Ricciardi, quello che depotenziò il Centro  Nazionale di Epidemiologia, ora pontifica senza giudizio

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Walter Ricciardi – Presidente dell’Istituto superiore di sanità – “si prenota la saletta privata al ristorante e poi va ineffabilmente in prima serata dal cameriere di regime Fazio, a gettare palate di letame sul popolaccio untore che si “ammassa” nel recinto destinato ai bifolchi”. (tramite Giorgio Bianchi che ringrazio)

Ricciardi ci ricorda che lui può andare al ristorante, perché a lui danno una saletta riservata.
Voi povery, pezzenty contagiatory superspreader, invece, che vi vorreste accalcare tutti insieme nella sala dei plebei, dovete stare a casa.
(E Fazio lo ascolta senza battere ciglio. Ovviamente).

Il video dal canale Telegram di Giubbe Rosse. La segnalazione dalla bacheca FB di G.B.

Si tratta dello stesso Ricciardi che durante il governo Renzi smantellò il Centro di Epidemiologia.
Anziché dargli un calcio nel sedere lo fanno parlare.[spacing size=”7″]
Nel 2015, l’Italia aveva un Centro di Epidemiologia che venne depotenziato quando l’attuale consulente del Ministero della Salute era al vertice dell’Istituto Superiore della Sanità. “Si occupava del coordinamento tra le Regioni – spiega un epidemiologo che ci lavorava – proprio quello che è mancato durante la pandemia:

AGI – Milano, 8 dic. – L’Italia aveva fino al 2015 un Centro  Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) “fondamentale per il coordinamento tra le Regioni, aspetto che ora viene segnalato come critico in questa pandemia” ma Walter Ricciardi, ora consulente del Ministro della Salute e all’epoca Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, “decise di depotenziarlo disperdendone competenze tra le varie strutture dell’Istituto”. A raccontarlo all’AGI è un epidemiologo che lavorava in quel centro e che, pur a distanza di anni, preferisce tenere l’anonimato.
https://www.google.com/…/centro-epidemiologia…/amp

Sempre dalla bacheca di Giorgio Bianchi su Ricciardi:

Il giornalista Mattia Pertoldi ha ricercato le Ansa da ottobre a questa parte di Ricciardi, il “superconsulente” di Speranza.[spacing size=”7″]
Da quattro mesi ripete ogni tot sempre la stessa cosa: “bisogna fare lockdown, sennò entro pochi giorni ci sarà una catastrofe”[spacing size=”7”]
” Ricciardi: “Serve un lockdown totale, lo chiederò a Speranza”. (14 febbraio)
– Ricciardi: “Tutta Europa è già ricorsa a lockdown duri”. (11 febbraio)
– Ricciardi: “E’ la quiete prima della tempesta” (5 febbraio)
– Ricciardi: “Serve un lockdown rigido a febbraio” (24 gennaio)
– Ricciardi: “Le misure non fermano il virus, serve un lockdown di un mese” (21 gennaio)
– Ricciardi: “Basta colori, serve un lockdown di un mese” (17 gennaio)
– Ricciardi: “Io farei quattro settimane di lockdown” (15 gennaio)
– Ricciardi: “Subito lockdown o le vaccinazioni sono a rischio” (12 gennaio)
– Ricciardi: “Le nuove misure non saranno sufficienti” (7 gennaio)
– Ricciardi: “Ridurre i contagi con un blocco serio” (6 gennaio)
– Ricciardi: “Non riaprire le scuole, serve zona rossa fino al 15 gennaio” (31 dicembre)
– Ricciardi: “Farei un lockdown da subito e per due mesi” (21 dicembre).
– Ricciardi: “Un lockdown a Natale, i contagi sono la punta dell’iceberg” (15 dicembre)
– Ricciardi: “Abbiamo due-tre settimane di tempo per decidere sui lockdown” (13 novembre)
– Ricciardi. “Le persone circolano troppo, non è escluso un lockdown totale” (11 novembre)
– Ricciardi: “Lockdown subito in alcune aree metropolitane” (8 novembre)
– Ricciardi: “Lockdown? Due settimane sono poche” (6 novembre)
– Ricciardi: “E’ necessario un altro lockdown” (26 ottobre)
– Ricciardi: “Coprifuoco inutile, meglio il lockdown” (25 ottobre)[spacing size=”7″]
… un bel curriculum vero? … un sorriso molto amaro…
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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