Reazioni all’attacco USA sulla milizia irachena (incorporata nell’esercito iracheno)

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Il gruppo Kataib Hezbollah menzionato dal Pentagono come esecutore dell’attacco con un lanciarazzi multiplo sulla base della coalizione USA a Kirkuk (ma senza mostrare alcuna prova), è subordinato al comando generale dei gruppi sciiti Al-Hashd al-Shaabi. Questo comando è incorporato ed alle dipendenze del governo iracheno.

Quindi in realtà, l’aviazione USA non ha colpito solo la milizia Kataib Hezbollah irachena ma anche gli altri gruppi raggruppati nella 45a brigata di Hashd al-Shaabi di stanza nell’area di al-Mazraah sulla strada per Akashat, a ovest della provincia di Anbar, località ove il raid è avvenuto.

Come ricorderete, gli attacchi statunitensi in questione, sono stati lanciati domenica alle 19:00 ora locale contro la 45a brigata di Hashad Sha’abi nelle aree Ghabat Salum, al-Harsh (a ovest di Anbar) che è in linea difensiva contro l’ISIS al confine con la Siria.

Secondo un nuovo aggiornamento del gruppo di analisi ISWNews, a seguito dell’attacco USA sono stati uccisi 27 miliziani del gruppo Hashad Sha’abi  e 51 sono stati feriti. Abu Ali Khaz Ali, uno dei comandanti di Hashad Sha’abi, è deceduto a seguito dell’attacco.

La posizione ove erano posizionati le milizie Hashad Sha’abi  erano indispensabili per il controllo della zona transfrontaliera siro-irachena per prevenire e reprimere i rifornimenti dell’ISIS tramite la frontiera irachena.

Le reazioni:

1. I gruppi Hezbollah in Iraq, in Libano e Iran hanno deprecato fortemente l’attacco.

2. Abu Mahdi al-Muhandis – comandante militare iracheno-iraniano che dirige il Popular Mobilization Committee ( Al-Hashd Al-Sha’abi) -, che è attiva contro lo Stato Islamico dell’Iraq  ha detto che ” il sangue dei martiri e dei veterani disabili non sarà sprecato e le forze statunitensi in Iraq riceveranno una risposta severa e dura”.

Abu Mahdi al-Muhandis con un ferito

3. Mohamed al-Halbousi, portavoce del parlamento iracheno, in una dichiarazione ha invitato alla prudenza i gruppi iracheni e di garantire il sostegno e la sicurezza dei posti diplomatici e dei soldati della coalizione in Iraq.

4. Da ieri l’ambasciata americana in Iraq ha evacuato decine di dipendenti da Baghdad.

5. Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Stati Uniti: ”Non resteremo fermi fino a quando l’Iran metterà a rischio la vita di donne e uomini americani”.

6. Kata’ib Hezbollah: “Siamo in allerta e stiamo esaminando il modo migliore per rispondere al crimine statunitense. Trump dovrebbe sapere che pagherà un prezzo costoso in Iraq e nei paesi in cui sono presenti le forze statunitensi”.

7. L’Ayatollah iracheno al Sistani (l’autorità religiosa suprema dell’Iraq), ha condannato il brutale attacco che ha preso di mira un gruppo di combattenti affiliati alle forze regolari irachene e ha insistito che gli USA devono rispettare la sovranità irachena e non violarla con pretesti.

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vedi anche: https://www.vietatoparlare.it/escalation-tra-kataib-hezbollah-e-esercito-statunitense-in-iraq-e-siria/?fbclid=IwAR0Z5S4sx3Sv9Ut_AT7K4vVkfL3LoS7lqD9snnpPrAH_KVwST3BATN4iMis

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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