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Home Medio Oriente

Si scatena la guerra di droni nella provincia di Idlib

by Patrizio Ricci
5 Dicembre 2018
Reading Time: 2min read
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Si scatena la guerra di droni nella provincia di Idlib
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La popolazione di Idlib precettata a forza e abusata, guerra di droni anche contro SAA, droni insolitamente aumentati..

di Sophie Mangal

L’attuale situazione nella provincia siriana di Idlib continua ad essere allarmante. Anche se gli autobus verdi hanno portato ad Idlib centinaia di militanti di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) da Aleppo, Deir Ezzor-, Ghouta orientale, e da altre aree del paese,  sarà estremamente difficile resistere all’ agguerrito esercito del governo di Assad.

A questo proposito, i radicali stanno cercando di schierare in battaglia l’intera popolazione di Idlib tenuta sotto il controllo da parte di tutti i gruppi terroristici della provincia.

Inoltre, i terroristi hanno imparato ad usare le corde dell’ intimidazione del nemico cercando di infliggere danni tramite una battaglia senza contatto.

Parlando della popolazione nella provincia assediata, tutto è più o meno comprensibile. I civili a Idlib che non appartengono alle famiglie dei militanti vengono derubati, violentati, utilizzati come schiavi, uccisi o costretti a unirsi a terroristi.

Inoltre contro alcuni comandanti locali che sono in disaccordo con le loro politiche, Jabhat al-Nusra ha lanciato una guerra su larga scala. Così, uno dei capi dissenzienti di HTS, Khalid al-Wazir, è stato ucciso di recente con un attacco di droni.

Ma non è tanto il fatto in sé dell’eliminazione che attira l’attenzione, quanto il modo in cui è stato fatto. A quanto pare, i militanti di al-Nusra corrono nelle tattiche della lotta utilizzando velivoli senza pilota (UAV) da combattimento e hanno l’esperienza dell’ eliminazione dei leader dei talebani utilizzata in Afghanistan e Pakistan.

Tuttavia, i loro attacchi indiscriminati contro altri radicali potrebbero rappresentare una minaccia anche per la gente del posto. Ma i capi dissenzienti di Hay’at Tahrir al-Sham, non sono l’unico obiettivo. Fonti militari all’interno di Siria Media Center riferiscono che una tale tattica è anche stata già stata utilizzata attivamente contro l’esercito araba siriano (SAA).

Solo durante la scorsa settimana, l’SAA nella provincia di Idlib ha abbattuto undici velivoli senza pilota lanciati dai radicali. Velivoli UAV sono stati lanciati dal territorio controllato dai jihadisti sulle posizioni delle truppe governative nei pressi della periferia occidentale di Abu-Dalib, Kafr Zayta nel sud di Idlib e nel sud-est di Jisr al-Shughur . È stato affermato che tutti i droni sono stati abbattuti.

I rappresentanti delle truppe governative che hanno ispezionato frammenti i droni, hanno detto che gli attacchi con droni hanno registrato un aumento negli ultimi tempi. Essi  inoltre sostengono che  la maggior parte degli UAV sono stati fatti da professionisti esperti o costruiti in occidente. A detta di tutti, HTS, capisce che sono troppo deboli per organizzarsi. Quindi, cercano di aumentenere la loro forza e le loro difese usando i droni.

Tuttavia, le loro tattiche non confondono l’esercito siriano. Ma per i residenti pacifici di Idlib, gli attacchi di droni rappresenteranno  un’ altra delle molte minacce per la propria vita.

 

…………………………..

l’autrice di questo articolo Sophie Mengal ha scritto su varie testate tra le quali Duran, Oriental Review, Global Research ed altre. I fatti descritti negli articoli pubblicati in questo blog sono ampiamenti documentati e corrispondono alla nostra linea editoriale.

Tags: droni?SiriaSophie Mangal

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Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cultura Cattolica, Samizdatonline, Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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