PISA – Le armi italiane stavano per partire come ‘aiuti umanitari’, gli aeroportuali si rifiutano di caricarle

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I lavoratori aeroportuali di Pisa si rifiutano di caricare armi sui vettori aerei civili per la guerra in Ucraina

Riporto di seguito il comunicato del sindacato aeroportuale di Pisa , le cui maestranze si sono rifiutate di caricare armi su cargo civili mascherate da aiuti umanitari. Il fatto è gravissimo: si è deciso di mettere in atto una operazione sotto copertura, coinvolgendo aerei civili e personale civile per operazioni militari.
Poi c’è un’altra questione. E’ da un po’ di tempo che le nostre istituzioni “da un orecchio non ci sentono più”. Ma io lo ricordo ugualmente: mandare armi ad un paese in guerra è in contrasto con la nostra Costituzione. Anche se è stato deciso diversamente con un decreto legge, ciò’ non toglie che si tratta di una palese forzatura della nostra Carta fondamentale. 

Dall’aeroporto di Pisa armi all’Ucraina mascherate da “aiuti umanitari”: i lavoratori rifiutano di caricare gli aerei. Sabato 19 manifestazione USB al Galilei

Pisa, 14/03/2022 20:15
Alcuni lavoratori dell’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa ci hanno informato di un fatto gravissimo: dal Cargo Village sito presso l’Aeroporto civile partono voli “umanitari”, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così!

Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi.

Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi.

Di fronte a questo fatto gravissimo, i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo: questi aerei atterrano prima nelle basi USA/NATO in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi.

Denunciamo con forza questa vera e propria falsificazione, che usa cinicamente la copertura “umanitaria” per continuare ad alimentare la guerra in Ucraina

Chiediamo:

1) alle strutture di controllo del traffico aereo dell’aeroporto civile di bloccare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti “umanitari”;

2) ai lavoratori di continuare a rifiutarsi di caricare armi ed esplosivi che vanno ad alimentare una spirale di guerra, che potremo fermare solo con un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace;

3) alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo di fronte all’aeroporto Galilei (ore 15) sulla parola d’ordine “Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!”.

Unione Sindacale di Base – Federazione di Pisa

Considerazioni

Per avere ‘mani libere’ il nostro Parlamento ha scoperto l’ebrezza di modificare la nostra Costituzione , mentre gli organi dello stato che dovrebbero vigilare sulla corretta lettura delle leggi e della Carta fondamentale, sembrano latitanti. Ma gli intrighi, le compiacenze e le piaggerie internazionali, non possono modificare la verità. In definitiva, la decisione del nostro governo – anche se formalmente corretta –  è sicuramente irragionevole e non si può fregiare dell’intenzione della pace.

La decisione del governo italiano non solo butta altra benzina sul fuoco, ma agisce subdolamente esponendo aerei civili alle ritorsioni, mentre le sole strade per la pace sono gli aiuti umanitari e il negoziato.

Vp News

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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