Pubblicate tutte le Email del laptop di Hunter Biden

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Rese pubbliche le mail di Hunter Biden che provano gli interessi privati della famiglia Biden in Ucraina, da Visione TV,

Hunter Biden, il figlio del presidente, e il suo laptop, così come i sospetti sottostanti di nepotismo e possibile corruzione, avrebbero dominato le notizie in prime time, in un’era più civile.

Per minare queste rivelazioni, 51 ex funzionari dell’intelligence … pubblicarono una valutazione di intelligence da divulgare al popolo americano attraverso i media. Più di un anno dopo le elezioni, è stato riconosciuto che il laptop e il suo contenuto sono autentici e il giudizio adottato da questi 51 ex funzionari dell’intelligence è infondato e falso:

E’ arrivato The Big One, il terremoto definitivo, quello che tutti stavamo aspettando ormai da mesi e mesi. La scossa magnitudo 10 si chiama “Email dal laptop di Hunter Biden“. L’opera magistrale é stata compiuta da Garrett Ziegler, ex componente del team Trump, che ha fondato ormai da tempo la Marco Polo Usa, un’associazione totalmente no profit il cui unico intento é quello di continuare ad “esporre la corruzione per portare gli Stati Uniti verso un nuovo rinascimento”, come si legge dal sito. Per scelta personale Ziegler non ha mai voluto che il suo nome fosse messo in evidenza, proprio perché come ha spiegato più volte “la lotta contro la corruzione é di tutti, non é una cosa mia, non é personale. Io sono solo un mezzo per arrivare alle carte“. E ancora “non voglio diventare l’idolo di nessuno, quel che conta é la missione non la persona”.

Nel presentare i messaggi di posta elettronica, la Marco Polo Usa così descrive la scoperta:

Ecco, qui ci sono 128.000 email dal Laptop di Hunter Biden, che é quella che potremmo definire una moderna Stele di Rosetta del crimine in giacca e cravatta operato sotto la patina del Delaware style. (…) Prima della scoperta della Stele di Rosetta, un numero consistente di lingue antiche erano soltanto parole senza un senso. Allo stesso preciso modo le email sul laptop di Biden hanno messo in evidenza reti di persone che si contendevano il governo globale del mondo. Quindi le email possono essere considerate un vero e proprio strumento di traduzione, una chiave per la raccolta e per la comprensione della Intelligence Open Source (OSINT) (…)”.

Le emails di Hunter, dicevamo quindi. Sembra solo ieri che il New York Times finalmente ammetteva l’esistenza del computer dopo averla a lungo e vigorosamente negata concentrando i suoi sforzi soprattutto poco prima delle elezioni presidenziali del 2020, e invece oggi, sembra incredibile, ma ci ritroviamo di fronte al contenuto del pc del figlio di Joe Biden, contenuto che ogni utente che lo desideri può scaricare.

La Marco Polo si é occupata di curare l’estrazione del materiale,  recuperando più di 128.000 email in entrata e in uscita dall’account di posta di Hunter, datate tra il dicembre del 2009 ed il marzo del 2019, ovvero fino a poco prima che il figlio di Joe Biden dimenticasse il suo mac in assistenza in un negozietto del Delaware. Come preannunciato in un comunicato presente sul canale telegram ufficiale di Ziegler, e la Marco Polo Usa quindi, non ha reso scaricabile niente altro se non le email, lasciando fuori ogni altro tipo di contenuto.

Non é chiaro, o meglio non é specificato il motivo per cui il team si sia mosso in questo modo, lasciando fuori altri contenuti come foto o video, ma probabilmente un’idea ce la possiamo fare piuttosto facilmente. Se da una parte ci si può immaginare come questi siano forse troppo forti per il pubblico, dall’altra é anche vero che solitamente quel che si rende disponibile é già stato ampiamente visionato dalle autorità competenti e probabilmente anche già utilizzato per mettere insieme i documenti di cui necessitano le istituzioni nel caso vogliano mettere su un processo che vedrebbe Joe Biden (rinominato “the big guy” nelle mail) insieme al figlio al centro di uno schema di corruzione e riciclaggio di denaro davvero imponenti, nonché un loro diretto ed inequivocabile collegamento con gli affari in Ucraina. 

Comunque si voglia vedere la cosa al momento vi sono ormai delle certezze non più dubitabili: il laptop esiste, esistono le email, l’intera famiglia Biden é menzionata nei contenuti e, cosa forse ancora più interessante, esistono collegamenti precisi e inequivocabili tra la famiglia Biden e l’Ucraina

La prova? Semplice, a portata di click. Potete provare voi stessi andando sul sito e digitando la parola chiave per cui volete indagare nella maschera di ricerca. Se digitate “Ucraina”, ad esempio, le email che escono sono un fiume in piena. Ma se non riuscite subito, non vi preoccupate. Ziegler ha più volte comunicato negli ultimi giorni che a causa dell’altissimo numero di utenti collegati, la Marco Polo Usa sta cercando di potenziare il server per venire incontro al pubblico.

Ancora sicuri che la guerra in Ucraina così fortemente voluta e finanziata dal presidente attuale degli Stati Uniti non abbia nulla a che vedere con i suoi affarucci personali?

E-mail per laptop Biden: https://bidenlaptopemails.com/

fonte Visione TV: https://visionetv.it/imperdibile-le-email-segrete-del-figlio-di-biden-sono-finalmente-scaricabili-dal-web/

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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