Non c’è una vittoria schiacciante per Trump o Biden, è di nuovo incertezza per poi cadere nella mediocrità?

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Premetto che queste elezioni americane non mi appassionano, ma il meno peggio tra i due candidati è senza dubbio Trump, visto che nel confronto con Biden, chiunque farebbe una bella figura.

La devastazione si vede sempre dal lato della verità informativa. E la misura della disonesta e degenerazione  del fronte avverso. Sin dal primo giorno della presidenza Trump, i democratici hanno ideato il Russiagate ed attribuito al ‘Tycoon’ ogni sorta di intrighi, forti del fuoco di fila del fronte unico di tutti i media USA.  Con questi usi e costumi  resi metodo, la parte democratica ha condotto prima un tentativo continuo di empêchement  e poi, la campagna presidenziale.

In proposito, è abbastanza eloquente della degenerazione, il modo in cui nel corso della campagna elettorale siano stati scartati candidati senza dubbio migliori di Biden – come come la Tulsi Gabbard e  Bernie Sanders -che  veramente avevano desiderio di lenire le disuguaglianze in patria e riformare la politica estera USA.

Sono stati scartati: avrebbero però dato problemi all’establishment della Clinton e soci.

Quindi Trump è un gigante? No, alla fine negli USA i candidati repubblicani e democratici sono il frutto di un accordo tra il ‘consiglio di amministrazione’ USA, che è sempre quello, e corrisponde alla cosiddetta palude (Think Thank, lobby e gruppi di pressione dell’ militare-industriale) che impediscono che la volontà riformatrice degli elettori entri nella Casa Bianca.

Trump infatti. quasi da subito ha disatteso le promesse di cui si era fatto promotore. La promessa di ‘prosciugare la palude’ non si è mai realizzata. Anzi le figure chiave del suo gabinetto erano proposte dalla ‘palude’ dalla Heritage Foundation un think Thank ultraconservatore che è stato uno dei principali promotori di Operazione Desert Storm contro l’Iraq.

Credo sia sotto gli occhi di tutti i falchi conservatori di cui Trump si è attorniato dopo che è stato eliminato il gen. Michael Flynn , il solo nel suo staff in una posizione chiave che avrebbe potuto fare veramente la differenza.

Altra pecca di Trump è stata la cancellazione dell’accordo nucleare con l’IRAN su false basi, l’imposizione di ulteriore di ulteriori sanzioni a Teheran per la sua politica in Medioriente; la prosecuzione delle guerre in Siria ed Yemen; l’accresciuta  ostilità verso la Russia  testimoniata dalla crescente presenza ostile della Nato nel paesi ex sovietici. E così via, fino ai tentativi di colpo di stato in Bielorussia ed la farsa del riavvicinamento con la Corea del Nord. Da dimenticare anche il disastroso approccio con l’autoritarismo del Venezuela, ove è stato applicato la teoria del cedimento per fame, immaginate con che conseguenze per la popolazione.

Inoltre, è stata quantomeno incauta la gestione dello staff presidenziale. L’unico che era sopravvissuto ed era rimasto con i suoi ideali era Steve Bannon, che è stato subito rinnegato  e ora sta affrontando accuse federali per mano del Dipartimento di Giustizia di Trump.

Per quando riguarda l’immigrazione , la lotta all’immigrazione non è stata una sua prerogativa vincente, visto che Barack Obama ha rimosso il 50% in più di stranieri illegali nel suo primo mandato rispetto a Trump.

Ma visto che la campagna elettorale ed i media si sono concentrati durante la campagna elettorale su Woke + Wool  (razzismo + muro), questo è ancora una volta indicativo della disonesta dell’avversario..

Perciò il paragone con il suo antagonista non regge, Biden è stato sponsorizzato dalla Clinton e da Obama e tanto basta. Il fatto centrale della mia preferenza per Trump, è che non ha iniziato nessuna guerra nel suo mandato e si è concentrato sullo sviluppo degli Stati Uniti al suo interno e ci è riuscito.

Questo per me è importante. E’ importante per noi tutti che inevitabilmente siamo influenzati dalla politica USA: Trump ha lenito l’unilateralismo USA che per molto tempo ha portato tutto il pianeta nel caos

Più che per meriti eccelsi propri- la questione è relativa all’impresentabilità dell’altra parte,  che con OBAMA e la Clinton si è rivelata una vera fucina di intrighi e fabbrica di guerre, con false flag e depistaggi come il RUSSIAGATE.

Cosa succederà ora?

Finora Biden è in testa, seppure con un limitato margine di voti. Ha ottenuto 248 voti dei grandi elettori contro 214.  Lo dà in vantaggio anche FiveThirtyEight, un sito di sondaggi generalmente prudente. Ma per vincere,  deve  ottenere più di 270 voti. 

I risultati però potrebbero ancora cambiare perchè mancano ancora dati in alcuni stati chiave. Inoltre, il risultato delle elezioni potrebbe non essere noto per diversi giorni, fino a quando non verrà conteggiato il gran numero di voti ricevuti per posta.

Le ‘squadre’ di Trump hanno deciso di avviare le procedure di protesta , messe alle strette dalla prospettiva della sconfitta. In concreto, denunciano violazioni procedurali e pregiudizi nel conteggio dei voti in Wisconsin, Michigan , che cadendo per un soffio nelle mani dei Democratici mercoledì sera hanno dato di fatto a Joe Biden un chiaro vantaggio. Una procedura è stata avviata anche in Pennsylvania dove lo staff di Trump ha denunciato “frodi” e questo non depone certo bene per quella che si considera la maggiore democrazia al mondo.

Queste accuse non sono da prendere alle leggera . Trump –  intorno alle 2:30 (8:30 ora italiana), stamattina, ha pronunciato in un briefing alla CASA BIANCA,  queste testuali parole:

[su_quote ]”All’improvviso, tutto è stato fermato – Penso che questa sia una frode, questo è un inganno, questa è una vergogna per il nostro paese. Ci siamo preparati a vincere queste elezioni e l’abbiamo vinte. Questo è il più grande inganno nella storia della nostra nazione. Andremo alla Corte Suprema. per fermare le votazioni Non vogliamo che ulteriori schede vengano aggiunte alla lista degli elettori come è apparso all’improvviso alle 4 del mattino. Avremmo dovuto vincere queste elezioni e credo che abbiamo vinto queste elezioni! “[/su_quote]

Il testa a testa sembra non essere facilmente risolvibile, specialmente se-  alla fine – la differenza sarà minima, forse la vittoria dovrà essere assegnata dalla Corte suprema.

Ci sono anche altre previsioni più dure e allarmanti. Numerose fonti paventano una sorta di guerra civile e, dati alla mano, dimostrano che l’acquisto di armi negli USA sia aumentato esponenzialmente negli ultimi tempi.

Ma il rifornimento di viveri ed armi è avvenuto anche durante la pandemia.

In entrambi i casi, in vista di una prova, si fa provvista di viveri ed armi.

@vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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