A Roma oggi summit dell’alleanza anti Daesh (leggesi alleanza anti-Siria ) AGGIORNAMENTO: MATTIS CHIEDE CARABINIERI IN SIRIA

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Riunita oggi a Roma l’alleanza dei 18 paesi anti – Stato Islamico (ISIS) . La notizia non appare da nessuna parte se non sul sito del Ministero della Difesa (che non entra nei particolari se non riferendo i reciproci convenevoli che i partecipanti si sono scambiati). Unica eccezione nel riportare l’evento, è il blog ‘Le Corvette dell’Elba’, un blog notoriamente vicino a posizioni per la pace e pro-disarmo, che ha ha scritto significativamente una nota: “A Roma i 15 ministri dell’Asse delle guerre in Medioriente”.
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L’assenza di informazione e di dibattito su questo particolare evento, è la misura del grave problema di informazione in Italia e del silenziamento in atto su eventi cruciali che incidono sulla pace nel mondo e per il bene comune.
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E’ infatti da ricordare il summit dei paesi che costituiscono l’alleanza anti-Daesh: essa dovrebbe rappresentare il mondo che si mobilita per scongiurare il terrorismo islamico ma non è così; paradossalmente l’alleanza rappresenta il principale ostacolo alla pace in Siria. Essa sostiene l’illegale occupazione americana nella Siria del Nord e nella località frontaliera siro-giordana di  TANF a (al confine con la Giordania), nonché l’embargo al popolo siriano e il sostegno politico e militare alle forze jihadiste in tutto il paese.
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E’ da ricordare anche che alcuni paesi della coalizione hanno favorito l’ISIS quando questi poteva essere un utile strumento a cui delegare le proprie politiche aggressive contro la Siria.
Il principale paese dell’alleanza anti-ISIS il 7 febbraio ha effettuato un attacco aereo contro l’esercito siriano ed ha ucciso circa 100 soldati siriani mentre questi inseguivano elementi dell’ISIS (vedi QUI).
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(Vietato Parlare)
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AGGIORNAMENTO: Il gen Mattis, capo del Pentagono, ha chiesto all’Italia che invii carabinieri in Siria. Lo riferisce il Corriere della Sera oggi nell’articolo  “Più carabinieri, anche in Siria: la prima richiesta del Pentagono” di Giuseppe Sarcina – 13 Febbraio 2018. L’articolo dice in sostanza che Mattis chiede carabinieri in Siria, anche per addestrare forze locali. Inoltre, sembra che il capo del Pentagono – da come è stata formulata la richiesta (o da come viene riportata) – “ne voglia di più”, come se già un certo numero fosse in loco.

Eccone uno stralcio:

[su_quote style=”modern-light”]Le risorse destinate al finanziamento delle guerre e delle missioni internazionali guidate dagli Usa ammontano a 69 miliardi di dollari. L’agenda «europea» di Mattis parte da qui: sono tanti soldi, ma non ancora sufficienti per sostenere gli interessi occidentali, non solo americani, in Afghanistan, Iraq, Siria e altrove. Serve un maggior contributo dei partner, Italia compresa.

(…)

Certo, gli Stati Uniti riconoscono, come ha detto Pinotti, «il ruolo importante dell’Italia nei principali teatri di crisi». Mattis, però, guarda avanti, ai nuovi fronti di guerra. L’ex generale apprezza soprattutto l’opera e la duttilità dei carabinieri: al tempo stesso soldati, poliziotti e addestratori di forze locali. Ne vorrebbe ancora di più in Iraq e, se possibile, anche in Siria.[/su_quote]

(neretto: Vietato Parlare)

A Roma i 15 ministri dell’Asse delle guerre in Medioriente

Oggi si incontrano a Roma 15 ministri della Difesa, l’incontro è presentato come della coalizione anti Daesh. Sono poi gli eredi della coalizione “Amici della Siria”, un misto di paesi Nato e del Golfo, che per anni in Siria hanno appoggiato gruppi armati jihadisti, anziché combattere Daesh.

I paesi della coalizione anti Daesh:

1 Coalizione a guida statunitense
1.1 Stati Uniti d’America
1.2 Francia
1.3 Regno Unito
1.4 Australia
1.5 Canada
1.6 Paesi Bassi
1.7 Belgio
1.8 Danimarca
1.9 Germania
1.10 Italia
1.11 Spagna
1.12 Portogallo
1.13 Arabia Saudita
1.14 Emirati Arabi Uniti
1.15 Bahrein
1.16 Qatar
1.17 Giordania
1.18 Marocco

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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