Nord Est Siria – Ora i curdi ai russi non lanciano più solo pietre ma anche molotov

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Come vedete nella foto di apertura (un mezzo corazzato turco viene attaccato da una bottiglia molotov) e quelle qui di seguito, vengono mostrati gli esiti dell’attacco operato da quelli che sembrano essere apparentemente civili curdi che lanciano bottiglie molotov incendiarie sui mezzi russi e turchi.

Nonostante questo incidente ,la cosa che è più plausibile è che le pattuglie congiunte continueranno nonostante le provocazioni i questi civili che evidentemente hanno una firma ben chiara : sono dell’SDF (nessuno in età da militare come quei giovani che vedete, non è arruolato);

E altrettanto plausibile che le forze russe tenteranno di non reagire fino all’ultima risorsa in alcun modo alle provocazioni dei curdi, ma può accadere che messi seriamente in pericolo di vita essi non potranno fare che aprire il fuoco.

A quel punto potrebbe avvenire una escalation con azioni che si trasformeranno in veri e propri combattimenti aperti, agguati e posizionamento di IED.

Si potrebbero verificare perdite da entrambi le parti.

Nel caso di – Dio non voglia – avvenga una qualche perdita umana tra le forze armate russe, la Russia avrà una ragione legittima per affrontare i vertici dell’SDF in maniera rapida e dura. Allo stesso tempo, + facile ipotizzare che anche gli Stati Uniti inasprirebbero lo scontro con la Russia.

La situazione è molto delicata in quando mentre l’esercito siriano sta facendo confluire le sue migliori unità militari su Idlib ed in particolare su Zaefrati è difficile non indebolire lo sforzo in altre regioni della Siria.

Però se i vertici della direzione dell’SDF ritengono di continuare a fare queste provocazioni nelle aree di passaggio delle pattuglie, allora la dirigenza curda è più stupida di quanto pensassi.

 

Allo stato attuale , con gli elementi che abbiamo ciò che appare evidente è che gli USA (SDF sono eterodiretti dagli USA) vogliono rendere uno scontro regionale diretto tra la Russia e la popolazione curda con loro supporto, altrimenti non si spiega perchè avrebbero deliberatamente offerto ai russi anche le loro basi, impantanandoli in un momento in cui i russi non sono pronti ad operare (specialmente con la logistica) a migliaia di km di distanza dalla Russia. E’ dal tempo di Kerry che gli USA promettono ai russi il loro Iraq…

Vedremo nelle prossime ore l’evolversi della situazione . Nel frattempo i russi non sono fermi: si sono intensificati i voli di aerei da trasporto russi sulla base siriana per portare ulteriori equipaggiamenti e personale.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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