• Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
lunedì, Giugno 27, 2022
  • Login
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
No Result
View All Result
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
No Result
View All Result
Home Post vari

Prima delle Fake News sulla Russia, il governo britannico pagò quelle sulla Siria

by Patrizio Ricci
23 Gennaio 2019
in Post vari
0
Prima delle Fake News sulla Russia, il governo britannico pagò quelle sulla Siria

Prima della campagna di disinformazione governativa a pagamento ‘Integrity Iniziative‘ che il governo britannico ha organizzato contro la Russia (scoperta il mese scorso), nel maggio 2016 il Il quotidiano inglese ‘The Guardian’  rivelò una analoga e più complessa campagna di manipolazione mediatica pro-ribelli, gestita sempre dal governo inglese.

Quindi dopo la campagna di disinformazione contro la Russia con la gente bombardata come birilli, per orientarla’ in modo adeguato agli interessi,  il governo britannico nel 2016 ha condotta una analoga occulta guerra di manipolazione dell’informazione contro la Siria ed a favore di alcuni gruppi ribelli combattenti che esso ancora appoggia.

La campagna mirava ad aumentare la reputazione di quella che il governo inglese ed i suoi alleati chiamano “opposizione armata moderata”. L’operazione di disinformazione consisteva nel finanziare operazioni mediatiche indirizzate alla diffusione di una realtà costruita ed addomesticata .

 Il servizio del quotidiano londinese, giustificava la scelta del governo inglese di non assumere il ‘rischioso incarico’ direttamente ma di assumere appaltatori. Infatti,  tutta l’organizzazione ed il lavoro di produzione di fake-news, è stata incaricata la Regester Larkin, una società di consulenza di comunicazione internazionale. Questa, a sua volta, mise in piedi una società denominata‘Innovative Communications & Strategies’, o ‘InCoStrat‘, che rilevò il contratto a partire da novembre 2014.

E’ così che «gli assunti dal Ministero degli Esteri, supervisionati dal Ministero della Difesa  producevano video, foto, rapporti militari, trasmissioni radiofoniche, prodotti per la stampa e post di social media di marca con i loghi dei gruppi che combattevano, ed eseguivano così in modo efficace tutta la gestione di un ufficio stampa per i combattenti della cosiddetta opposizione».

In definitiva, la Gran Bretagna ha agito come  cobelligerante, schierata dalla parte dell’opposizione armata. E’ chiaro che sono gli stretti legami con la Turchia, l’Arabia Saudita e il Qatar che hanno fatto fare al Regno Unito una tale scelta di campo e non certo la democrazia o l’aspirazione per la libertà dei popoli.

 La disinvoltura delle azioni messe in atto da una delle massime democrazie planetarie fa rabbrividire; l’articolo del The Guardian dice che «il Regno Unito considera le informazioni come elemento vitale di un conflitto moderno» – e  che perciò, il Ministero della Difesa inglese ha elaborato una dottrina che tratta la propaganda come una vera  potente arma da utilizzare per fornire alla pubblica opinione ignara, la gestione di informazioni e “comunicazioni strategiche” appositamente confezionate.

The Guardian descrive come il primo ministro Cameron non si è per nulla scoraggiato di non essere riuscito ad ottenere consenso in Parlamento a favore di un intervento più deciso del Regno Unito contro Assad: «Lo sforzo di propaganda del Regno Unito a favore dell’opposizione armata siriana è iniziata dopo che il governo non è riuscito a convincere il Parlamento a sostenere l’azione militare contro il regime di Assad. In autunno del 2013, il Regno Unito ha intrapreso dietro le quinte un lavoro per influenzare il corso della guerra modellando la percezione (da parte dell’opinione pubblica – NdR) dei combattenti dell’opposizione».

Naturalmente sconcerta come una volta presa una decisione in sede parlamentare, questa possa essere opportunamente cambiata in seguito, utilizzando ambiti occulti in grado di capovolgere completamente la volontà espressa democraticamente.  Ma tant’è, la messinscena va avanti: Londra sta spendendo 2,4milioni di Sterline destinati ad appaltatori privati ​​che lavorano da Istanbul per fornire “comunicazioni strategiche e operazioni mediatiche a sostegno dell’opposizione armata moderata”.

La propaganda aveva anche funzione “di promuovere i valori moderati della rivoluzione” e contribuire a plasmare un senso di identità nazionale che respingesse sia il regime di Assad che Isis. L’apparato mediatico para-governativo, interveniva e intercettava ogni evento che avveniva in Siria, compreso probabilmente anche l’esecuzione di stragi.

Proprio nel periodo in cui venivano fatte queste rivelazioni,  si ebbe esattamente menzione di quanto la percezione della realtà possa essere appositamente falsata e distorta: in quei giorni pur essendo stati colpiti due ospedali (l’uno era situato in area governativa e l’altro in una zona detenuta dalla guerriglia), il clima di esecrazione e di condanna avvenne solo nel primo caso, quando gli ordigni caddero in zona ribelle. Invece, quando fu colpito l’ospedale pediatrico in zona governativa, la notizia passò pressoché nel silenzio o fu stata messa insieme ad altre di segno diverso.

Il lavorio disinformativo ebbe i suoi effetti deleteri sul conflitto ma altrettanto gravi, furono le conseguenze di tale comportamento:  il governo britannico subordinò il diritto di informazione dei cittadini alle necessità strategiche della guerra che rendeva consigliabile un uditorio addomesticato e la costruzione di un nemico malvagio ed inumano.

Se guardiamo poi, chi erano i gruppi che il governo inglese aiutò, rimaniamo ancor più sbalorditi: il giornale londinese nel suo articolo menziona tra questi gruppi beneficiati dai servizi di ‘Spy Ops’ inglesi, il gruppo Harakat al-Hazm, che ha ricevuto assistenza militare dagli Stati Uniti, ed il gruppo Jaysh al-Islam , quest’ultimo un gruppo paradossalmente istituito e finanziato (insieme ad altri) dalla dittatura saudita. Si tratta di una milizia che mira a creare uno stato islamico sotto la legge della Sharia. A Damasco la milizia era tristemente famosa perché fece uso dei cittadini chiusi in gabbie come scudi umani contro gli attacchi governativi . Il primo gruppo citato, Harakat al-Hazm (quello appoggiato dagli USA), fu invece sconfitto dall’esercito arabo siriano e le sue forze residue si fusero con al Qaeda, il Fronte al Nusra.

Alla fine del servizio giornalistico linkato leggiamo: «Un portavoce della Difesa ha detto: “Il Regno Unito è stato un sostenitore di lunga data della opposizione moderata in Siria , che stanno in piedi sia davanti alla tirannia del regime di Assad e sia all’ideologia velenosa e assassina di Daesh ».

Restava da capire, se il portavoce quando diceva queste assurdità, stava facendo ancora campagna propagandistica o la sua fosse ‘spontanea’ imbecillità.[su_spacer]
Patrizio Ricci by vietatoparlare
[su_spacer]
nota: l’articolo da me ‘rimixato’ è stato pubblicato nel marzo 2016 su LPL News 24

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Next Post
Hillary Clinton approvò l’invio di gas sarin ai ribelli siriani per incastrare Assad

Quando la Clinton diceva: bisogna "distruggere la Siria perché è un bene per Israele"!

Please login to join discussion
No Result
View All Result
Russia /USA – Incontro a Ginevra per  discutere su armi nucleari, sicurezza informatica e spazio

Il Cremlino accelera anticipando l’iniziativa della NATO

27 Giugno 2022
Boris Johnson: la guerra ucraina non può finire con un negoziato pena l’instabilità globale

Boris Johnson: la guerra ucraina non può finire con un negoziato pena l’instabilità globale

27 Giugno 2022
La situazione in Ucraina è a favore della Russia ma ci sono variabili

La situazione in Ucraina è a favore della Russia ma ci sono variabili

26 Giugno 2022
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l’aborto non è un diritto costituzionale

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l’aborto non è un diritto costituzionale

26 Giugno 2022
Consigliere di Zelensky: l’Ucraina non insisterà più per l’adesione alla NATO

Consigliere di Zelensky: l’Ucraina non insisterà più per l’adesione alla NATO

26 Giugno 2022
In Gran Bretagna, l’intellighenzia creativa fa sparire i contenuti social che danneggiano il consenso della popolazione alle politiche governative

In Gran Bretagna, l’intellighenzia creativa fa sparire i contenuti social che danneggiano il consenso della popolazione alle politiche governative

26 Giugno 2022
Perché l’Ucraina blocca il grano nel porto di Odessa?

Perché l’Ucraina blocca il grano nel porto di Odessa?

26 Giugno 2022
L’anno della verità” di DI MAIO

L’anno della verità” di DI MAIO

24 Giugno 2022
È possibile un avvicinamento USA-Cina? Sì e sarebbe conveniente per tutti

È possibile un avvicinamento USA-Cina? Sì e sarebbe conveniente per tutti

24 Giugno 2022

Sostieni il Blog

Paypal: link per donazione paypal

Category

  • Chiesa
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Esteri
  • Politica
  • Post vari
  • Sanità

Sostieni il Blog



Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

canale Telegram: https://t.me/vietatoparlare/

  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Go to mobile version