Portavoce del Pentagono: le forze statunitensi non andranno via dalla Siria perchè l’ISIS non è stato ancora sconfitto

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“Gli USA rimarranno in Siria perchè l’ISIS non è stato sconfitto”

Una portavoce del Pentagono, la vice assistente del capo del Pentagono per il Medio Oriente Dana Strol, ha affermato che gli Stati Uniti non lasceranno la Siria poiché il gruppo terroristico dello Stato islamico (ISIS) non è stato sconfitto. Washington ha un impegno con le forze democratiche siriane per combattere i militanti.

Secondo la Strole, gli Stati Uniti intendono mantenere una presenza militare nel nord-est della Siria. La portavoce ha affermato che il gruppo terroristico ISIS non è stato sconfitto e Washington ha degli obblighi nei confronti delle forze democratiche siriane in termini di assistenza nella lotta contro i militanti. “Decine di migliaia di combattenti dell’Isis sono detenuti in questo paese”, ha aggiunto Strole.

Ma com’è che “l’ISIS non è stato sconfitto”?

Innanzitutto, il presidente Trump ha ripetutamente affermato che è stato sconfitto. In secondo luogo, cosa ha fatto la coalizione di quasi 100 stati in Iraq e Siria per ben 7 anni (e cosa sta facendo attualmente in Siria)? Terzo, nominatemi almeno un’operazione epica contro l’ISIS dei contingenti militari americani in Siria durante il 2021? Ditemene almeno uno! In compenso decine di soldati siriani e milizie alleate , sono morti nella lotta contro l’ISIS.

Questo accade mentre ci sono prove esaustive circa il fatto che molti militanti dell’ISIS siano stati reimpiegati in organico da paesi della Nato come la Turchia per realizzare i propri obiettivi regionali.

Questo è il peso che ‘opinione pubblica ormai esercita su chi se la canta e se la suona come vuole: zero.

@vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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