Nelle ultime ore ha fatto il giro del mondo uno spezzone video – tratto da un filmato ufficiale – che ritrae Merz, Macron e Starmer a bordo di un treno diretto a Kiev. Nel video, si intravedono movimenti sospetti: uno dei tre sembra maneggiare oggetti che molti hanno interpretato come elementi riconducibili al confezionamento di una dose di droga.
Il filmato è rimbalzato con rapidità virale sui social, alimentando speculazioni e accuse. Secondo il quotidiano tedesco Bild, però, si tratterebbe di una “teoria del complotto completamente infondata”, diffusa da “canali di propaganda americani e russi” con l’obiettivo di screditare la visita dei leader europei a Kiev e minare la compattezza della coalizione anti-Putin. Sempre secondo Bild, gli oggetti incriminati sarebbero in realtà soltanto un fazzoletto usato e una cannuccia per bere acqua. L’Eliseo, sotto pressione, ha dovuto fornire spiegazioni ufficiali.

BILD: ” I fan di Trump e Putin imbarazzati : La foto smaschera la confusa menzogna sulla cocaina di Merz La teoria del complotto sul viaggio in treno verso Kiev è stata smentita: è una bufala totale. Tuttavia, raggiunge milioni di persone in tutto il mondo”.
Ma la vicenda solleva domande scomode, che non possono essere liquidate con la solita etichetta di “fake news”.
È davvero solo una bufala montata ad arte?
Oppure l’intera messa in scena è stata concepita proprio per offrire un pretesto utile a criminalizzare ogni critica come “disinformazione russa” (o americana)?
O ancora: siamo di fronte a figure politiche talmente screditate e prive di credibilità agli occhi di molti cittadini, che anche un’accusa tanto assurda riesce a trovare terreno fertile?
In ogni caso, la vicenda è emblematica di un’epoca in cui la fiducia nell’autorità si sgretola, la comunicazione istituzionale si mescola alla propaganda, e la verità si fa sempre più difficile da distinguere – non tanto perché manchino i fatti, ma perché il contesto è ormai completamente delegittimato.
A questo proposito, vale la pena riportare una riflessione di Pino Cabras che, con toni netti e senza giri di parole, coglie con precisione il cuore del problema.
Non si tratta solo di un video ambiguo o di un’interpretazione fuorviante: si tratta della crescente percezione che una parte significativa della leadership europea sia ormai completamente scollegata dal popolo, incapace di rappresentare un’autentica volontà politica e asservita a logiche di potere opache e distruttive.
Ecco il suo intervento, che condivido pienamente per lucidità e profondità di giudizio:
Davanti al fiorire di ipotesi sui gesti goffissimi e maldestri dei tre Paperoga guerrafondai (Starmer, Macron, Merz) che cercavano di nascondere con enorme imbarazzo alcuni oggetti sul tavolo della loro riunione in treno, stiamo perdendo di vista un aspetto: questi non vanno valutati con le normali interpretazioni che si riserverebbero alle personalità politiche normali (e sempre più rare) che abbiano ancora una qualche connessione con il loro popolo. In questo caso stiamo parlando di tre assoluti sociopatici in mano a potenti oligarchie per le quali svolgono un lavoro di pura obbedienza, del tutto privi di un pensiero politico autonomo, sempre più indifferenti al consenso perché portati a sacrificare senza battere ciglio intere popolazioni. Qualcuno ha pronto per loro un copione da recitare, dove la democrazia non conterà più nulla.
Starmer, a dispetto dell’intera storia laburista britannica da cui proviene, ha di recente deciso di smantellare entro l’anno con decine di migliaia di licenziamenti il nerbo del sistema sanitario, il tutto mentre stanzia miliardi per un folle riarmo, senza nessun rimorso e nessun occhio rivolto alla colossale impopolarità che gliene deriva. Starmer va come un treno lanciato verso il fianco di una montagna, come se nulla fosse, come se il crescente consenso del partito di Farage dovesse essere travolto da un fatto più grave e inarrestabile.
Macron si è ridotto a reggere tutto il suo potere con manovre di Palazzo talmente misere e impacciate che farebbero apparire i “governi balneari” italiani di 50 anni fa capolavori da statisti. Vuole a tutti i costi spendere il capitale nucleare residuo accumulato dal ruolo di mini-superpotenza della Francia per intestarsi il sabotaggio della pace perseguito dalla classe dirigente globalista russofoba (provvisoriamente ridimensionata dalla confusa perestrojka di Donald Trump). Anche Macron ha messo in modalità “a tutto vapore” la corsa verso la catastrofe, pronto a impedire chissà con quali soprese la corsa di Marine Le Pen.
Merz – da parte sua – vuole assorbire intorno a Berlino gran parte del riarmo europeo e rendere irreversibile la rottura con la Russia, al punto da promettere perfino la distruzione del Ponte di Kerč che unisce la Crimea al resto della Federazione Russa. Anch’egli è già dentro una rovinosa caduta dei consensi, ma lui pure se ne frega, come se fosse disposto a tutto, con i servizi segreti tedeschi che scalpitano per trovare pretesti per eliminare il principale partito di opposizione.
Nessuno stupore quindi che quel che nascondevano in modo grottesco i tre Paperoga guerrafondai possa essere la qualunque. Qualunque cosa nascondessero, non era la più grave praticata delle loro personalità profondamente disturbate al servizio di potentati ancora più impazziti.
Anche se non sarà facile ricostruire una partecipazione di massa, saranno i popoli a doversi riprendere la parola e il peso del consenso sovrano. Diventa una questione di autodifesa, perché l’orizzonte di questi maggiordomi di Blackrock è un’Europa armata e armante votata alla guerra. (Fonte: Pino Cabras)