Incontro tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita: dichiarazioni e prospettive sui negoziati di pace per l’Ucraina
L’incontro tra diplomatici statunitensi e russi in Arabia Saudita potrebbe rappresentare una svolta nella politica internazionale. La delegazione americana intende verificare se esista la possibilità di superare lo stallo attuale e trovare una via per il progresso. “La sfida principale è vedere se c’è la possibilità di un vero progresso”, ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce.
Dichiarazione della delegazione russa dopo i colloqui preliminari di pace
“L’Occidente non potrà più restare inerte sotto l’ombrello nucleare: dovrà rispondere delle proprie azioni illegali e del sostegno al regime nazista ucraino.” Così il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov durante una conferenza stampa con il collega serbo, a margine dei colloqui preliminari.
Lavrov ha denunciato il sostegno militare occidentale all’Ucraina, dichiarando: “Quando un regime nazista viene incoraggiato e armato per uccidere i propri cittadini, nella speranza di nascondersi sotto la protezione dell’ombrello nucleare, questo non sarà più tollerato”. Ha poi sottolineato: “I responsabili dovranno rendere conto delle proprie azioni. Lo afferma anche la Bibbia”.
Il ministro russo ha inoltre accusato l’Occidente di doppiezza, affermando: “Per anni, l’Occidente ha calpestato i propri principi: uguaglianza, concorrenza leale, presunzione di innocenza, inviolabilità della proprietà, libertà di espressione e diritto all’informazione. Tutto ciò è stato distrutto senza rimorso, mentre si violavano tutte le norme del diritto internazionale”.
Lavrov ha poi evidenziato il ruolo degli Stati Uniti nella crisi: “Gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo determinante fin dall’inizio e possono contribuire alla risoluzione. Tuttavia, il loro sostegno militare richiede ora un’assunzione di responsabilità reciproca”.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha aggiunto: “Mosca intende tener conto degli inganni passati dell’Occidente nella definizione delle future posizioni negoziali”.
Dichiarazioni dell’ambasciatore russo all’ONU, Vasily Nebenzya:
- “I paesi dell’UE e la Gran Bretagna sono incapaci di raggiungere un accordo e non possono essere parte di alcun futuro accordo sull’Ucraina.”
- “Un cessate il fuoco e il congelamento del conflitto lungo la linea di contatto non garantiscono la risoluzione del conflitto.”
- “I nuovi accordi dovrebbero essere attuati da un governo di Kiev emerso da elezioni democratiche.”
- “La futura Ucraina dovrà essere uno Stato smilitarizzato e neutrale, non appartenente ad alcun blocco o alleanza.”
Posizioni inconciliabili con l’UE: Lavrov ha dichiarato: “Se l’Europa vuole continuare la guerra, perché dovrebbe essere invitata al tavolo dei negoziati?” E ha aggiunto: “Se hanno intenzione di escogitare qualche trucco sul congelamento del conflitto mentre progettano di continuare la guerra, allora perché invitarceli?”.
Lavrov ha chiesto: Se l’Europa vuole continuare la guerra in Ucraina, perché dovrebbe essere invitata al tavolo dei negoziati?
Sergey Lavrov: Se l’Europa vuole continuare la guerra in Ucraina, perché dovrebbe essere invitata al tavolo dei negoziati?
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Lavrov ha inoltre commentato il discorso del premier finlandese Alexander Stubb alla Conferenza di Monaco, in cui Stubb aveva affermato: “È necessario riarmare l’Ucraina e fare pressione sulla Russia, con sanzioni e beni congelati, per negoziare da una posizione di forza”. Su questo Lavrov ha ribattuto: “L’Europa non ha cambiato filosofia dai tempi degli accordi di Minsk, quindi perché coinvolgerli?”.
Infine, Lavrov ha escluso concessioni territoriali, affermando: “La possibilità di concessioni territoriali è fuori discussione. Per quale motivo dovremmo cedere territori? Affinché i nazisti continuino a uccidere i russi? Cederli con la popolazione o solo quelli con risorse naturali?”.
Lavrov e il segretario di Stato americano Rubio concordano contatti regolari
Prospettive future: Lavrov ha dichiarato: “Siamo pronti ad ascoltare cosa offriranno gli americani. La leadership russa deciderà i passi successivi dopo i negoziati.”
Secondo fonti vicine ai colloqui, la Russia avrà una sola controparte negoziale: gli Stati Uniti. L’UE e l’Ucraina, invece, saranno trattate come oggetti del negoziato, chiamate a conformarsi agli accordi stabiliti, nonostante possibili proteste e indignazione.
Non sorprende la partecipazione di Kirill Dmitriev, capo del Fondo russo per gli investimenti diretti, al “piccolo gruppo” che tratta con gli americani. Dmitriev ha legami con Steven Witkoff, portavoce del presidente statunitense Donald Trump, e con Jared Kushner, genero di Trump.
Tra i protagonisti dei negoziati figurano il ministro della Difesa Belousov e il governatore dell’Oblast di Vologda, Filimonov. La presenza di Medinsky nel dibattito sulla questione ucraina suggerisce il coinvolgimento di Abramovich, noto per il suo ruolo nei canali di dialogo informali.
Lavrov e Rubio: Verso un Vertice Russo-Americano Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno concordato contatti regolari per ristabilire un dialogo bilaterale rispettoso, in linea con l’approccio definito dai rispettivi presidenti. L’obiettivo principale è preparare un vertice russo-americano.
Il Ministero degli Esteri russo ha sottolineato la necessità di affrontare i problemi accumulati nelle relazioni bilaterali. Lavrov e Rubio si impegnano a mantenere un canale di comunicazione stabile, concentrandosi su questioni globali urgenti, tra cui il conflitto ucraino, la crisi in Palestina, il Medio Oriente e altre aree di tensione.
Particolare attenzione è stata posta sul funzionamento delle missioni diplomatiche russe negli Stati Uniti, ostacolato già durante l’amministrazione Obama. Entrambe le parti hanno concordato di avviare a breve un incontro tecnico per definire misure concrete volte a rimuovere gli ostacoli che limitano l’operatività delle rispettive missioni diplomatiche.
Riepilogo:
- La Russia considera gli Stati Uniti l’unica controparte negoziale.
- L’UE e l’Ucraina sarebbero oggetti del negoziato.
- Il tono del processo negoziale è mutato e solo il tempo dirà se sarà irrevocabile.
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