli ordigni .

Emmanuel Fabian, redattore del Times of Israel, ha pubblicato su Twitter le foto dei testimoni oculari delle conseguenze di un attacco missilistico: un fumo denso si è alzato in diversi punti fuori città. Il giornalista ha richiamato l’attenzione sul fatto che durante il giorno gli attacchi missilistici sono estremamente rari, soprattutto il sabato, giorno festivo in Israele.

Vp News

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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