Siria – Dall’incontro Putin non avverranno cambiamenti sul terreno ma è necessaria maggiore pressione sulle milizie estremiste

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Al via l’incontro bilaterale tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nella città russa di Sochi

la Turchia ha una mano più forte di quando Erdogan ha incontrato Putin per l’ultima volta, da allora la Turchia ha aumentato la sua presenza di truppe in idlib a circa 10 mila unità e ha continuamente spostato l’artiglieria e le risorse antiaeree in idlib. Mentre la Russia ha intensificato gli attacchi aerei per fare pressione sulla Turchia, questi attacchi aerei in realtà non cambiano molto se Assad non può lanciare la sua offensiva per trarne vantaggio e non possiede risorse sufficienti.

Che cosa ci guadagna davvero la Russia a fare così tanta pressione sulla Turchia a questo punto?

Durante la liberazione dell’autostrada M4 , sembrava che Assad si fosse piegato alla pressione russa e dopo i gli attacchi dei droni turchi, poiché in realtà non avevano la forza per cercare di mettere in sicurezza l’autostrada m4.

L’obiettivo principale di quell’offensiva è stato raggiunto quando l’autostrada M5 è stata messa in sicurezza e l’opposizione è stata spinta fuori dalla periferia di Aleppo.

Senza la controffensiva appoggiata dai turchi, la SAA avrebbe continuato lungo l’autostrada M4 dopo aver catturato Neyrab, indipendentemente da ciò che la Russia voleva. Dopo che la Turchia è intervenuta apertamente a fianco dei militanti, si sono accontentati dei guadagni che avevano già ottenuto e la Russia non era disposta a sostenerli se avessero continuato.

Specialisti della SSO della Russia, tenente generale Chaiko verso un incontro con la parte turca nell’area dei granai ad Ain Issa -Raqqa, Siria.

Erdogan ha detto oggi durante il suo incontro con Putin di oggi che “la pace lì dipende dai legami Turchia-Russia”. Quindi penso che questo dica tutto.

Probabilmente, la Turchia aiuterà la Russia a riprendere il controllo a nord dell’Eufrate ed Erdogan risolverà il problema con i curdi. Ovviamente gli attacchi dei militanti ad Aleppo, Hama e Latakia dovranno essere soppressi.

Domani vedremo gli esiti dell’incontro bilaterale , se trapeleranno particolari. Ma mi pare che i margini siano questi. L’attacco a 360 gradi degli USA fa la Russia molto più pragmatica e deve muovere varie pedine su uno scacchiere più vasto del 2015, data dell’intervento in Siria.

Anche per questo la Russia non può disperdere forze, e la guerra si deve concludere presto. Cruciale sarebbe il ritiro degli USA. Ma su questo si è espresso positivamente Erdogan all’Onu.
Quindi credo che questo potrebbe accadere presto.

Intanto, nuovo incontro Onu per la nuova Costituzione siriana. Potrebbe essere tutto collegato. Qualcuno così salverebbe apparentemente la faccia.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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