“non abbiamo che cinque pani” ma il giudizio nasce da un’avvenimento

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Stasera sono stato ad un convegno  a Pescara/Montesilvano – 6-7 febbraio 2015 – “non abbiamo che cinque pani” – Le chiese di Abruzzo e Molise a convegno:

Più volte il card Bagnasco ha ripreso la necessità  di stare dentro la realta’ con un giudizio:

Ha sottolineato l’importanza non più rimandabile della necessità di un giudizio, perchè l’esistenza umana è ‘terra di confine’. Sempre.
Ha citato direttamente gli organi istituzionali europei che – ha detto – hanno trovato il mondo affinchè nessuno più protesti perchè giustificano ogni aberrazione in nome della dignità umana. E a quel punto la protesta diventa reato.

Ed ha detto che queste cose il PAPA le dice sempre più spesso e sempre più eplicitamente.

Ed ha aggiunto:

“noi con i nostri vescovi ce lo siamo detti dobbiamo renderci conto che sotto i nostri piedi o se vogliamo sopra le nostre teste , velocemente, le cose peggiori vanno avanti: inesorabilmente.
Quello che preoccupa come pastori è che a volte si ha l’impressione che la comunità cristiana non si renda assolutamente conto che noi viviamo come in una bolla più o meno virtuale dove in fondo in fondo poi con i nostri gruppetti o grupponi poi tutto sommato ‘le cose vanno abbastanza bene’ …
Ma questi movimenti tellurici vanno avanti inesorabili . Allora, noi dobbiamo essere molto più consapevoli di ciò che accade sopra le nostre teste ricordiamoci con i libretti alle scuole , i gender e via discorrendo , libretti o non libretti quella teoria viene insegnata. Allora bisogna essere molto più consapevoli e molto più attenti. Capisco che la vita è sempre più difficile per le nostre famiglie ma qui c’è bisogno di un giudizio.
Due cose. Primo.. così fraternamente: io vorrei vedere associazioni di categoria molto più presenti nella scena sociale. Le associazioni di categoria, i giuristi cattolici, i medici cattolici (a questo punto il card. Bagnasco cita delle sigle di associazioni di categoria ma registrazione non buona) cioè tutte quelle associazioni di categoria che hanno determinate responsabilità. Io mi chiedo tutte queste forze, dove sono?
Dobbiamo parlare solo noi Vescovi? …bene ..per carità! ..facciamo il nostro dovere ma non è sufficiente.
Quindi ci vuole una sensibilizzazione molto precisa. Perchè le forze in campo ci sono. Mi diceva a Madrid un professore universitario ebreo di religione ebraica: “ma voi in Italia avete una ricchezza culturale, delle forze cristiane che non esistono altrove ma forze non riuscite a farle fortificare abbastanza…mi esortava a farle uscire fuori, perchè tutta questa ricchezza c’è ..”

Vogliono farci credere che viviamo in una società , dove tutto è inaffidabile, dove tutto è decrepito. C’è invece che tutto è più profondo: è il livello del nostro popolo ed in modo particolare mi riferisco (ma non solo) alle nostre parrocchie alle nostre comunità dove troviamo grazie ai nostri pastori e ai sacerdoti una vita brulicante autentica di eroismo quotidiano della gente… che veramente ci fa sorpresi, ci fa inginocchiare di fronte a tanta ricchezza.
Le nostre parrocchie i nostri gruppi le nostre associazioni  forse sono l’unica cosa rimasta della vita aggregata della vita di insieme della possibilità di incontrarsi della gente di oggi non ‘per fare qualcosa’, sopratutto per chi è più debole rispetto alla  logica del profitto e della produzione.
Non dico questo con spirito di trionfo:  vorremmo che i luoghi d incontro senza fini terzi fosse dell’intera società. Sono le nostre parrocchie associazioni movimenti  sono l’espressione della tradizione cristiana che ha contribuito in maniera determinante al bene comune delle persone in questo splendido nostro  paese .

(…)

Si sono nella nostra società sempre più affermandosi proposte disumanizzanti che hanno fatto via via il deserto. Anzichè sfamare hanno affamato . Nel viaggio nel sud-est asiatico il Papa è tornato a parla re di ‘colonizzazione ideologica’ che investe innanzitutto la famiglia, innanzitutto la famiglia. E non è assolutamente casuale.

Alle quali (colonizzazioni ideologiche)  il popolo è chiamato ad opporsi  . A saper dire di no. In maniera esplicita Papa Francesco: (citazione ) « La famiglia è anche minacciata dai crescenti tentativi da parte di alcuni per ridefinire la stessa istituzione del matrimonio mediante il relativismo, la cultura dell’effimero, una mancanza di apertura alla vita». La colonizzazione ideologica è quella che si serve (ha aggiunto) dei bisogni del popolo per uniformare , imporre sfruttare. A partire da un bisogno per pianificare e sfruttare. Anche in questo caso il Papa non è rimasto nel vago , nella sua diocesi ha ricordato la concessione di un prestito per costruire delle scuole era stata subordinata ad una precisa  condizionane: l’adozione di un libro di testo che parlava della teoria del gender.  “Questa è la colonizzazione ideologica – ha sottolineato il Papa -. Entrano in un popolo con un’idea che niente ha da fare con quel popolo, per cambiare una mentalità o una struttura”.

Ossia prendono questa opportunità per entrare nella mente di un popolo (ol’opportunità di  rafforzarsi) per mezzo dei bambini. Non è forse questo che sta accadendo anche da noi? …
Nel recente Consiglio episcopale  permanente come vescovi ci siamo chiesti se non sia questa colonizzazione ideologica che nella sfera della politica e dell’Unione Europea intende capovolgere l’alfabeto dell’umano. L’a.b.c dell’umano e ridefinire le basi della persona e della società.  Si parla di persona ma più che concepirla come un essere in relazione con gli altri, la si riduce ad individuo sciolto da legami. etici e sociali. Perchè è lo slegamento e non il legame oggi che è diventato preferibile come condizione di libertà individuale  ed autonomia assoluta. Ma così si uccide la libertà.

Se l’uomo è concepito così, la società si disgrega … ma è questo che si vuole. E noi non possiamo assistere in silenzio. Saremmo dei traditori.  Del Vangelo e quindi di noi.
Allo stesso modo si dice famiglia ma si pensa a qualunque nucleo affettivo a prescindere dal matrimonio.

E’ questo il sentiero su cui si sta camminando. Si parla dei figli come se fossero un diritto degli adulti. Oggetti da produrre in laboratorio. Anziché accogliere.
Si vuol far intendere l’aborto come un diritto fondamentale. così da impedire l’obiezione di coscienza. Se è un diritto fondamentale…. E si spinge perché sia riconosciuto il cosiddetto ‘ aborto-post parto’.
Quindi il bambino nasce, viene alla luce, è malato oppure crea disagio psicologico e viene soppresso : non si chiama infanticidio si chiama più ‘elegantemente’ aborto post-parto.   … pare che in tempi antichi da qualche parte si facesse più o meno così..
A parole si è interessati della ‘qualità della vita’ ma in realtà la si concepisce come efficienza e produzione.
anzichè (è questa è una grande ipocrisia che dobbiamo aiutare a dipanare) anziché che si crei  una rete relazioni di solidarietà di giustizia. Dio ci mette all’interno di una rete di relazioni in cui a volte sono chiamato più a dare , a volte sono chiamato più a ricevere. Perché questa è la vita..
La concezioni di una società solidale è questa la qualità della vita.
In un umanesimo autoreferenziale , individualista , slegato, e quindi in una società puntiforme e non relazionale la qualità della vita è quando io sono efficiente.
Così si discute sulla malattia e della morte come qualcosa che deve essere messa a nostra disposizione , e non come qualcosa che interesse il bene comune (Costituzione italiana..). Per la costituzione il fatto che un cittadino stia bene o stia male non è un fatto individuale o privato ma un fatto di tutti noi.
E’ tutto un capovolgimento. è questo deserto con cui oggi ci misuriamo. Un deserto in cui per molti si è inaridita la speranza ,  la stessa voglia di vivere. Il mondo occidentale ha svuotato la coscienza collettiva  di valori spirituali e morali soffocandoli. A mio parere c’è un motivo di questa mortale suggestione , di questa forza di fascinazione che certe ideologie fondamentaliste , fanatiche hanno sugli occidentali.
Il vuoto si riempie ..in quella coscienza collettiva occidentale svuotata di valori spirituali seppure piena di cose una qualche ideologia, seppure barbara , turpe , può avere un potere di fascinazione .
Ecco allora l’attualità di un tema che a prima vista a molti potrebbe suonare un po’ ‘astratto’. Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Per capire chi siamo noi.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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