Non alimentate più la guerra da cui fuggiva Aylan!

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La foto del corpicino del povero Aylan morto affogato a tre anni, non è mostrata sinceramente ma solo in chiave emotiva. E’ una foto vera e dura, che commuove. Ma vuole anche giustizia. E dimostrata inequivocabilmente l’ipocrisia del potere.

Quel bambino morto, mi ricorda i bambini morti  mostrati dai terroristi di al Nusra in Siria con i loro ‘elmetti bianchi’ per dimostrare che la loro causa è giusta. Mi ricorda che ultimamente ogni guerra umanitaria è nata con l’uccisione di un essere innocente che è diventato poi un simbolo, una giustificazione per rendere ‘più agevole’ una violenza ancor maggiore. In fondo per fare quello che le grandi potenze avevano già deciso di fare a tavolino.

C’è qualcuno che bussa alle nostre porte e il problema non sono i fuggiaschi che continuamente ci vengono mostrati. Il problema è chi vuole realizzare il ‘suo progetto’ di cui i fuggiaschi sono effetto collaterale.

C’è una cosa che mi urta: è la spudoratezza di coloro che ricorrono al sentimento per far vedere solo i drammi umani mentre ne nascondono le cause (che neanche si sognano di rimuovere anzi le alimentano!). Vogliono far distogliere lo sguardo sulle loro nefandezze, perciò ci spingeranno a fare ed a pensare esattamente ciò che loro vogliono.

I migranti i media li presentano come un popolo a se, anonimo, che noi dobbiamo aiutare se siamo veri uomini. Ci esortano alla compassione ed a farci carico della sofferenza .  Chi obietta è senza cuore…

Mentire, nascondere , tacere una concezione dell’uomo e della sua esistenza , della sua storia ha esattamente questi effetti ma la serietà viene puntualmente estromessa e loro ci propongono solo l’additamento di Salvini come ‘razzista’.

Ci  nascondono molte cose, certe cose non hanno dignità di essere ospitate nei Tg e nei Talk Show. Non ci dicono, ad esempio,  che nella  Turchia ci sono 3.000.000  siriani rifugiati che ora Erdogan sta espellendo. Ed in Libia: i migranti vengono messi a forza sui barconi e non si fa nulla per creare  centri di ospitalità in sicurezza in zone rese sicure. Eppure siamo intervenuti per molto di meno con Gheddafi.

Non si riesce ormai ad accendere la TV senza che ci mostrino il dramma dei migranti mentre su cio che si consuma in Siria, Iraq, e Yemen i tace. Dopo aver fatto lo sporco comodo loro ora ci chiedono di accogliere i migranti. Certo lo farei ma non prima di aver spaccato la testa a certa gente… Basterebbe un mese per interrompere questa tragedia: http://www.vietatoparlare.it/come-si-puo-fermare-isis-senza-mettere-piede-in-siria/

E’ evidente il paradosso ma:  “Il pensiero, il ragionamento ed il minimo senso critico hanno lasciato il posto all’”emozione esagerata”, grazie alla quale “se l’emozione che provate guardando il telegiornale è reale, allora l’informazione è vera [perché] ormai, si crede facilmente che, visto che le lacrime sono vere, l’avvenimento che ne è all’origine è anch’esso vero”. (Ignacio Ramonet, 1999 – Le Monde Diplomatique)”.

Ma cosa intendo dire, che non è reale l’immagine di quel povero bambino? Si, certo che è reale. Certo che bisogna dare asilo. Ma quella morte tragica è usata. Senza rispetto, senza giustizia.

Credo che tutti capiscono che c’è una ‘regia’ dietro a tutto questo. A che fine? Ci sono delle ipotesi. Io cerco solo di suscitare delle domande: se le case sono costruite male si costruiscono case migliori (e da subito!) e non si rinforza solo  il pronto soccorso…

Ma non voglio entrare con voi in un ragionamento che apre una discussione, sono fatti gravi su cui non si può fare ‘discussione’ , sono fatti facili da essere letti, così elementari che si guardano e basta. … questo bambino siriano lo ha capito, ed ha detto: fermate la guerra e noi non veniamo in Europa.

Risponderà qualcuno? Credo di no: le cose semplici sono estromesse dall’orizzonte artificiale che il potere ci vuole mostrare.

Vietato Parlare – Patrizio Ricci

FireShot Pro Screen Capture #595 - 'Non alimentate più la guerra da cui fuggiva Aylan! I VIETATO PARLARE' - www_vietatoparlare_it_non-alimentate-piu-la-guerra-da-cui-fuggiva-aylan-che-questo-non-ser

nota a margine:

segnalo anche : http://www.allaquerciadimamre.it/mondo/siria-e-medio-oriente/435-aylan-il-bambino-siriano-morto-a-bodrum-e-le-lacrime-di-coccodrillo-dell-occidente

l’articolo pone ulteriori 3 punti:

Come funziona l’ipocrisia occidentale sulla questione siriana?
1) Piangono sui siriani ma chiudono le porte delle proprie ambasciate per far guadagnare i trafficanti di esseri umani.
2) I governi europei perché non concedono visti umanitari regolari ai siriani richiedenti asilo nelle ambasciate?
3) Come mai i paesi arabi del golfo tra i più ricchi al mondo non concedono il diritto d’asilo a nessuno?

Sepolcri imbiancati-. “I media sbandierano la foto di un povero bimbo siriano morto sulle coste della Turchia per impietosire l’opinione pubblica. Gli stessi media non ricordano però che le famiglie siriane fuggono dai tagliagole islamici sostenuti, tra gli altri, da Israele, Arabia Saudita e Qatar, paesi dove nessun profugo siriano può entrare. Gli stessi media che, nel corso dei quattro anni di guerra, non hanno mai mostrato le foto delle centinaia di bambini massacrati dai terroristi”.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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