Siria/curdi: i mezzi USA in ritirata colpiti dal lancio di frutta e verdura da parte della popolazione esasperata (video)

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Circa 100 veicoli corazzati con truppe americane sono arrivati ​​ora in Iraq. Secondo i resoconti dei media locali, il convoglio ha attraversato il checkpoint di Simelka ed è partito per la città irachena di Dahuk. I militari statunitensi saranno schierati presso la base aerea di Ain al-Assad nella provincia irachena di Al Anbar.

Durante il percorso il convoglio non è stato festeggiato da ali di folla festanti. Nel video vediamo che la popolazione protesta ed è solo uno dei tanti che mostra la colonna corazzata USA  lasciare in solitudine un paese in cui la propria presenza ha solo complicato le cose, lasciandolo peggio di prima.

Certo, non è colpa dei soldati che se ne stanno andando per ciò che è successo. Ma bisogna capire certi sentimenti: dalla guerra del Vietnam a qualunque guerra americana successiva, si è sempre acceso un forte risentimento verso gli Stati Uniti da parte delle popolazioni locali. Il problema è che il governo degli Stati Uniti continua a scommettere sull’avvio di una guerra che finisce sempre per essere una sofferenza per tutti.

Perciò se fossi in uno di quei camion, non mi sentirei attaccato personalmente , capirei che la loro rabbia è per la situazione, non per la persona.

Non è niente di personale che porta le persone a lanciare la frutta contro i veicoli americani blindati. Queste persone stanno affrontando qualcosa di inimmaginabile ai più e sono incazzate. Per quando riguarda i curdi però, è anche vero però che se la tua resistenza ed il tuo combattere dipende totalmente ed illegittimamente dal dal sostegno degli stranieri e questo tuo comportamento sottrae ad altri energia vitale che non ti appartiene. Allora non hai altro che te stesso da incolpare quando quello straniero cambia idea a causa dei propri interessi nazionali.

A maggior ragione se – appunto – quegli ‘stranieri’ hanno fatto sempre così da tempi ‘immemorabili’… cos’altro ti aspettavi? E anche nell’ipotesi che il tuo desiderio fosse stato soddisfatto: a chi avresti tolto la speranza che tu oggi reclami?

 

Ed ecco i curdi con chi hanno a che fare…

Turchi che derubano delle poche cose una famiglia ma molto più gravosa sarebbe stata la condizione della stragrande maggioranza della popolazione siriana se le ambizioni dei curdi avessero avuto successo.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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