Il piano russo per liberarsi dal dollaro funziona meglio di quanto immaginato

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La Russia ha ormai triplicato le riserve d’oro da 600 a 1800 tonnellate
Alex Christoforou, The Duran 8 ottobre 2017

Jim Rickards de The Daily Reckoning discute come la Russia agisce aggressivamente per sganciare l’economia dal dollaro USA. Gold, alternativa allo SWIFT, e la tecnologia blockchain sono utilizzati per liberare la Russia dall’influenza egemonica statunitense… e funziona. Mentre i media mainstream occidentali e i congressisti “spaventapasseri” statunitensi spacciano la menzogna “dell’intromissione russa nelle elezioni“, c’è solo una “storia sulla Russia che conta“… Il World Gold Council ha riferito che la Banca Centrale della Russia ha più che raddoppiato l’acquisto di oro, portando le riserve al livello più alto da quando Putin prese il potere 17 anni fa. Il desiderio della Russia di allontanarsi dall’egemonia del dollaro USA e dal sistema di pagamento del dollaro è ben noto. Oltre il 60% delle riserve globali e l’80% dei pagamenti globali è in dollari.

Gli Stati Uniti sono l’unico Paese con potere di veto presso il Fondo Monetario Internazionale, prestatore globale di ultima istanza. Forse l’arma più aggressiva della Russia nella guerra ai dollari è l’oro. La prima linea di difesa è acquisire l’oro fisico, che non può essere congelato dal sistema dei pagamenti internazionali. Con l’oro, si può sempre pagare un altro Paese semplicemente mettendolo su un aereo e spedendolo alla controparte. Questo è l’equivalente del 21° secolo dei pagamenti di JP Morgan che inviava oro su navi o ferrovia nei primi anni del XX secolo. La Russia ha triplicato le riserve d’oro da circa 600 tonnellate a 1800 negli ultimi 10 anni e non mostra segni di rallentamento. Anche quando i prezzi del petrolio e le riserve russe crollarono nel 2015, la Russia continuava ad acquistare oro. Ma la Russia persegue altre alternative al dollaro oltre l’oro.

Come costruire sistemi di pagamento senza scadenza coi partner commerciali regionali e la Cina. Gli Stati Uniti influenzano lo SWIFT, sistema nervoso centrale del traffico globale dei messaggi di trasferimento di denaro, per isolare le nazioni che considerano minacce. Dalla prospettiva finanziaria, è come togliere l’ossigeno a un paziente in terapia intensiva. La Russia sa della propria vulnerabilità al dominio USA e vuole ridurla. Ora la Russia ha creato un’alternativa allo SWIFT. Il capo della banca centrale russa, Elvira Nabjullina, ha riferito a Vladimir Putin che “C’era la minaccia di essere esclusi dallo SWIFT. Abbiamo aggiornato il nostro sistema di transazioni e, se succede qualcosa, tutte le operazioni in formato SWIFT continueranno a funzionare. Abbiamo creato un sistema analogo“. La Russia fa anche parte del piano cinese che creerebbe un nuovo ordine monetario internazionale escludendo i dollari USA, con cui la Cina potrà acquistare petrolio russo con lo yuan e che la Russia potrà scambiare in oro nel cambio di Shanghai.
Ora sembra che la Russia abbia un’altra arma nel suo arsenale anti-dollaro. La Banca di sviluppo della Russia, VEB e diversi Ministeri russi collaborano per sviluppare la tecnologia blockchain. Vogliono creare un sistema di pagamento completamente criptato, distribuito ed economico che non si basi su banche occidentali, SWIFT o Stati Uniti per spostare denaro. Questo non ha niente a che fare con il bitcoin, che è solo un altro token digitale. La tecnologia blockchain (oggi spesso denominata tecnologia di registro distribuito o DLT) è una piattaforma che può facilitare un’ampia varietà di trasferimenti, magari includendo una nuova crittografia di Stato russo sostenuta dall’oro.
Quindi “Monete di Putin”? Il perdente sarà il dollaro. Questo è anche motivo per cui gli investitori assegnano parte dei loro portafogli ad attività come l’oro.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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