SIRIA – Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro la ricostruzione del paese

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Le autorità statunitensi hanno imposto sanzioni contro la Banca centrale siriana. Questo è quanto si legge sul sito ufficiale del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti (https://home.treasury.gov/news/press-releases/sm1220)

Come spiegato nelle motivazioni del ministero, le misure sono state prese perchè la Banca centrale Siriana “ha stretti legami con l’Iran ed è parte integrante degli sforzi di Damasco per aumentare le entrate del governo e mantenere la valuta siriana“.

Inoltre, gli USA hanno appena imposto restrizioni a nove società commerciali. Tra loro ci sono aziende per la produzione di calcestruzzo, plastica, società di trasporti e altri.

L’agenzia ha anche inserito nella lista nera quattro persone con cittadinanza britannica e cittadinanza siriana. Tra queste – un alto funzionario dell’amministrazione presidenziale siriana Lina al-Kinayeh  e un membro del parlamento siriano Mohammed Masouti, quest’ultimo già sanzionato in precedenza con altri articoli.

Alla fine di luglio gli Stati Uniti hanno annunciato l’espansione delle sanzioni contro la Siria. L’elenco delle persone a cui è stato vietato l’ingresso negli Stati Uniti include il figlio del presidente della Siria, Hafez Assad, e suo cugino, Zuhair Tawfik Assad.

A settembre, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a numerosi cittadini siriani ea 13 organizzazioni siriane, compreso il Ministero del turismo. Successivamente sono state sanzionate anche diverse società di viaggi e costruzioni. Sei cittadini siriani sono nella lista nera: residenti a Damasco, Tartus e Latakia. Tra loro c’è il comandante del quinto corpo dell’esercito siriano, Milad Jadid.

fonte: l’agenzia Rbc

Sanzionata anche la moglie del presidente Asma, perchè – a parere di Washington – le attività benefiche che ha organizzato a favore del suo popolo, contribuiscono a consolidare il potere politico ed economico dello stato siriano

Le sanzioni ovviamente fanno tutto il contrario di ciò che soggetti e aziende sanzionate stanno cercando di fare, ovvero far risollevare la nazione siriana. Evidentemente è questo che gli USA vogliono impedire. Altrimenti non si vede come le aziende di calcestruzzo, plastica, società di trasporti possano essere viste come un nemico del popolo siriano o degli Stati Uniti. Ovviamente, il Dipartimento di stato americano non perdona chi pensa di ricostruire e di riportare il paese ad un miglioramento della vita dei suoi cittadini, perchè questo ostacola l’agenda decisa dagli Stati Uniti per il paese. Ormai in Siria è tutto sanzionato, mi aspetto solo le sanzioni al Natale ed alle palline colorate dell’albero.

@vietatoparlare

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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