Regno Unito uscito dall’euro ma prevista una crescita del PIL superiore alla media mondiale…

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Prevista la crescita di PIL per il Regno Unito del +7,8%, il più alto dopo il covid tra i paesi occidentali ma si parla solo del premier britannico Boris Johnson che ‘irresponsabilmente’ riapre il paese…

Cito Borsa Inside (ma anche Repubblica presenta gli stessi dati):

“Gli europeisti prevedevano un disastro per l’economia britannica dopo la Brexit, e invece quello cui stiamo assistendo dimostra in modo quanto mai eclatante che si sbagliavano.

Eppure quello che si continua ostinatamente a ripetere è che l’economia del Regno Unito sta andando bene “nonostante la Brexit” quando invece si può affermare che quello che sta facendo è in gran parte dovuto proprio al divorzio con l’Ue.

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Il Regno Unito verso il “boom” economico
A tracciare un quadro piuttosto dettagliato di quello che sta accadendo dal punto di vista economico in Regno Unito è la banca d’affari americana Goldman Sachs, che in uno studio ripreso da Repubblica indica la Gran Bretagna come il Paese occidentale che registrerà dopo il Covid la crescita più sostenuta.

Ma questo “boom” economico ci sarà nonostante la Brexit o grazie alla Brexit? Prima di tutto è doveroso fare una premessa: parliamo di boom ma in realtà la situazione è ancora lontana dal concetto di boom cui siamo abituati visto che lockdown e restrizioni hanno comunque determinato anche in Regno Unito una situazione di grande instabilità per imprese, lavoratori e famiglie.

Se parliamo di boom quindi parliamo di quel famoso “rimbalzo” dell’economia di cui da tempo si parla, quel picco di recupero che i Paesi in cui sono state imposte chiusure e restrizioni in chiave anti-Covid avrebbero dovuto registrare all’indomani della fine dell’emergenza.

Il Regno Unito: prevista una crescita del PIL superiore alla media mondiale
Ebbene mentre in Italia le prospettive sono tutt’altro che incoraggianti, in Regno Unito si respira un clima molto diverso. Infatti secondo le previsioni di Goldman Sachs nel 2021 il Regno Unito avrà una crescita del PIL del +7,8%, e questo gli permetterebbe di registrare la ripresa più forte fra tutti i Paesi occidentali. (…)

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Il massiccio intervento pubblico del governo di Londra
Ad incidere in maniera determinante sulla rapida ripresa economia del Regno Unito è stato anche un altro elemento, ed è quello del cosiddetto vincolo esterno.

I Paesi membri dell’Unione Europea all’indomani del primo lockdown, dopo aver precipitato le proprie economie nel caos attraverso l’imposizione di chiusure e limitazioni agli spostamenti, hanno dato il via alle trattative che hanno portato alla nascita dello strumento noto come Recovery Fund, finanziato attraverso titoli di debito comune. (…)

Nel frattempo invece il Regno Unito ha potuto seguire una strategia molto più agevole ed ha affidato il piano per sostenere l’economia interna a due elementi: debito pubblico e Banca d’Inghilterra.

Per essere in grado di sostenere la propria economia di recessione, il Regno Unito ha deciso semplicemente di puntare sull’emissione di titoli di debito pubblico garantiti dalla propria stessa Banca Centrale. Il debito pubblico britannico ha così subito un’impennata simile a quella che ha subito il debito pubblico italiano, con la differenza che il creditore nel suo caso non è la BCE ma la banca d’Inghilterra.  (…)” (tutto l’articolo su Borsa Inside: https://www.borsainside.com/politica/76858-regno-unito-dopo-la-brexit-e-boom-economico-pil-78-ed-emergenza-covid-alle-spalle/ )

A fronte di tutto ciò – che viene messo in sordina dalle notizie in prime time dei media più importanti generalisti – tutte le notizie che ci giungono dalla Gran Bretagna invece si riducono a ‘variante Delta’ e il premier Jhonson che ha toccato un parlamentare  positivo al coronavirus e perciò metterebbe in pericolo l’intera nazione.

Inoltre, a sentire i nostri media e la UE, Jhonson sarebbe un irresponsabile perchè, a partire dal 19 di luglio, ha deciso di far cessare lo stato di emergenza con il ripristino delle prerogative democratiche e liberali.

Quando vorrei che un irresponsabile come Jhonson fosse a capo del mio paese… Alla Gran Bretagna si possono fare critiche in politica estera , ma è indubbio che sa fa quadrare i conti del proprio bilancio e non affama i propri cittadini.

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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