Puntuale la risposta dei media a Berlusconi per depotenziare le sue dichiarazioni su Zelensky

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Insomma quando qualcuno in vista esprime un ragionamento controcorrente (vedi qui), qui in Italia la risposta puntuale è che l’interlocutore è scemo o interessato, influenzato, gretto, inumano, spregevole, condizionato.  E’ così che – subito dopo le sue dichiarazioni – come mi aspettavo, intorno a Berlusconi  è prevalso l’ordine di scuderia di alzare un cordone sanitario che depotenziasse la sua analisi.

In particolare, la tecnica per liquidare qualsiasi giudizio contrario a quello normalmente adottato dai media di regime, è motivare ciò che si è detto riconducendone i contenuti in una determinata categoria di persone. Se da una parte assistiamo al fuoco serrato dei media contro l’esternazione del leader di Forza Italia, dall’altra vediamo l’evidente incapacità di contrapporre all’ingabbiamento alcun tipo di replica oggettiva. I media finiscono così a ripiegare e balbettare pregiudizi e luoghi comuni.

Il dibattito politico è pressoché inesistente. Invece di aprire una seria discussione sulla sostanza, sul contenuto di ciò che si è sostenuto -ad esempio guerra, vaccini o Sanremo-, la risposta riduttiva è che se non si è favorevoli alla guerra o alla tesi demenziale che per fare la pace “gli eserciti devono essere armati con armi eguali”, sei un putiniano, sei un no-vax, oppure sei un clericale.

È stata questa la risposta alle dichiarazioni di ieri di Silvio Berlusconi, il quale ha detto semplicemente ciò che la realtà dei fatti indica nel presente. Per tutta risposta le reazioni non si sono fatte attendere: ” Berlusconi è amico di Putin, è per questo che parla così”, sono state queste più o meno le dichiarazioni dei media che seguono la corrente anche quando va verso le rocce. 

La Repubblica con aria di sufficienza risponde dando fondo ai propri archetipi senza provare a pensare, pura isteria al solo odore di una critica ed ad una analisi più articola che si discosta dalle solite pastoie.
La Repubblica con aria di sufficienza risponde dando fondo ai propri archetipi senza provare a pensare. Pura isteria al solo odore di una analisi più articolata, che si discosta dalle solite pastoie.

Questo metodo, questa riduzione delle sue dichiarazioni, è la gabbia informativa in cui i media ci obbligano da gran tempo. Cosicché il parere di milioni di italiani viene ristretto e tenuto nascosto, rispetto alla retorica che continuamente i media di regime ci propongono. Lo stesso Stoltenberg, ovviamente, non decide nulla, è solo un segretario, anche se viene chiamato ‘generale’. I pensieri dello stesso Biden gli sono stati trasmessi con precisione. Lo schema è riconoscibile, non è un caso che si chiami “onda informativa”. Ed i media per la maggior parte ripetono le veline dei servizi segreti MI6 (Military Intelligence, Sezione 6) e d’intorni. 

Il tema del giorno nella stampa estera

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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