Pandemia – La Cina ha dato numeri di decessi molto limitati, ma è credibile? Sembra di sì

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Estratto dall’articolo pubblicato su di The Saker nell’aprile di quest’anno. E’ interessante, perchè a tratti si riparla del fatto che la Cina abbia diffuso cifre di decessi e contagi inaccurate rispetto alla pandemia. Però, le evidenze (facilmente reperibili) presentate da The Saker però nell’articolo che segue, le dicono plausibili:

“Alla fine dell’epidemia in Cina ci sono stati 4.645 decessi per coronavirus, mentre il numero totale di decessi negli Stati Uniti è continuato a crescere rapidamente a 90.000. Il tasso di mortalità per 100.000 abitanti era 26,0 per gli Stati Uniti e 0,33 per la Cina.

Possiamo legittimamente chiederci perché i numeri della Cina appaiano così tanto inferiori a quelli degli Stati Uniti e di gran parte dell’Europa, ma non abbiamo bisogno di seguire l’approccio del presidente degli Stati Uniti Trump che aveva ripetutamente domandato dalla televisione nazionale: “Qualcuno crede davvero a questi numeri? ?” (83), suggerendo che la Cina stava deliberatamente riducendo il bilancio delle vittime.

In realtà ci sono molte ragioni per cui la Cina ha tassi relativamente bassi di infezione e decessi.

Primo, quando due paesi hanno lo stesso tasso di mortalità, il numero di decessi per 100.000 persone è inferiore nel paese con la popolazione più numerosa; La popolazione della Cina è quasi quattro volte quella degli Stati Uniti.

In secondo luogo, a causa dell’immediata chiusura di Wuhan e Hubei, quasi tutti i decessi in Cina sono stati limitati a quest’area: Hubei ha rappresentato 4.512 (97%) dei 4.645 morti in Cina, mentre il resto del Paese ha avuto poco più di 100 morti.

Il risultato statistico è stato che l’indice era 35,2 a Wuhan, 7,6 a Hubei e 0,33 in Cina, paragonabile a 26 negli Stati Uniti. Inoltre, tutte le province e le grandi città hanno implementato la propria versione di blocco e quarantena per impedire letteralmente l’ingresso del virus, anche se è scappato dall’Hubei.

Le misure adottate dalla Cina hanno interrotto la catena di trasmissione della malattia e ne hanno limitato la diffusione nella provincia di Hubei.

Le dure misure a Wuhan hanno dato al resto della Cina il tempo di preparare e attuare le proprie restrizioni, e la Cina ha concesso al resto del mondo almeno due e forse tre mesi per prepararsi all’epidemia. Uno sguardo alle statistiche seguenti mostra quali paesi hanno seguito la Cina e quali no.

Sempre sulla scala degli Stati Uniti sopra, New York era 140,0, il New Jersey era 107,0, il Connecticut era 85 e il Massachusetts era 75, mentre alcuni stati erano vicini allo zero. (84) In Cina ea causa delle quarantene aggressive, Shanghai era a 0,02 e Pechino era simile. Per quanto riguarda l’Europa (sulla stessa scala di morti per 100.000), il Belgio è stato colpito molto duramente – 76, mentre Spagna, Italia, Regno Unito, Francia, Svezia e Paesi Bassi sono scesi da circa 60,0 a circa 35,0. (85)

La presentazione televisiva di Mr. Trump e Deborah Leah Birx  ha scelto una metrica che ha messo gli Stati Uniti in fondo alla lista delle morti e ha mostrato un elenco accuratamente selezionato di paesi che sembravano mettere la Cina su Marte. La menzogna dell’inazione è ancora una bugia, ma questa discrepanza richiede un contesto per essere compresa, quindi diamo un’occhiata all’Asia.

Innanzitutto, ecco l’elenco originale di Trump e Brix, aggiornato al momento della stesura di questo documento:

Mortalità COVID per 100.000.000 popolazione

Belgio – 76.2

Spagna – 59.7

REGNO UNITO – 51.2

Italia – 49.9

Francia – 42.3

Svezia – 37.7

Paesi Bassi – 32.7

Stati Uniti d’America – 27,8

Svizzera – 21.9

Canada – 16.1

Cina – 0,33

Ora diamo un’occhiata all’Asia:

Filippine – 0.83

Giappone – 0,61

Corea del Sud – 0,52

Indonesia – 0.44

Australia – 0.40

Malesia – 0.40

Singapore – 0.38

Cina – 0,33

Hong Kong – 0.06

Taiwan – 0,03

Macao – 0.00

India – 0.23

Bangladesh – 0.21

Thailandia – 0.08

Birmania – 0.01

Vietnam – 0.00

Da questi elementi si può evincere che dovrebbe essere ovvio che non c’è nulla di insolito nelle cifre della Cina, e quindi sembra che se la Cina sta mentendo, come suggerisce Trump, significherebbe che tutta l’Asia sta mentendo. In effetti, non ci sono prove che i paesi stiano deliberatamente abbassando il numero di infezioni o decessi, ad eccezione degli stessi Stati Uniti”.

 

Dealing With Demons

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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