Rappresentante siriano all’Onu chiede ai paesi occidentali di non fornire armi ai terroristi

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La Siria ha sottolineato la necessità di garantire che la comunità internazionale non fornisca armi, in particolare armi di piccolo calibro e leggere, alle organizzazioni terroristiche in Siria e altrove. Ha osservato che negli ultimi dieci anni paesi ben noti hanno fornito a queste organizzazioni, in particolare Daesh e Jabhat al-Nusra, vari tipi di armi e questo approccio aggressivo ha portato a gravi conseguenze, prolungando la crisi e uccidendo migliaia di siriani. .

Il rappresentante permanente della Siria presso le Nazioni Unite, Bassam al-Sabbagh, in una riunione aperta al Consiglio di sicurezza sul commercio illecito di armi leggere e di piccolo calibro, ha affermato che la Siria sottolinea l’importanza di risolvere il problema del commercio illecito di queste armi e crede nel ruolo chiave del sistema delle Nazioni Unite nel campo del disarmo in quanto fattore importante per il raggiungimento degli scopi della Carta, il principale dei quali è salvare le generazioni future dal flagello della guerra.

Al-Sabbagh ha osservato che il fatto di finanziare gli acquisti di queste armi da parte di alcuni noti stati e di facilitarne il contrabbando verso altri paesi al fine di minare la loro sicurezza e stabilità è una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, dei principi del diritto internazionale e relazioni amichevoli tra i paesi, nonché una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza relative alla lotta al terrorismo. Queste azioni richiedono una chiara condanna e misure di contenimento.

Il Rappresentante permanente ha sottolineato che la complicità nel possesso di armi di piccolo calibro, armi leggere e altri tipi di armi da parte di organizzazioni terroristiche rappresenta una minaccia per la sicurezza e la stabilità degli Stati ed espone i civili, in particolare donne e bambini, a gravi pericoli. Ciò richiede di intensificare gli sforzi congiunti degli Stati membri per prevenire i trasferimenti illegali di armi e rafforzare la cooperazione nazionale e internazionale per combattere questo fenomeno.

Al-Sabbagh, a nome della Siria, ha ribadito il suo appello ai paesi che producono queste armi per garantire che vengano applicate restrizioni legali per prevenire il commercio illegale di esse e per rispettare pienamente le pertinenti carte e accordi internazionali. Ha espresso la preoccupazione della Siria per il mancato adempimento dei propri obblighi al riguardo da parte di alcuni paesi che ignorano e facilitano la fornitura di grandi quantità di armi alle organizzazioni terroristiche in un certo numero di paesi, in particolare in Siria.

* L.D./M.K. SANA

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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